MyHelp

Passo le mie giornate nella solitudine più totale, non so più di chi fidarmi, di amici veri non ne ho più, mi vedo solo con un cugino ma lui mi cerca solo quando gli fà comodo o per sfogarsi con me dei suoi problemi. Riesco a mala pena a continuare a lavorare. Sono anni che faccio questa vita anche se ne vorrei uscire non so come fare, non mi so più rapportare con gli altri, anche se mi capita qualche occasione di conoscere qualcuno, non riesco più a fidarmi, non mi è mai piaciuto passare per uno sfigato al solo pensiero di dare questa impressione preferisco non stare in contatto con nessuno, ma facendo così non faccio altro che continuare a stare solo, mi sento dentro un tunnel senza uscita. La mia vita non ha nessun senso così. Scusate lo sfogo.

Voi ci siete riusciti ad uscirne?

Soffro di solitudine da un anno abbondante ormai, sono leggermente migliorato soprattutto grazie a due amici che bene o male sono sempre stati presenti.
Però la solitudine resta, quando le serate con loro finiscono solitamente sto "male" per tutto il giorno seguente, il lavoro non aiuta e delle volte ho dei momenti di sconforto che per fortuna riesco a nascondere, sento di avere una marcia in meno rispetto a tutti gli altri in quanto a vita sociale, e fatico a migliorare questo aspetto.

ti basti sapere che non esco di casa da 2 anni e anche prima facevo una vita povera

Ti racconto la mia (magari così la tua situazione ti sembrerà meno "grave")

Ho 30 anni e non sono mai riuscito a socializzare con ragazzi/ragazze se non a lavoro/scuola

Finito periodo scuola/lavoro (che magari cambiavo lavoro) non sono mai riuscito a farmi degli amici fuori.

Probabilmente è una patologia che ho solamente io, e se mi studiassero gli darebbero il mio nome

Adesso che non lavoro praticamente sono isolato dal mondo intero.

Alcuni vecchi colleghi ogni tanto li vedo per qualche uscita sporadica...ma niente di più.

No.

Il problema della lunga solitudine e che piu' va avanti e piu' si diventa inetti nelle relazioni con gli altri ragazzi e ragazze, soprattutto perche' la gente fa amicizia con chi ha qualcosa di interessante da raccontare

E poi si pensa al tempo perso, alle occasioni mancato, al coraggio che manca e allora va in depressione

Si.Mi sono spinto nel parlare anche del qualsiasi anche se potesse sembrare stupido.Da li ho iniziato a capire che si ha molto da condividere con gli altri e che non si deve aver nessun problema a farlo.Fatto sta che il periodo che ho passato in solitudine mi ha reso insofferente ad essa quindi o ci sia qualcuno o ci sia nessuno non cambia nulla.

soketusaikeioso123 ha scritto:Ti racconto la mia (magari così la tua situazione ti sembrerà meno "grave")

Ho 30 anni e non sono mai riuscito a socializzare con ragazzi/ragazze se non a lavoro/scuola

Finito periodo scuola/lavoro (che magari cambiavo lavoro) non sono mai riuscito a farmi degli amici fuori.

Probabilmente è una patologia che ho solamente io, e se mi studiassero gli darebbero il mio nome

Adesso che non lavoro praticamente sono isolato dal mondo intero.

Alcuni vecchi colleghi ogni tanto li vedo per qualche uscita sporadica...ma niente di più.

Ecco per me più o meno è la stessa cosa, finita la scuola finite anche le amicizie. A lavoro invece sono tutti più grandi di me e hanno tutti famiglia, quindi al di fuori del lavoro non li vedo mai. Riguardo le ragazze direi che è il mio punto debole non ho mai avuto delle amiche, negli ultimi mesi sono riuscito a fare qualche amicizia virtuale ma nella realtà mai niente.

sheperd89 ha scritto:Il problema della lunga solitudine e che piu' va avanti e piu' si diventa inetti nelle relazioni con gli altri ragazzi e ragazze, soprattutto perche' la gente fa amicizia con chi ha qualcosa di interessante da raccontare

Questa è la mia paura più grande, lo sto notando che più tempo passa e più le cose si fanno difficili per me. Ho ancora un minimo di speranza di riuscire un giorno ad uscirne, anche se giorno dopo giorno ci credo sempre meno.

Ormai la solitudine mi appartiene. Non è più una minaccia, non la combatto, anzi la cerco, la voglio, ne ho bisogno.
Non credo di volerne uscire, piuttosto ci entro ancora di più...