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La mia storia

MessaggioInviato: 25/08/2016, 3:56
da JustBreathing
Cari utenti, ho impiegato un po' per trovare il coraggio di farlo, ma l'anonimato e soprattutto il fatto che a quest'ora non stia dormendo mi spingono finalmente a scrivere qualcosa su di me, per capire se ho davvero qualcosa che non va, o semplicemente per avere la sensazione di esporre i miei problemi a qualcuno. O, in ultima analisi, per semplice sfogo.
Ho visto che ci sono persone molto buone, e molto disposte all'ascolto e alla comprensione su questo portale, anche di sfoghi apparentemente insensati e sicuramente immaturi come il mio. Spero mi siano di aiuto, anche minimo.
Probabilmente sarà il mio unico post su Myhelp; ringrazio di cuore se qualcuno lo leggerà.

Ho quasi 29 anni. Se guardiamo alle cose importanti, non avrei davvero nulla di cui lamentarmi; sono perfettamente in salute, mi sento molto bene fisicamente, specie dopo che, con l'aiuto di un nutrizionista, ho perso 25 chili, sono laureato, ho un bel lavoro, che amo, con la possibilità di un ottimo futuro professionale se saprò impegnarmi (e finora non ho mai lesinato) e che mi dà l'opportunità di divertirmi durante le festività, nonchè di coltivare le mie tante passioni: la musica, il cinema, il buon cibo, la pallacanestro (mi alleno con una squadra, pur non avendo mai frequentato una scuola di basket) i videogames.
Ho l'immensa fortuna di essere anche automunito, e quindi di poter viaggiare e spostarmi come preferisco. E le pochissime volte che ci riesco, posso anche essere una buona compagnia.

Ho un rapporto stupendo con mio fratello, e anche con alcuni dei miei amici dell'università. Altri si sono allontanati, ma non è un problema, perchè quando esco con gli amici stretti, socializzo senza problemi anche con "occasionali" che a volte mantengono un buon ricordo di me, tanto da invitarmi a uscire a loro volta.

Scrivendolo, me ne rendo conto; sono un ragazzo fortunato, e quindi mi vergogno ancora di più a scrivere che comunque sono sempre triste. Ma questo forum è fatto apposta per poter scrivere senza essere giudicati, e con la sensazione di parlare a qualcuno; quindi, veniamo a quello che non va.
Ovvero, i rapporti con gli altri.

La mia situazione familiare non è sicuramente grave, ma piuttosto problematica. I miei genitori, dopo anni da separati in casa, e con gli ultimi anni contrassegnati da liti anche severe, sono attualmente separati, e durante le feste vivo con mia madre, a cui voglio davvero bene e che negli anni ha fatto l'impossibile per me e i miei fratelli, ma che, per come è fatta caratterialmente, non mi mostra mai affetto, ed è spesso dura e apparentemente insensibile. Scrivo "apparentemente" perchè so che non lo è, e che cerca di spronarmi, ma credo che una madre ogni tanto debba anche saper mostrare un sorriso al proprio figlio, benchè ormai adulto (per quanto anche in anni più giovani ha sempre avuto questo atteggiamento)
Con mio padre ho un rapporto conflittuale, dovuto al fatto che la sua famiglia non mi ha mai accettato (probabilmente a causa delle mie origini) e che lui non si è mai schierato dalla mia parte. Sono stato bullizzato tremendamente da un cugino fino all'età di 17 anni, poi, anche grazie a mia madre, sono riuscito a scacciarlo dalla mia vita; ma per mio padre, è stato maggiore l'imbarazzo di dover renderne conto ai suoi familiari. E non riuscirò mai a perdonarlo, anche considerando le varie mancanze di rispetto da lui mostratemi più o meno involontariamente.

Ai tempi della scuola, frequentata nel paese di mio padre, ho subito un bullismo orrendo, che mi ha distrutto mentalmente, specie perchè all'epoca mi fidavo di mio padre e cercavo di confidarmi più con lui, ma per lui niente, erano ragazzate. E quelle poche volte che mia madre sapeva dei tremendi atti di bullismo ai miei danni, tendeva sempre a prendersela con me perchè mi facevo bullizzare senza dire niente.
Ma sapete tutti che il bullismo nasce anche dalla difficoltà della vittima a parlarne, in quanto si sente clamorosamente in difetto.

