Solitudine interiore e sentimentale

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Solitudine interiore e sentimentale

Messaggioda Silentman » 10/04/2018, 14:34



Caro Blackeyed,
comprendo molto bene quello che provi. A livello sentimentale proviamo quasi la stessa cosa, con la differenza che io ho comunque amato e sono stato amato, compreso il sesso e tutte quelle piccole cose che rendono speciali le relazioni tra uomo e donna, compresa la quotidianità. Forse, credimi, è peggio la mia situazione, perché avendo provato questo genere di sensazioni ne sento di più la mancanza ed è più difficile per me mettermi l’animo in pace.
Proprio oggi mi ha dato il “ben servito” una ragazza che mi correva dietro qualche anno fa. Con lei c’ero uscito per 4 mesi, era molto presa da me, ma non altrettanto io, era il 2014. Poi arrivò l’estate e persi la testa per una donna più grande di me, lasciando perdere questa ragazza. Mi è corsa dietro per 2 anni e io ero quasi infastidito. Forse pensavo di potermi giocare meglio le mie carte con altre donne e invece ho ricevuto solo delusioni. La stessa dinamica con un’altra donna, 2 anni fa. Insomma, questa ragazza l’ho rivista sulla metro qualche giorno fa, abbiamo scambiato 4 chiacchiere, e vi dirò che ora non mi dispiace, tutto sommato. Ho cercato quindi di riavvicinarmi, ma ho notato molta chiusura da parte sua, per cui oggi ho deciso di lasciar perdere. Del resto, chi è causa del suo mal..
Ma in questo caso la colpa è soltanto mia, in quanto l’ho trattata male e l’ho sempre rifiutata. Certi errori si pagano. Sono stato uno stupido, perché probabilmente ora, se avessi accettato a suo tempo di stare con lei, sarei stato già sposato e con figli.
E invece mi ritrovo qui, cornuto e mazziato. Non so più che fare, il futuro mi spaventa sempre più e da questo punto di vista ti capisco molto bene. Non mi basta il ricordo dell’amore, perché mi fa sentire tagliato fuori dalla vita. Forse dovrei arrendermi, non so, ma è davvero difficile. Prima di Pasqua sono riuscito ad uscire con un’altra ragazza, ma dopo il primo appuntamento la cosa non è andata avanti, evidentemente non ero il suo tipo. E’ davvero difficile conquistare una donna se non si hanno particolari doti fisiche come essere carini e alti, oppure caratteriali, come carisma e decisione.
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Messaggioda blackeyed » 10/04/2018, 15:42



Silentman non starò qui a dirti che a breve troverai la persona dei tuoi sogni. Capisco il tuo rimpianto tutte le mattine mastico amaro per quei pochi treni che sono passati per me e ho rifiutato. Ora lei (in particolare per una ragazza che era veramente interessata e conobbi nel 2013 prima di partire per lavoro a Milano) è felicemente fidanzata e probabilmente metterà su famiglia. Anch'io ho provato a ricucire rapporti nei momenti di solitudine più profonda, ma credimi, ti fai il doppio del male come ho fatto io

La domanda che ti faccio è: ok hai sbagliato e sei causa del tuo mal...ma per quanto? non hai scontato abbastanza? perchè ad altri si presentano subito altre chances e altri "treni"? Non hai ucciso nessuno alla fine ma hai solo fatto quello che sentivi di fare? E' la stessa domanda che mi faccio in continuazione...
L'unica cosa che ti posso dire è di continuare a stare insieme alle persone, a conoscere, di sicuro è meglio di come mi sono ridotto io...anche aver un ricordo per me che non ho vissuto niente sarebbe stato importante. Mi basterebbe una storiella, una settimana, un mese vedere come va, non necessariamente devo sposarmi e fare figli il giorno. E invece se alla mia età sei ancora solo sei obbligatoriamente uno sfigato che si vuole accasare.

