Dove sbaglio?

Tutto inutile

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Dove sbaglio?

Messaggioda Cla » 12/07/2018, 21:33



Vorrei sapere dove sbaglio. Vorrei sapere perché ogni volta fallisco. Sono perfettamente consapevole di avere tanti problemi relazionali. La mia è quasi uma fobia sociale che, unita ad altri eventi che hanno colpito la mia vita, mi hanno condotta a un vero e proprio isolamento.
Da tempo mi sento senza speranza, considerata anche la mia età, ma sto cercando di non arrendermi a questa sensazione. Seguendo i consigli della mia psicoterapeuta, sto cercando, pur con tutte le difficoltà del caso, di uscire da questo isolamento.
Poiché sono sola, non ho persone amiche, ho pensato che un buon inizio fosse quello di impegnarmi in qualcosa di utile per me e per gli altri. Da tanto desidero collaborare con qualche associazione di volontariato, dopo una vita professionale trascorsa ad occuparmi di politiche sociali mi piacerebbe collaborare concretamente (chiaramente come volontaria) ma anche questo sembra essere impossibile per me.
Avevo già contattato tempo fa due associazioni del mio territorio con esito negativo. La prima mi fece capire che cercava persone più giovani di me, la seconda mi disse che non aveva bisogno. La terza, qualche settimana fa, è appena stata fondata da una persona che conosco ed è stata proprio questa persona a chiedermi di collaborare. Non mi è sembrato vero: qualcuno dopotutto ha bisogno di me, si accorge che esisto. Ho detto di si senza nemmeno pensarci. Sembrava cosa fatta mimma avrebbe contattata lei ma da allora il silenzio.
Ora mi chiedo dove sbaglio. Non si tratta solo di questo episodio, sto facendo sforzi incredibili per me per aprirmi agli altri, cercando di essere propositiva, cercando di prendere l'iniziativa. Nulla di ché per carita, un caffè, il pranzo proposto alla collega, ma per me è già tantissimo. Dall'altra parte però di disponibilità ne trovo poca. Allora mi chiedo: sono io che non 'vado bene'? Forse, nonostante cerchi di apparire 'normale' i miei problemi e la mia solitudine traspare al punto da rendermi agli occhi altrui un soggetto imbarazzante? Sono stanca, sono tutti sforzi inutili, e sono anche un po' arrabbiata con me stessa, continuo a soffrire solo io per chi non si accorge del mio dolore e non mi attribuisce la minima importanza. Riuscissi a badtare a me stessa.
Anche questo messaggio è assurdo in fondo.
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Messaggioda Ensō » 13/07/2018, 6:48



Con tutta probabilità non hai ancora trovato il posto giusto dove prestare la tua opera di volontariato. Chiaramente dipende molto dal carattere e dalla predisposizione. Sai, trovare la propria dimensione nel mondo del volontariato non è facile, bisogna creare il giusto equilibro tra le loro esigenze e le tue.
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Messaggioda LostCassiopea » 13/07/2018, 7:15



Secondo me stai seguendo la giusta via, certo all'inizio non si vedono subito dei risultati e subentra poi una certa frustrazione INSISTI! :hug:
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Messaggioda SullaLuna » 13/07/2018, 8:32



Tieni duro. Non si tratta di tener botta giorni, o mesi, ma spesso anni. Detto questo, non aspettarti troppo dalle persone, ognuno ha i suoi problemi, e il fatto che magari non si avvicinino a te ora non significa che non ci tengano, ma che magari in questo momento preferiscono dedicarsi ad altro. In secondo luogo viviamo in un'era di social media, internet, cellulari, amazon, netflix, che ci ha letteralmente disabituato a interagire con gli altri, e ha distrutto, o meglio, rimodellando le interazioni fra le persone. Non è colpa tua, è colpa di come stanno andando le cose. Si tratta di un problema di questo periodo, di queste generazioni. Te lo dico perché i tuoi timori e le tue paure dilagano fra le persone di oggi. Sono parole quelle che hai scritto, che ho sentito decine di volte, e ti confesso che sono anche le mie difficoltà. Prova magari a risentire il tuo amico per il posto nell'associazione, basta un messaggio del tipo:" Ciao, come stai? Stavo pensando alla proposta che mi avevi fatto per l'associazione, hai novità?". Continua a essere propositiva, ma non insistente. Vedrai che pian piano le cose andranno per il verso giusto. Ma non darti la colpa.
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Messaggioda Stevie » 13/07/2018, 9:11