Tutto ciò ha probabilmente contribuito a fare di me un individuo perennemente insicuro, e spesso timoroso al limite della sociofobia. Con il risultato che, malgrado un periodo universitario ricco di amicizie, alcune delle quali, stupende, anche mantenute, sono attualmente una persona sola, senza un riferimento (quale posso dire sia casa mia? Non esiste più una mia casa: quando mia madre se n'è andata, mio padre ha venduto la nostra casa ed è tornato a stare in quella dei suoi, e quindi c'è casa di mamma e casa di papà... ma non casa mia) e che ha passato l'ultimo anno, spesso, senza vedere nessuno.
E per me che sono comunque una persona con tanti interessi, e con tanta voglia di vivere, malgrado la celi spesso dietro un'espressione inquieta, è una cosa dolorosa.

E quindi, le ragazze. Faccio purtroppo parte di quanti, alla mia età, non sono mai stati baciati, nè hanno baciato, nè hanno avuto rapporti di alcun tipo.
Questo è causa della mia tremenda insicurezza, forse. In tempi recenti, avevo sperato che iniziare a lavorare ed essermi sistemato fisicamente, come accennavo sopra, mi avesse dato la spinta per poter iniziare a camminare a testa alta e non dare più l'impressione perenne di un perdente; non è stato così.
Provo sentimenti profondi per una ragazza stupenda, fuori e dentro, che però abita lontano da me, e non sento comunque di essere ricambiato. Recentemente sospetto che frequenti una persona che in passato mi ha fatto molto male; ma molto più probabilmente mi faccio solo castelli mentali assurdi, in ambedue i sensi. E questo, da un mese, sta finendo di martoriare il mio cuore già devastato negli anni da quanto scrivevo sopra. Non dormo, e mangio molto male.

Il mio splendido lavoro, purtroppo, mi porta a spostarmi continuamente e a dover ricostruire. E purtroppo, sempre più spesso percepisco ostilità, a causa del mio modo di pormi che risente del fatto che mi vergogno di me stesso, e non riesco a costruire nulla sul fronte rapporti umani, con la conseguenza di passare un anno, come l'ultimo, in solitudine quasi totale.

Ho cercato di non essere troppo negativo, perchè la vita non è stata ingiusta con me. Ho ottenuto tanto, ho avuto esperienze fantastiche, e sento di poter dare ancora tanto, e ricevere ancora tanto.
Ma sono attualmente un uomo completamente solo, senza esperienze amorose, che sente di aver perso il treno, che è continuamente tacciato di immaturità dalle persone a lui vicine, e che a volte non vede via d'uscita dal nero tunnel in cui è entrato: quello della solitudine.

Vorrei capire se c'è ancora speranza che le cose possano cambiare, o se dovrò rassegnarmi a non amare, io che non ho mai avuto amore, e a non sentire più la risata e l'abbraccio di un amico, le farfalle nello stomaco nel vedere la ragazza che ti piace, e tutte quelle stupende sensazioni che ti dà la compagnia umana.
O più semplicemente, se qualcuno ha letto questa ignobile lungaggine, vorrei sapere cosa ne pensate.

Cercherò di riprendere sonno ora.
Un sincero ringraziamento a quanti leggeranno, e a tutte le anime che popolano questo forum, il più sentito e affettuoso abbraccio affinchè possiate trovare la vostra strada, qualsiasi siano i vostri ostacoli.

La mia storia

MessaggioInviato: 25/08/2016, 4:40
da kathellyna
benvenuto.

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MessaggioInviato: 25/08/2016, 5:06
da DanieleB
Ciao JustBreathing,

è vero, le esperienze maturate in tenera età lasciano tracce, a volte impercettibili ma indelebili. Si dice che il tempo cancelli tutto, questo è vero in parte. Il fatto di voler scrivere qui è forse il desiderio di avere delle conferme su quanto asserisci. E poi perché dovrebbe essere l'ultimo post? Puoi visitare questo sito ogni qualvolta tu lo ritenga opportuno, anche solamente sfogarsi un po' è sufficiente a liberarci da qualcosa che ci opprime. Tutti hanno bisogno di tutti. La vita di ognuno di noi è un romanzo del quale si scrive un capitolo ogni giorno. E i capitoli possono essere stesi solo dall'autore oppure a quattro mani. Io non posso e non devo sostituirmi a te, però è come se ci accomodassimo nello scompartimento di un treno e percorressimo lo stesso tragitto. La mancanza parziale delle figure genitoriali, sortiscono effetti devastanti, soprattutto in persone che non hanno sviluppato a sufficienza gli "anticorpi" per contrastare la guerra di nervi che si manifesta soprattutto in concomitanza delle separazioni coniugali e tra questi mi annovero anch'io.
Così come rinnoviamo le cellule del nostro corpo in pochi giorni, allo stesso modo possiamo rinnovare noi stessi, quello che non è successo in vent'anni, può accadere in un secondo, l'importante è non perdere la fiducia in noi e negli altri.

