Non essere mai riusciti a vivere

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Non essere mai riusciti a vivere

Messaggioda Judah Low » 04/05/2018, 18:36



Oggi è il mio 23esimo compleanno. Non sapevo bene dove scrivere questo post ma questa mi sembra la sessione più appropriata, alla fine è quello che lo scheletro di quello che sono oggi.
Ho una diagnosi di depressione e caratteristiche di personalità evitante, ormai sono due anni che prendo antidepressivi ma non credo di avere nessun problema che si possa risolvere con delle pillole o almeno, non solo.

La situazione è questa: per tutte le medie e per tutto il liceo posso dire di non aver mai avuto amici, o meglio, "amici" molto tra virgolette, la gente mi ha sempre cercato quando aveva bisogno dello sfigato del gruppo. In pratica sì, uscivo il venerdì e il sabato sera, ma con persone che avrei preferito non avere intorno. Però non avevo di meglio.

Vacanze, viaggi, con "amici" le ho fatte, ma erano le persone sbagliate evidentemente. Non era un ambiente salutare, in viaggio l'estate della maturità ci sono andato ma la qualità è stata discutibile, non ho mai avuto un vero gruppo di amici, piuttosto un circlejerk in cui ci si prendeva per il c**o (Si censura il linguaggio qua? Boh per sicurezza metto gli asterischi), e si sfruttavano le insicurezze degli altri ogni volta che emergevano e sì insomma, alla fine del primo anno di università mi son detto "No, non va bene, ho un rapporto tossico con tutti i miei ex compagni di scuola, devo togliermi da qua o impazzisco"

E così feci.

Problemi: insicurezza patologica, mancanza di autostima e totale sfiducia nei confronti degli altri. Il primo anno di università ho provato ben poco a socializzare, ho conosciuto ben poca gente e dopo pochi mesi non cercavo più nessuno, il danno era fatto, avevo troppa paura di sbagliare qualcosa e di diventare di nuovo un "amico" sfigato.

2 anni dopo l'inizio dell'università, per una serie di eventi di cui non parlerò adesso, cambio facoltà (la facoltà che ho scelto era quella che all'inizio era la mia alternativa nel caso non avessi passato il test d'ingresso per quella a cui mi sono iscritto dopo la maturità). E anche lì socialmente non riesco a uscire dal guscio, sono anche indietro con gli esami, tra poco inizia la sessione estiva del secondo anno e me ne mancano ancora 12 contando anche quelli del terzo anno non inseriti nel piano di studi.

Quindi adesso ho 23 anni, sono quasi 3 anni che ho un interazione quasi inesistente con i miei coetanei, non esco il venerdì e il sabato sera perché non ho nessuno con cui farlo. Non ho mai avuto una relazione seria e a quest'età sono ancora verginee non riesco a pensare che nessuna ragazza sana possa volere avere qualcosa a che fare con me.

Non sono uno studente universitario normale, non ho la vita che ci si aspetterebbe che un ragazzo della mia età in un paese come l'Italia abbia.
Ad agosto parto per l'Erasmus, starò 9 mesi all'estero, dovrò dare tanti esami e studiare tanto ma quello è ovviamente quello che ci devo fare, quello che invece non mi è dovuto è essere "normale" in quei mesi, diventare umano, avere la certezza che effettivamente esistono, tutti dicono che passare un anno all'estero è un'esperienza bellissima ma non dipenderà anche da chi sei?
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Re: Non essere mai riusciti a vivere

Messaggioda crociato » 04/05/2018, 19:58



Buon compleanno! Ricorda che ogni secondo che passa siamo persone "nuove" :)
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Non essere mai riusciti a vivere

Messaggioda NaturalKiller » 04/05/2018, 20:26



Benvenuto e tanti auguri di buon compleanno! :clapclap:
Finora hai incontrato le persone sbagliate ma sicuramente là fuori ci sono anche persone in grado di capirti e sostenerti, magari conoscerai qualcuno in questo forum! Io sono della tua città e ho la tua stessa etá, se ti va di fare due chiacchiere sono disponibile. :lol: In bocca al lupo per tutto e ancora auguri
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Non essere mai riusciti a vivere

Messaggioda Raito-kun » 05/05/2018, 0:07



Innanzitutto, tanti auguri di buon compleanno!
Posso riconoscermi alquanto in quanto hai raccontato, è un vissuto tristemente simile al mio...
Con la differenza che io venivo cercata per mero opportunismo, al liceo, senza che ci sia mai stata una reale voglia di apprezzarmi per la persona che sono al di là dei voti che prendevo...
Ho anche subito del bullismo psicologico piuttosto forte da parte di ragazzi di altre classi, con conseguente danno alla mia successiva autostima. All'università ho superato queste paure solo all'inizio della laurea magistrale...
Ero io a non permettere agli altri di avvicinarmi, mantenendomi sulle mie.

