Sentirsi sbagliati.

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Sentirsi sbagliati.

Messaggioda Ensō » 07/03/2018, 18:49



Si ha un bel dire ma quando ti senti sbagliato e non riesci ad integrarti in nessun modo e tanto meno interagire con gli altri, tutto diventa più difficile. Vivi in un mondo tutto tuo, costruito a tuo uso e consumo, come il bozzolo di una crisalide, con la differenza che questa, un giorno, si trasformerà in farfalla, invece tu no. E' un mondo ovattato dove i suoni del mondo giungono lontani, ma in ogni caso ti appartengono, sai in cuor tuo di essere parte dell'universo, un universo personale, astratto dove tenere lontani i cattivi pensieri che si affollano e reclamano il loro spazio appesantendoti la mente e lo spirito.
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Messaggioda Alistar » 07/03/2018, 20:26



Anche io mi sento "sbagliato"... Non mi sono mai accettato, ho subito troppe umiliazioni e da sempre non riesco a non vergognarmi di me stesso. Anche se ora non vengo più preso in giro, continuo a pensare di non essere come gli altri e quindi non riesco ad interagire con nessuno semplicemente perché mi sento inferiore e perché ho paura di essere preso in giro.
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Messaggioda Ensō » 08/03/2018, 9:55



Alistar ha scritto:Anche io mi sento "sbagliato"... Non mi sono mai accettato, ho subito troppe umiliazioni e da sempre non riesco a non vergognarmi di me stesso. Anche se ora non vengo più preso in giro, continuo a pensare di non essere come gli altri e quindi non riesco ad interagire con nessuno semplicemente perché mi sento inferiore e perché ho paura di essere preso in giro.


Vedi, io non ho subito umiliazioni e non incolpo nessuno. Tu hai un comportamento più che plausibile viste le esperienze del passato, io no, semplicemente non mi sento adeguato. Anche se a volte so di aver ragione mi rimane sempre il dubbio di aver agito correttamente quindi mi vedo costretto a rivedere la mia posizione.
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Messaggioda Alistar » 08/03/2018, 10:06



Io difficilmente riesco a prendere e tenere una posizione... Ho sempre paura di sbagliare e anzi mi rendo conto che spesso parto dal presupposto di avere sbagliato. Poi un effetti capita di rado di avere confronti seri con altre persone.
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Messaggioda Ensō » 08/03/2018, 11:36



Alistar ha scritto:Io difficilmente riesco a prendere e tenere una posizione... Ho sempre paura di sbagliare e anzi mi rendo conto che spesso parto dal presupposto di avere sbagliato. Poi un effetti capita di rado di avere confronti seri con altre persone.


Ti capisco, infatti sono io quello sbagliato, vivo perennemente con un senso di colpa del quale non riesco a spiegarne il motivo.
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Messaggioda Alistar » 08/03/2018, 11:42



Non so tu, io sono stato "educato" a sentirmi così
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Messaggioda Ensō » 08/03/2018, 15:40



Alistar ha scritto:Non so tu, io sono stato "educato" a sentirmi così


La mia famiglia ha avuto poco peso, non mi ha mai fatto mancare nulla, certo nonostante i loro sforzi non incarnano il modello ideale di genitori, come del resto, io non incarno quello di figlio, ognuno fa quello che può.
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Messaggioda Cuoretriste » 09/03/2018, 12:38



Ti capisco benissimo, potrei averle scritte io quelle parole.
Le umiliazioni subite beh, pesano ma dipende quanto... la stessa acqua che rammollisce una patata indurisce un uovo, tutto dipende da che pasta sei fatto. Io e mio fratello abbiamo subito le stesse cose, oggi però siano persone totalmente diverse.
Ad oggi il mio sentirmi sbagliata si è trasformato più in un sentirmi disadattata, in fondo non mi do più delle colpe che non ho, perché quello che sentì e che vivi, non è colpa tua. Oggi mi sento molto senza sentimenti, il tuo termine "ovattato" calza a pennello. Ormai ho un mio universo da cui non riesco ad uscire, non ho nemmeno voglia di uscire perché so che là fuori non c'è niente per me,dovrei rinascere nuova per essere come gli altri. Non basta fare buon viso a cattivo gioco, non è mai bastato, alla lunga ti stanchi e ritorni li da dove sei partito.
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Messaggioda Ensō » 09/03/2018, 15:48



Grazie Cuoretriste, il fatto è che il senso di colpa non mi abbandona, razionalmente so di non averne motivo, però è come se la mia anima fosse imbrattata da una sostanza vischiosa, più cerchi di togliere la macchia e più questa si espande.
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