Cla ha scritto:Vorrei sapere dove sbaglio. Vorrei sapere perché ogni volta fallisco. Sono perfettamente consapevole di avere tanti problemi relazionali. La mia è quasi uma fobia sociale che, unita ad altri eventi che hanno colpito la mia vita, mi hanno condotta a un vero e proprio isolamento.
Da tempo mi sento senza speranza, considerata anche la mia età, ma sto cercando di non arrendermi a questa sensazione. Seguendo i consigli della mia psicoterapeuta, sto cercando, pur con tutte le difficoltà del caso, di uscire da questo isolamento.
Poiché sono sola, non ho persone amiche, ho pensato che un buon inizio fosse quello di impegnarmi in qualcosa di utile per me e per gli altri. Da tanto desidero collaborare con qualche associazione di volontariato, dopo una vita professionale trascorsa ad occuparmi di politiche sociali mi piacerebbe collaborare concretamente (chiaramente come volontaria) ma anche questo sembra essere impossibile per me.
Avevo già contattato tempo fa due associazioni del mio territorio con esito negativo. La prima mi fece capire che cercava persone più giovani di me, la seconda mi disse che non aveva bisogno. La terza, qualche settimana fa, è appena stata fondata da una persona che conosco ed è stata proprio questa persona a chiedermi di collaborare. Non mi è sembrato vero: qualcuno dopotutto ha bisogno di me, si accorge che esisto. Ho detto di si senza nemmeno pensarci. Sembrava cosa fatta mimma avrebbe contattata lei ma da allora il silenzio.
Ora mi chiedo dove sbaglio. Non si tratta solo di questo episodio, sto facendo sforzi incredibili per me per aprirmi agli altri, cercando di essere propositiva, cercando di prendere l'iniziativa. Nulla di ché per carita, un caffè, il pranzo proposto alla collega, ma per me è già tantissimo. Dall'altra parte però di disponibilità ne trovo poca. Allora mi chiedo: sono io che non 'vado bene'? Forse, nonostante cerchi di apparire 'normale' i miei problemi e la mia solitudine traspare al punto da rendermi agli occhi altrui un soggetto imbarazzante? Sono stanca, sono tutti sforzi inutili, e sono anche un po' arrabbiata con me stessa, continuo a soffrire solo io per chi non si accorge del mio dolore e non mi attribuisce la minima importanza. Riuscissi a badtare a me stessa.
Anche questo messaggio è assurdo in fondo.
Anch'io mi sento come te. E sono anni che me lo sto chiedendo anch'io purtroppo. Ma non so se avremmo mai una risposta ai nostri perchè.
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Messaggioda Stevie » 13/07/2018, 9:16



SullaLuna ha scritto:Tieni duro. Non si tratta di tener botta giorni, o mesi, ma spesso anni. Detto questo, non aspettarti troppo dalle persone, ognuno ha i suoi problemi, e il fatto che magari non si avvicinino a te ora non significa che non ci tengano, ma che magari in questo momento preferiscono dedicarsi ad altro. In secondo luogo viviamo in un'era di social media, internet, cellulari, amazon, netflix, che ci ha letteralmente disabituato a interagire con gli altri, e ha distrutto, o meglio, rimodellando le interazioni fra le persone. Non è colpa tua, è colpa di come stanno andando le cose. Si tratta di un problema di questo periodo, di queste generazioni. Te lo dico perché i tuoi timori e le tue paure dilagano fra le persone di oggi. Sono parole quelle che hai scritto, che ho sentito decine di volte, e ti confesso che sono anche le mie difficoltà. Prova magari a risentire il tuo amico per il posto nell'associazione, basta un messaggio del tipo:" Ciao, come stai? Stavo pensando alla proposta che mi avevi fatto per l'associazione, hai novità?". Continua a essere propositiva, ma non insistente. Vedrai che pian piano le cose andranno per il verso giusto. Ma non darti la colpa.
Io, invece, sono stanca di tentare di illudermi che le cose possono andare meglio. Io non riesco nemmeno a stringere relazioni virtuali. Qualche anno fa provai un gioco virtuale online dove si interagiva fra persone e misi il nickname: ayumi. E subito iniziarono a prendermi in giro. Non sono nemmeno in grado di interagire virtualmente con persone anche gli hikkomori hanno più probabilità di fare amicizia rispetto a me. E non avete idea di quanto li capisca. Sono stanca di tutto, sono stanca di illudermi, di provare e riprovare, tanto non andrà mai niente bene. Non avrò mai amici normali e nè un ragazzo normale.
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Messaggioda crisbil » 13/07/2018, 9:50