Tornando alla metafora del treno, il treno passa ogni minuto e quindi si è sempre in tempo per salire sulla carrozza dove poter realizzare i nostri sogni e le nostre speranze.

Un salutone.

La mia storia

MessaggioInviato: 25/08/2016, 13:53
da mmirko
ciao Just..io sono un po come te..stesse esperienze passate di bullismo..da un po di anni all'estero..non parlavo la lingua e per me é stato molto difficile instaurare delle relazioni..se non con gente molto più grande di me..diciamo anziani disponibili e anche divertenti..ma non era quello che volevo..avrei voluto avere tanti amici..uscire e divertirmi..ma non é stato cosi...ed in pratica spesse volte solo..diciamo che mi sono un po adeguato alla solitudine..cerco di fare ciò' che mi piace..per non annoiarmi..

tuttavia..quello che penso é che non devi mai arrenderti a nulla..continuando anche ad essere te stesso..non farti problemi per come sei..perché ci sarà ed incontrerai sicuramente qualcuno che ti amerà per come sei..proprio per quello che sei..nella vita ci sono sempre delle delusioni..ma bisogna sempre guardare avanti..trovare la forza..dura, si, ma ognuno di noi ha gli strumenti giusti..nessuno é senza speranza..ci sarà poi un momento della tua vita in cui tutto cambierà..ma non stare troppo a pensarci..nel senso..cerca di essere attivo magari uscendo .. in mezzo alla gente..partecipando..se poi qualcuno non ti capisce allora non é un tuo problema ma il suo..passa avanti senza farti paranoie su te..perché non sei tu il problema..sfigato é l'etichetta che gli altri possono metterci addosso.ma non siamo noi gli sfigati..noi siamo noi e basta..e tu non mi sembri affatto uno sfigato..anzi..sicuramente sei una persona brillante..che deve soltanto lasciarsi andare senza la paura di essere giudicati male..tanto la gente é sempre pronta a giudicare..ma fregatene...non fartene un colpa..

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MessaggioInviato: 02/08/2020, 15:06
da Riccardina
Floyd non ha potuto

La mia storia

MessaggioInviato: 02/08/2020, 21:17
da C1986_inadequate
Anche io non ho più amici o relazioni sentimentali da tanto tempo, non è che siete soli.
E comunque se volete provare a fare amicizia con me io ci sono. :hi:

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MessaggioInviato: 03/08/2020, 9:04
da crociato
Allora..
c'è poco da dire riguardo alla tua storia passata: cerca solo di ricordare che si è in perenne divenire. Puoi scegliere chi sei ogni attimo della tua vita. Il resto conta molto relativamente e di sicuro non sei ciò che ti è capitato.
Per quanto riguarda le relazioni con l'altro sesso, purtroppo viviamo in un periodo difficilissimo. I social dovrebbero aiutare ma non fanno altro che far piovere sul bagnato. Molte donne hanno ottenuto la libertà che meritavano ma forse non sanno bene cosa farne e sono in grande difficoltà ma non possono/vogliono ammetterlo. Non rimane che sperare nelle eccezioni, ma i numeri giocano a sfavore dei singoli individui.
Per non essere sempre infelice l'unica possibilità che hai è distrarti rendendo più ricca possibile la tua vita. Non concederti momenti vuoti dove puoi fermarti a pensare su quel che non hai.

La mia storia

MessaggioInviato: 03/08/2020, 11:43
da JustBreathing
crociato ha scritto:Allora..
c'è poco da dire riguardo alla tua storia passata: cerca solo di ricordare che si è in perenne divenire. Puoi scegliere chi sei ogni attimo della tua vita. Il resto conta molto relativamente e di sicuro non sei ciò che ti è capitato.
Per quanto riguarda le relazioni con l'altro sesso, purtroppo viviamo in un periodo difficilissimo. I social dovrebbero aiutare ma non fanno altro che far piovere sul bagnato. Molte donne hanno ottenuto la libertà che meritavano ma forse non sanno bene cosa farne e sono in grande difficoltà ma non possono/vogliono ammetterlo. Non rimane che sperare nelle eccezioni, ma i numeri giocano a sfavore dei singoli individui.
Per non essere sempre infelice l'unica possibilità che hai è distrarti rendendo più ricca possibile la tua vita. Non concederti momenti vuoti dove puoi fermarti a pensare su quel che non hai.


Il post è di quattro anni fa. La ragazza è incredibilmente arrivata, in compenso ho scoperto di essere impotente.
Grazie comunque di cuore per l'attenzione.

La mia storia

MessaggioInviato: 03/08/2020, 12:36
da crociato
Ho badato alle date degli ultimi post e non dei primi
Bene comunque
In qualche modo si fa comunque ;)