Purtroppo alla nostra età dovremo trovare persone disposte ad ascoltare, a raccontarsi la gran parte della vita che hanno vissuto, trovare punti di contatto e invece....ecco la cosa che noto è che nessuno è più disposto a fermarsi ad ascoltare perchè ormai siamo bombardati di distrazioni e di altre contatti (whatsapp, facebook e altri social). Ti sarà capitato di stare parlando con qualcuno per conoscerlo meglio mentre controlla chat e via scorrendo.
La mia difficoltà è doppia perchè nella rara possibilià di trovare qualcuno a cui andrò bene cosi dovrò inventare qualcosa per mascherare la mia inesperienza con le donne. Il sesso che a quanto pare è una fetta importante oggi giorno specie per la parte maschile, e sarà sempre peggio per me. Non so chi parlarne perchè temo di perdere anche gli ultimi amici/amiche rimaste.
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Messaggioda Silentman » 10/04/2018, 16:16



Comprendo bene ciò che intendi. Il fatto è che spesso sono circondato da tante persone, ma nonostante questo faccio fatica a trovare punti di contatto. Mi spiego meglio. Nel palazzo in cui lavoro siamo 3.500 persone circa, i giovani sono pochi, ma comunque ci sono. La cosa assurda è che i colleghi e le colleghe d’ufficio mi dicono “ma conosci un sacco di ragazze, tutte ti fermano, ti salutano, vanno a prendere il caffè con te!”. Peccato che poi, o sono fidanzate, sposate, ecc. o comunque non credo vogliano qualcosa oltre l’amicizia, anche perché le donne sono esigentissime e io non sono certo un adone. L’ultima collega con cui sono uscito 2 anni fa era ugualmente molto presa da me, era anche una donna tutto sommato carina. Solo che in me non è scattata la scintille, forse perché era più grande di me di 5 anni e avevo la “paura” di non poter avere figli con una donna sui 40. Ci rimase molto male e ancora me ne vergogno. La domanda è quindi questa: ma è possibile che per un motivo o per l’altro, non piaccio a chi piace a me e a me non piacciono quelle a cui piaccio? E’ un vero supplizio.
E’ vero, ho sofferto abbastanza e ho pagato il mio debito, ma il tempo che passa mi angoscia. Quando i miei non ci saranno più, sarò davvero completamente solo. Che farò?
Il fare corsi per conoscere gente non necessariamente ti garantisce che troverai una persona disposta a iniziare una conoscenza. Ieri per esempio ho iniziato un corso sulla degustazione del vino, ma ho visto che gran parte del pubblico era formato da coppie e questo mi ha messo molta tristezza. Sì c’erano anche ragazze sole, ma alcune erano davvero troppo belle per me, per certe ragazze occorre avere un’estetica al di sopra della media. Poi arrivando quasi in ritardo praticamente non ho avuto modo di sedermi accanto a una di loro.
Questo per dire che oggi è tutto dannatamente complicato.
Quelli che sono riusciti ad accasarsi hanno anche avuto molta fortuna: grandi giri di amicizie, estroversione (io sono empatico, ma non un estroversone), prestanza fisica, carisma ecc.
A volte mi dico con rassegnazione, quando qualcuno mi dice la solita frase “vedrai che quando meno te lo aspetti la troverai”: “Sì, magari in un’altra vita, ammesso che ci sia”. Il destino si diverte tantissimo con me e si fa grasse risate.
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Messaggioda blackeyed » 12/04/2018, 21:30



Ciao Silentman, avrei voluto risponderti prima ma purtroppo il mio lavoro mi assorbe quasi completamente e spesso arrivo troppo stanco per scrivere. Faccio il consulente informatico in una piccola società e sono praticamente sono tutto il giorno davanti al pc interagendo pochissimo con le persone perchè sostanzialmente non ce ne sono. Anche questo mi limite fortemente nel conoscere donne e uomini visto che poi il tempo libero è veramente scarso.
Capisco perfettamente il discorso della paura del futuro che è la stessa mia; quest'anno ad esempio sono stato male 4 giorni con febbre alta dove non ce la facevo ne ad alzarmi ne a cucinare ed ho accatastato sporcizia e proprio in quel momento la mente mi ha portato a pensare quando sarò vecchio e al massimo con una badante. Ancora più estremo se mai mi sarà permesso ho pensato al capezzale vuoto di persone della mia vita vuota.
Alla vita avere una persona vicino (creare una famigila) è indispensabile ad una certa età proprio per il mutuo soccorso che ti può dare e che non ti possono dare amici o genitori ormai molto anziani. Questo si aggiunge alla mancanza fisica e umana di una compagna.
Spero che il corso di degustazione stia cominciando a dare i suoi frutti (ero intenzionato anchio a fare qualcosa del genere) :)
Sentiamoci. Ciao :hi:
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Messaggioda Silentman » 13/04/2018, 11:20