Cla ha scritto:Non mi è sembrato vero: qualcuno dopotutto ha bisogno di me, si accorge che esisto. Ho detto di si senza nemmeno pensarci. Sembrava cosa fatta mimma avrebbe contattata lei ma da allora il silenzio.


Secondo me la chiave di tutto sta in questa frase che ho quotato.

Da un lato il tuo dare estrema importanza ad una cosa che per la controparte certamente non ne ha altrettanta.. cioè.. nel senso che per lei è semplicemente una questione di organizzazione e lavoro, per te - dalle tue parole - qualcosa di più profondo, un bisogno di riconoscimento e accettazione che non riesci a trovare da nessuna parte e in niente.

L'altro aspetto che quella frase evidenzia... è una sorta di "remissività" (che non è apprezzata da nessuno): una persona normalmente se dopo tot non viene ricontattata lo fa lei.. chiama, chiede... perché.. percosa.. percome... e insiste, la gente è estremamente insistente.. anche oltre il lecito spesso.. e - ho notato (osservando gli altri, perché io son tutto l'opposto... per me un no è un no.. e il silenzio o l'assenza di risposta - se non un no chiaro comunque denota mancanza significativa di interesse - ) quello dell'insistere anche al punto d'essere invadenti in un mondo competitivo e molto più pieno di interconnessioni come quello moderno... è un'atteggiamento che - a parità di altre condizioni - paga... di certo paga infinitamente di più della riservatezza e della moderatezza... forse è l'unico atteggiamento che paga, alla fine.

Non è una critica, io son simile a te.. come ho scritto più volte non riesco a insistere su niente.. soprattutto quando vedo totale disinteresse (o peggio) dall'altra parte.. infatti - come te - son del tutto solo (non ho una conoscenza che sia una. UNA. manco superficiale).

Credo che sostanzialmente non sbagli niente.. è che il mondo richiede e vuole cose radicalmente diverse da quelli che alcuni di noi si è.. è una cavolata che si va bene tutti e che c'è un posto per tutti, in realtà non è affatto così..

Anche il fattore età, nel nostro caso.. pesa.. pesa tantissimo.. pesa TROPPO... purtroppo.. e lì non ci si può fare proprio niente.

Io, comunque, se non ti ha ancora ricontattata, un tentativo di farti sentire prima tu lo farei (anche se di carattere sei come me.. lo so, è un'impresa).. non è detto che serva a qualcosa .. anzi, quasi certamente non servirà assolutamente a niente (ci vuole capacità e naturalezza anche nell'insistenza - è un'arte -).. ma almeno smetti di sentire di mancare o di aver mancato in qualcosa - che non mi pare il caso - e ti fai meglio l'idea del suo punto di vista e necessità.
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Messaggioda crisbil » 13/07/2018, 10:04



Stevie ha scritto:Io non riesco nemmeno a stringere relazioni virtuali.


Relazioni (solo) virtuali, secondo me, non possono esistere.
E se, come scrivi in questo post, nella realtà sei abbastanza sola e non hai rapporti significativi, l'ultima cosa che ti serve sono dei rapporti solo virtuali.
Che portano esclusivamente ad illudersi e a farsi del male (da soli).. ma che poi, di concreto e significativo (e utile), non ti danno un bel niente... cioè.. possono magari servire in parte, come "plus", se uno una vita relazionale di base ce l'ha già... ma altrimenti fanno più male che bene, in modo particolare se sei solo e rapporti veri non ce li hai.