Ad oggi, sono fermamente convinta che ci siano persone 'non per tutti', e spesso il web mi è stato d'aiuto nell'incontrare persone più affini di quelle con cui passo il mio tempo ogni giorno in veste di collega o quant'altro. Ti invito a non scoraggiarti e apprezzare te stesso e la compagnia di quelli che ti apprezzeranno.
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Non essere mai riusciti a vivere

Messaggioda Judah Low » 06/05/2018, 15:54



NaturalKiller ha scritto:Benvenuto e tanti auguri di buon compleanno! :clapclap:
Finora hai incontrato le persone sbagliate ma sicuramente là fuori ci sono anche persone in grado di capirti e sostenerti, magari conoscerai qualcuno in questo forum! Io sono della tua città e ho la tua stessa etá, se ti va di fare due chiacchiere sono disponibile. :lol: In bocca al lupo per tutto e ancora auguri


Non sei il primo a dirmi su internet una cosa del genere, è sempre un "finora sei stato fortunato, può capitare ecc." Ma mi sento in colpa, ho sbagliato qualcosa o sono io quello che è sbagliato, perché ogni cosa che ho mai detto e fatto per alcuni è sempre stata sbagliata?

Non è normale essere così soli a 23 anni e anche se non sono una persona socievole anzi tutt'altro, c'è un limite. Non è normale fare certe cose da soli come andare a un concerto, quando sei là in mezzo non te ne frega niente di non conoscere nessuno, ma poi finisce e a tornare immediatamente a casa perché non hai nessuno con cui parlarne è una bella mazzata.

Raito-kun ha scritto:Innanzitutto, tanti auguri di buon compleanno!
Ti invito a non scoraggiarti e apprezzare te stesso e la compagnia di quelli che ti apprezzeranno.


E però dove? Quando? Cerco di non stare tutto il giorno con le mani in mano, ho smesso di frequentare persone tossiche ma erano le uniche disponibili, non sono così chiuso, ansioso e sociofobico o almeno, non lo sarei se riuscissi a superare lo scoglio dell'attaccar bottone. L'unica vita che ho sembra non essere mai iniziata, se passo i 9 mesi di erasmus così è la fine.
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Messaggioda _Sehnsucht_ » 06/05/2018, 18:26



Secondo me non sei sbagliato, sei solo molto introverso e quindi fai più fatica degli altri a socializzare, ma questo non deve per forza essere un difetto, se dal vivo ti riesce difficile fare amicizie, puoi sempre provare a fare nuove amicizie su internet.
Ma non è che forse è proprio il tuo senso di colpa a farti pensare di aver detto sempre cose sbagliate con alcune persone? magari la vera spiegazione è che tu eri troppo diverso da quelle persone e quindi non ne usciva mai niente di buono, alla fine mica possiamo essere compatibili con chiunque!

Una delle amiche che conosco da più anni l'ho conosciuta su un forum a tema musicale, potrebbe essere un buono spunto iscriversi in qualche chat o forum su temi che a te interessano e cercare di socializzare lì, poi dal freddo schermo pian piano potresti incontrare queste persone dal vivo.

Riguardo all'erasmus, anche in quel caso esistono forum appositi per chi va in erasmus e cerca quindi nuovi contatti da poter poi conoscere nel posto in cui va, con un po' di pazienza li trovi.
Una volta che andai in vacanza a Madrid, cercai persone della zona da poter poi conoscere lì in modo da poter praticare la lingua, fu molto produttivo come nuovo esperimento e alla fine erano ragazze simpatiche.
Sia in amore come in amicizia si deve andare per tentativi, non è facile piacere a tutti ma neanche impossibile ^_^
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Non essere mai riusciti a vivere

