Ciò che mi ha sempre attanagliato, la solitudine appunto...

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Ciò che mi ha sempre attanagliato, la solitudine appunto...

Messaggioda Mechtay » 08/12/2012, 16:19



La solitudine, l'emarginazione ha sempre caratterizzato la mia vita, al momento assieme ai tanti problemi (economici di famiglia, assenza di occasioni lavorative, prospettive) la cosa che mi attanaglia maggiormente è la solitudine.

Passo le mie giornate tutto il giorno davanti al pc e alla tv, giornate tutte uguali o ben che vada molto simili, non ho mai visto una discoteca, mai fatto un picnic, o giocato al minigolf, o fatto una vacanza assieme agli amici che avevo, si esatto che avevo...più che amici li definisco compagnia che il destino mi ha riservato, più che altro erano vicini di casa con cui giochicchiavo a pallone sottocasa, compagni di gioco che della mia vita non hanno mai saputo niente nè se ne sono mai interessati, ho la quasi certezza che sono ciecordato da gente imbecille che non va oltre l'uscita. la partita di calcetto, etc... insomma il chiederti come stai, cos'hai, il parlare di problemi seri non è mai stata una cosa che sono riuscito a fare, vivo in un paesino dove la mentalità è quella che è e dove oltre la partitina a carte, la passatella al bar(ubriacarsi fino alla morte) ed a parlare di cavalli( qui c'è la festa patronale in merito) e del solito calcio non si riusciva a fare, il tutto addobbato dal fatto che qualora tu non ti facessi sentire o vedere per un pò (1 giorni, 5, 1 mese, 3 mesi) loro non si vedevano neanche per sbaglio, insomma...come se non ci fossi, che tu c'eri o meno per loro faceva poca differenza, ho avuto varie esperienze nel quale ero riuscito a crearmi qualche amicizia, esperienze che però ho tutte gettato al vento danneggiando e interrompendo ovviamente anche le amicizie legate ad esse(vedi topic sulla depressione), ora la vita non mi riserva nuove esperienze, le uniche persone con il quale mi confronto sono quelle virtuali, che sono molte...ma un rapporto virtuale resta un rapporto virtuale che inevitabilmente non potrà essere differente, la mia chiusura al mondo ed i problemi economici mi impediscono di conoscere gente nuova anche magari quando si presenta qualche piccola occasione, seppur anch'essa fitizzia o con un interesse non così forte come mi capita con gente che abita anni luce lontano da me.




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The loneliness, marginalization has always characterized my life at the time along with the many problems (economic family, lack of job opportunities, perspectives) the thing that haunts me most is the solitude.

I spend my days all day in front of the PC and the TV, all the same day that goes well or very similar, I have never seen a nightclub, ever had a picnic, or play mini golf, or took a vacation together with friends that I had , it is true that I had ... more than friends call them company that fate has given me more than anything else were neighbors with which giochicchiavo football doorstep, playmates of my life that they never knew anything nor it are ever interested, I have the almost certainty that I ciecordato to fool people who do not go beyond the exit. the game of football, etc ... in short, the ask how you are, what, speaking of serious problems has never been something that I could do, I live in a small town where the mentality is what it is and where in addition the little game of cards, the bar passatella (drink himself to death) and to talk about horses (here is the patronal feast on), and the usual football you could not do, all decorated by the fact that if you did not hear or see you for a while ( 1 day, 5, 1 month, 3 months) they were not seen even by accident, you know ... as if I were not there, that you were there or not made little difference to them, I have had several experiences in which I was able create me some friendship, experiences that I have all but thrown to the wind damage and interrupting the friendships of course also related to them (see topic on depression), now the life I reserve new experiences, the only people with whom I deal are virtual ones , which are many ... but a virtual relationship remains a virtual relationship that will inevitably be different, mine closure in the world and the economic problems prevent me from meeting new people maybe even when there is some small chance, albeit also fitizzia or with an interest not so strong as it happens with people who live light years away from me.
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Re: Ciò che mi ha sempre attanagliato, la solitudine appunto

Messaggioda Royalsapphire » 09/12/2012, 2:49



Ciao Ako,
certo nel tuo caso può far paura la solitudine. Ma se pensi che hai una lunga vita davanti, dovresti trovare la forza per continuare a cercare la tua strada!!
Vuoi forse stare a casa per sempre?
Capisco che in un paese manchino tantissime opportunità, ma potresti comunque informarti in giro se qualcuno può darti un lavoro! Oppure potresti andare a cercarne uno nelle città limitrofe.
Riguardo agli amici... so quanto possa essere sconcertante che non si preoccupino di chiederti come va... D'altro canto potresti iniziare tu a chieder loro come stanno, no? Puoi indurli ad avere un atteggiamento piu affettuoso nei tuoi confronti.
Non so dirti (questo solo tu lo puoi scoprire) se la loro è un'amicizia che deve ancora sbocciare o semplice non curanza... Ci sono amicizie che hanno bisogno di tempo per rafforzarsi, e poi tutto sta nel carattere della persona...
Buonanotte_
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