Ciao Blackeyed, grazie per la tua risposta! Esattamente, abbiamo gli stessi dubbi e le stesse paure per il futuro, io sinceramente comincio a pensare che piuttosto che arrivare in tarda età con il vuoto intorno preferisco morire prima, non riesco a immaginarmi in età avanzata da solo e sapere che gli altri hanno l'affetto dei loro cari, magari già nonni ecc.
E' una società balorda questa, la società dell'apparire. Come dico spesso, se non si hanno determinati standard estetici e caratteriali si è tagliati fuori dalle donne che, in ogni caso, selezionano il meglio. Purtroppo, come vediamo spesso, questa selezione ossessiva in base a estetica, altezza, carisma, ecc, portata alle estreme conseguenze, genera spesso dei "mostri": quante donne vengono maltrattate e purtroppo anche uccise, dai loro compagni? Compagni che magari sotto al bell'aspetto, sotto a un bel viso, nascondono violenza ed egoismo.
Non so più che pensare, non so più a che santo votarmi. Non riesco ad accettare questo destino infame.
Per quanto riguarda il corso sul vino, è davvero molto interessante e mi sono divertito parecchio! Però anche in quel contesto non è facile fare nuove conoscenze, ho visto diverse ragazze, presumo single, ma essendo arrivato quasi a lezione iniziata non mi ci sono potuto sedere accanto. Magari la prossima volta scelgo un corso di cucina, che è meno "statico". Ad ogni modo ho ancora 2 lezioni da frequentare e al di là delle nuove conoscenze, lo sto trovando davvero interessante!
Ciao!
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Messaggioda blackeyed » 13/04/2018, 21:26



Ciao Silentman, ti scrivo all'inizio di questo ennesimo weekend senza senso solo a casa dicendoti che in parte hai ragione che è la società dell'apparire. Ma nel mio caso sostanzialmente do la colpa a me stesso della mia condizione anche perchè facendo il solito paragone con la gente che mi circonda (amici e non) risulto essere l'unico in questa condizione assurda. Se loro ci sono riusciti ed io no ci deve essere stato qualcosa dentro di me sbagliato o che si è bloccato. Certo in più il contesto di oggi non aiuta.
Vado in giro e vedo tale bellezze e tantissime belle coppie e penso che non c'è stata possibilità di accesso per me a questa bellezza, a questa gioia. Quando leggo certe notizie come dici di maltrattamenti non riesco a capacitarmi neanche io, io che rispetterei forse anche troppo tutti gli aspetti di una mia ipotetica compagna.
Tornando alla paura del futuro si lo vedo buio anche'io: il rapporto con i miei genitori è ormai deteriorato specie con mia madre che soffre a vedermi cosi e viceversa.
Il sapere di non averli resi nonni mi addolora motivo per cui sono andato via da casa a vivere da solo: preferisco questo silenzio assordante che vederli invecchiare senza nipoti. Insomma mi sento doppiamente in colpa nei miei e loro confronti. Spesso, quasi sempre penso di farla finita o mi chiedo quando avrò una ricaduta più gravi di questi pensieri. Non so come uscirne oppure lo so ma non ho coraggio per farlo.
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Messaggioda Silentman » 14/04/2018, 8:36