Messaggioda elle8n » 08/05/2018, 22:19



Ciao, appena ho letto il titolo ho subito deciso di entrare. Il non riuscire a vivere una vita normale, una vita che valga la pena di essere vissuta è sempre stato difficile. Ho 25 anni. Soffro di alcune patologie che mi hanno sempre impedito di fare tantissime cose, ero sempre in ospedale, venivo considerata malata e non sono riuscita a finire le superiori a causa delle troppe assenze nonostante i voti più che ottimi.
Ovviamente ho passato gran parte del mio tempo sola, all'inizio ci ho fatto l'abitudine ma poi ha iniziato a farmi male.
Andando avanti sono riuscita a trovare alcune persone speciali che mi sono però state strappate dal fato. Poi ne ho conosciute altre, ho fatto amicizia con persone 'pazze' come me (nel senso buono), lo scorso anno per la prima volta sono andata ad un concerto con un amica, per la prima volta ho fatto una vacanza senza i miei genitori, per la prima volta ho fatto una gita fuori città con i miei amici.
Non avevo mai fatto nulla.
Fai bene a continuare a fare esperienze nuove: è il modo giusto di affrontare la vita ma devi smetterla di buttarti giù e di pensare che la tua situazione sia così irrimediabilmente tragica e senza via d'uscita.
Dopo molti stronzi e strani lo scorso anno ho trovato un ragazzo del quale mi sono innamorata, ora sono in attesa per nuovi trattamenti ma alla fine la vita sta girando in modo diverso.
Perchè non dovrebbe farlo anche con te?
Non mollare, ok?
E se hai bisogno scrivimi pure ^_^
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Messaggioda Judah Low » 11/05/2018, 18:04



elle8n ha scritto:Ciao, appena ho letto il titolo ho subito deciso di entrare. Il non riuscire a vivere una vita normale, una vita che valga la pena di essere vissuta è sempre stato difficile. Ho 25 anni. Soffro di alcune patologie che mi hanno sempre impedito di fare tantissime cose, ero sempre in ospedale, venivo considerata malata e non sono riuscita a finire le superiori a causa delle troppe assenze nonostante i voti più che ottimi.
Ovviamente ho passato gran parte del mio tempo sola, all'inizio ci ho fatto l'abitudine ma poi ha iniziato a farmi male.
Andando avanti sono riuscita a trovare alcune persone speciali che mi sono però state strappate dal fato. Poi ne ho conosciute altre, ho fatto amicizia con persone 'pazze' come me (nel senso buono), lo scorso anno per la prima volta sono andata ad un concerto con un amica, per la prima volta ho fatto una vacanza senza i miei genitori, per la prima volta ho fatto una gita fuori città con i miei amici.
Non avevo mai fatto nulla.
Fai bene a continuare a fare esperienze nuove: è il modo giusto di affrontare la vita ma devi smetterla di buttarti giù e di pensare che la tua situazione sia così irrimediabilmente tragica e senza via d'uscita.
Dopo molti stronzi e strani lo scorso anno ho trovato un ragazzo del quale mi sono innamorata, ora sono in attesa per nuovi trattamenti ma alla fine la vita sta girando in modo diverso.
Perchè non dovrebbe farlo anche con te?
Non mollare, ok?
E se hai bisogno scrivimi pure ^_^


Non ho mai sofferto di patologie che mi impedissero di fare tante cose. Mai avuto problemi di salute azzoppanti. Mai vissuto in condizione di difficoltà economica. Eppure gli altri non mi han mai voluto "nel modo giusto". Al liceo mi cercavano solo quando avevano lo sfigato del gruppo.

Il problema non è la mancanza di esperienze, negli anni mi sono ubriacato, ho fumato erba, sono andato a concerti ma tutte queste cose le ho fatte con le uniche persone che avevo disponibili e che desideravano spingere ancora più giù chi se la passava male, forse neanche con una vera e propria cattiveria pianificata. Ero io che apparivo debole e inadatto.

Sabato scorso sono andato ad un concerto, da solo, lo avevo già fatto. Durante non ti importa niente, chi se ne frega quando sei la in mezzo se non sai il nome di nessuno, se non hai amici con cui parlare, la gente ti sorride, occasionalmente una ragazza ti finisce a 5 centimetri dalla faccia. Ma poi, quando tutto finisce, ti guardi intorno, vedi che non ti rimane nulla da fare, non hai gente con cui scambiare due chiacchiere e torni a casa da solo (Sì che avevo il bus da lì a poco o avrei dovuto farmi 8 km a piedi alle 2:30 di notte però) e non hai idea di quanto resisterai ancora così, i migliori anni della mia vita dovrebbero essere questi pre-25 e invece sono una larva che non ha nessuno con cui condividere qualcosa

Io non è che non avevo mai fatto nulla fino ad una certa età, come te, sto nel mezzo, l'intera sfera sentimentale/sessuale mi manca e per molti miei coetanei ciò è inacettabile
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