da antonio97 » 22/07/2018, 13:54
Sono Antonio, un ragazzo 21 enne di Taranto. Sono sempre stato un bravo ragazzo per quanto riguarda le amicizie e un ragazzo serio per quanto riguarda l'amore. Credente nei vecchi valori, nell'amicizia e nell'amore. Ho un passato difficile, per colpa di vicessitudini che mi hanno shockato sono diventato balbuziente all'età di tre anni. Inutile dirvi ansie, panico, ed emozioni negative che mi sono portato e che mi porto dentro. Bassa autostima, vergogna, mi sputerei mentre mi guardo allo specchio. Inutile dirvi in ambito sociale come è andata, e a scuola, voti bassi nonostante l'alta intelligenza e le brutte figure. Con la scuola elementare e i primi ambiti sociali si sono create amicizie seppur false, ma ero grasso e balbuziente quindi venivo preso in giro, scartato, umiliato. I miei genitori non ci arrivano, nel senso che non capiscono il mio malessere e non mi danno l'amore e le attenzioni di cui ho bisogno, sono solo. Non posso pretendere che me lo diano perchè sono arrivato a liti pesanti. Quando sentivo la voglia di suicidarmi più di una volta ho contattato uno psicologo, e ho fatto terapia psicologica per due anni. I risultati ci sono ma io sto ancora male. Sono leggermente più positivo e riesco a non balbettare in certi contesti ma io sto male, malissimo. Soffro di solitudine, sono un bravo ragazzo, non ho amici. Sono un ragazzo veramente serio e non ho una ragazza. Un anno fa sono stato protagonista del mio cambiamento fisico passando da grasso a quasi palestrato. So che posso vincere il mio malessere mentale ma da solo non ce la faccio, crollo, sprofondo nel baratro. Gli unici contesti per conoscere gente sono la palestra, e ci sono ragazzi troppo grandi per me, e poi ho difficoltà a socializzare, e i siti di incontri ma lì si trova solo gente pericolosa, che ha voglia di giocare o ragazze facili. Il problema è che io non sto vivendo, non ho prospettive per il futuro, vivo in solitudine e sono triste e sapete perchè? Arriva natale, e io sono solo. Arriva pasqua, e io sono solo. Arriva ferragosto e io sono solo. Arriva il mio compleanno, per di piu' san valentino, ed io sono solo come un cane. Ma la cosa che fa piu' male è che quando arriva il sabato io sono solo come un cane e marcisco. Arriva l'estate e non vado al mare perchè mi annoio da solo, vado in paranoia. La cosa che mi fa piu' rabbia è vedere gente che sta su una sedia a rotelle, diversamente abile, con problemi gravi che non puo' vivere come vorrebbe ed io che seppur consapevole che posso vivere, non lo faccio perchè c'è un malessere che me lo nega. Tutto questo è un insulto verso i diversamente abili che non possono vivere. Mi viene spontaneo fare una domanda. Ho fatto bene ad avere il coraggio di mandare via tutti dalla mia vita? Infami (scusate non so se sono consentiti questi termini qui) e ragazze facili ( per non usare altre terminologie) da 21 a questa parte? O era meglio avere al mio fianco un'ipocrita compagnia? Sono stanco di indossare la finta maschera per sorridere e dire che va tutto bene quando di bene non va niente. Io sono triste, stanco, e solo. Ho paura. Tanta paura. Di morire dobbiamo morire tutti, ma la mia piu' grande paura è sentire un grande rimpianto di non aver vissuto mentre sto per morire. Vorrei morire serenamente un domani quando toccherà a me, senza il dolore del rimpianto di non aver vissuto. Grazie a chi mi risponderà.