Vedere tante coppie non aiuta. A Pasquetta è stato terribile, sono stato a fare la classica gita (sono stato a Bologna con parenti) ed ero letteralmente circondato da coppie. E allora naturalmente pensi: perché io no? Sono un essere indegno di essere amato? Occorre avere qualche super potere per colpire una donna? Le feste sono i momenti peggiori. Pensa che a maggio i miei colleghi e le mie colleghe vogliono organizzare una grigliata all'aperto. Io adoro le grigliate e ho sempre preso parte alle iniziative di questo tipo. Stavolta, per la prima volta, credo che declinerò. Infatti sarei l'unico single del gruppo mentre gli altri sono tutti sposati con figli. C'è da dire che io sono anche il più giovane. Ma la decisione è maturata dall'ultima gita fatta a settembre con loro. Dopo pranzo, quando li ho visti tutti abbracciati e mano nella mano (gente di quasi 50 anni) mi sono sentito enormemente vuoto dentro e sono ritornato con la mente alla mia fidanzata storica, anni spensierati e belli. Per cui, a meno che non venga qualche altro collega single (a settembre c'era una collega single, ma ha 55 anni) non parteciperò. Gliel'ho proprio detto chiaro e tondo ai colleghi "mi sento a disagio perché voi siete tutti in coppia, per cui se devo essere l'unico single non parteciperò", anche se loro poi hanno cercato di convincermi, ma io sono stato irremovibile.
Mi spiace per il rapporto coi tuoi genitori, io ho la "fortuna" (o sfortuna, dipende), di averli spesso in casa e questo mi aiuta a rompere la solitudine, perché tornare a casa e trovarsi solo, checché se ne dica, non è il massimo, ma nel mio caso, al contrario del tuo, mia madre dice di fregarmene e che si può vivere bene anche senza una donna e senza figli. Questa cosa mi fa salire una rabbia pazzesca, in quei momenti la odio perché non capisce il dolore profondo che provo dentro, la tristezza e la desolazione. Mio padre per un periodo mi diceva sempre "quando ti decidi a farmi diventare nonno?" al che poi sono sbottato dicendole che non dipendeva solo da me, perché io in ogni caso conosco ed esco con un discreto numero di ragazze, ma da loro (per buona parte), visto che non riuscivo a piacere per quello che sono.
Come se non bastasse, in una città come Roma è molto difficile comprare casa, i costi sono alle stelle e per un mutuo, neanche a dirlo apposta, le coppie sono avvantaggiate, i single come noi sono costretti a stare in affitto.
Non è facile la vita da single, oltre alla mancanza di felicità (a meno che non si sia single per scelta) dobbiamo subire una società costruita esclusivamente per coppie. Per cui anche i costi di vita salgono.
Io a volte penso che stiamo scontando l'inferno già da vivi, mentre al massimo si dovrebbe scontare dopo essere passati a miglior vita. C'era una canzone di De Andrè che pressappoco diceva così "vivo la mia morte con un anticipo tremendo". Ecco, noi viviamo l'inferno con un anticipo tremendo.
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Messaggioda blackeyed » 15/04/2018, 11:06



Ciao Silent, lo so magari ti sto scassando con i miei continui post ma sei talmente in gamba a rispondermi che continuo nello scrivere;
come sta andando il weekend? Io il solito piattume sia venerdi che ieri sono andato a dormire abbastanza presto. L'idea di sentire qualcuno c'è sempre ma ogni hai descritto bene tu ormai tutti intorno a me hanno una propria vita e considerando che ormai si vive solo nei weekend non me la sento proprio di disturbare qualcuno che mi risponde: "stasera non ci sono", "sto con la mia ragazza, dormo da lei", "scusami ci sentiamo domani", i contatti con gli altri sono ormai compromessi
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Messaggioda Silentman » 15/04/2018, 12:59



Ciao Black,
il weekend procede normalmente, in questo periodo ci sono i miei e quindi tutto sommato non sto solo, ieri pomeriggio ho fatto un giro in centro con mio padre (fortunatamente è un tipo abbastanza giovanile e ho un buon rapporto con lui), mi sono goduto questa bella città, poi certo, non ho visto altro che coppie felici a godersi il caldo della primavera. Stamane sono stato in un centro commerciale a fare spesa e ho preso un aperitivo al bar. Ammetto che sto bevendo abbastanza, purtroppo tendo a "stordirmi" con gli alcolici per staccare il cervello dai pensieri e questo è un male.
Non so se uscirò nel pomeriggio, domani sera invece ho il secondo giorno di corso sul vino, che, devo dire, mi sta piacendo parecchio.
Il corso finisce intorno alle 21:40, poi mi godo un momento per me, vado nella birreria di Eataly (il corso si tiene proprio a Eataly, posto che adoro, ci ho portato diverse ragazze) e mangio un boccone con un buon bicchiere di birra di qualità, poi un amaro al bar e il rientro a casa, tra le luci della città, in un'atmosfera soft quale è quella del lunedì notte, senza caos e frenesia. Vabbè, diciamo che ho colto il lato poetico del lunedì notte romano!
Certo, non appena termina il corso penso anche alle coppie che lo frequentano, e a me che sono solo. Stavolta cerco di arrivare prima e di sedermi vicino a qualche ragazza single, anche se dubito che combinerò qualcosa. In ogni caso, mi godo il corso.
Tranquillo, non mi disturbi, questo forum serve per parlare liberamente e confrontarsi. Il forum in sé è una bella cosa e sono contento che ce ne siano ancora, anche perché facebook ormai ha monopolizzato tutto.
Posso chiederti in che città o paese vivi?
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Silentman
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Messaggioda blackeyed » 15/04/2018, 15:02



Ottima dritta quella di un corso di Eataly :thumbup:
Sono di Roma zona San Giovanni
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