Il virtuale può forse essere - nella migliore delle ipotesi - una sorta di companatico.. ma non potrà MAI essere il pane.


Stevie ha scritto:Qualche anno fa provai un gioco virtuale online dove si interagiva fra persone e misi il nickname: ayumi. E subito iniziarono a prendermi in giro.


Vabbè.. dai: a parte la totale irrilevanza (sostanziale) che ha - e giustamente dovrebbe avere - un contesto virtuale in cui la gente manco è sé stessa (come quei giochi lì).. di sicuro quel prenderti in giro era comunque inteso come modo per provare a interagire con te.. immagino... cioè.. è un nick assolutamente normale.. mica uno che si presta a chissà quale interpretazione goliardica....
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Messaggioda _Sehnsucht_ » 13/07/2018, 11:24



Pensi di essere sbagliata tu perché al momento ti senti in difetto per la situazione di solitudine, ma è una situazione che vivono molte persone quindi non credo proprio che tu sia sbagliata ma semplicemente tu non abbia trovato persone compatibili al tuo carattere e modo di pensare, il che non è così facile, ci vuole tempo e perseveranza.

Le relazioni d'amicizia virtuali possono esistere eccome, ma ovviamente come dal vivo dipende sempre chi ti capita.
Le persone che ti hanno preso in giro Stevie sono dei frustrati che sicuramente nella vita vera han concluso ben poco, perché divertirsi a prendere in giro gente che neanche si conosce denota veramente inettitudine mentale.

Come dal vivo, non tutti i siti o forum hanno un'utenza atta a fare amicizie, i siti per i giochi di ruolo o cose del genere ad esempio li eviterei proprio per questo scopo, meglio andare che so in un posto che tratta un tuo altro interesse come la musica, la lettura o altre cose.
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Messaggioda crisbil » 13/07/2018, 11:46



_Sehnsucht_ ha scritto:Le relazioni d'amicizia virtuali possono esistere eccome.


Che possano esistere ok.. ma - eventualmente - saranno complementari a rapporti e relazioni che uno ha anche nella realtà ..
Perché se uno nella realtà non ha niente e nessuno.. - e in aggiunta problemi vari correlati a quello - da un rapporto virtuale non ci trarrà mai niente che possa farlo star meglio, anzi.. si correrà solo il rischio, altissimo, di illudersi e farsi del male.. e basta.

Inoltre se non hai niente e nessuno nella realtà, e magari pure difficoltà e problemi vari di una certa entità.. manco nel virtuale ti cagherà nessuno, purtroppo.. se non, qualche rara volta, per prenderti per il cul0 e infierire...

Visto che Stevie è molto giovane .. e di occasioni nella realtà ne potrebbe trovare in vari contesti.. io - a lei, e a chi, come lei, almeno dalla sua ha l'età - consiglierei di partire da attività reali e contesti di incontro reali .. poi magari potrà ANCHE cercare ALTRI rapporti via internet.. ma concentrare la maggior parte dei propri sforzi sul virtuale - trascurando magari sempre più la realtà (e i giochi online in particolare a quello portano) è il modo peggiore di uscire dalla problematica della solitudine secondo me.

anche i forum tematici secondo me - comunque infinitamente migliori come scelta sia di questo sito che dei giochi online - se hai difficoltà e poca dimestichezza con i rapporti umani lasciano il tempo che trovano - perché le dinamiche sociali, anche quelle di ESCLUSIONE, sono sempre le stesse - OVUNQUE -.. per questo tanto vale investire le energie in contesti reali quando e se uno ne ha la possibilità. Perché poi ad un certo punto diminuiscono sia le occasioni che le possibilità.. e ad un certo punto - e questo thread ne è una delle svariate testimonianze concrete - non ne trovi proprio più. E non di rapporti. Manco di occasioni.
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