Buonasera, sono ansiosamente90, sono una studentessa e vengo dalla Sicilia.
Ho deciso di iscrivermi su questo forum perché sto iniziando a provare un forte senso di solitudine pur essendo da sempre una persona altamente solitaria (preferisco stare a casa che andare in giro).
Ho una sorella poco più grande di me che ultimamente sta riscontrando problemi di salute fisica (di cui non posso parlare per ragioni di privacy) da cui presto ne uscirà. Ne stiamo piangendo praticamente tutti, io in primis perché con mia sorella ho instaurato un meraviglioso rapporto di amicizia (siamo io e tu, tu ed io, usciamo insieme, non ci piace la compagnia di altri, siamo identiche). Io le sto accanto, la conforto, ma quando non è davanti a me scoppio a piangere, piango davvero troppo. Ci sto troppo male. I miei parenti dicono che faccio così solo per attirare l’attenzione, che io devo essere forte perché ho un carattere più forte di lei, che non sono il
Tipo che piange, che dato che devo mettermi a piangere sia meglio che non vada a trovarla in ospedale altrimenti la faccio star male.
Quando piange lei (anche quando stava bene) la rassicuravano tutti, abbracci, baci, carezze. A me son da piccola neanche una parola di conforto. Dovevo essere forte.
Non capisco perché credono che io sia forte, ne ho già parlato con tutti. Dicono che sono gelosa e non è così. Io sto davvero male per mia sorella e ci sono momenti in cui non riesco ad essere forte. Crollo. Piango senza controllo. Ci provo a non piangere e per tutto il tempo della visita in ospedale fingo serenità ma quando esco da quella porta mi sento di nuovo male. E vengo rimproverata per questo.
Perché? Cos’è che non capiscono? Cos’è che non vedono? Sono una persona? O un pezzo di ghiaccio? Sono confusa. Penso di non volere comprendere io. Se ci vedete chiaro voi, ditemi per favore.
Ho o non ho il diritto anche io di esprimere la mia angoscia sebbene sulla mia fronte sembra vi sia scritto LEGNO?
Grazie, vi abbraccio.
Ansiosamente90
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