Quando il suicidio diventa oggettivamente una soluzione razionale?

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Quando il suicidio diventa oggettivamente una soluzione razionale?

Messaggioda Clanspeo » 26/11/2018, 21:35



Attenzione, post molto depressivo e triste, riconosco di essere vittimista e autocommiserante, che il mondo non mi deve nulla. Voglio solo sfogarmi.

Mi chiedo quale sia il senso di continuare a vivere arrivato a questo punto. Anni di bullismo alle superiori e la compagnia che almeno avevo in paese, sciolta per un motivo o per l'altro.
Sono tipo 3-4 anni che non faccio altro che lavorare (da solo visto che sono in proprio - Livello account o boosto la gente su vari videogame online).
Ho passato gli ultimi 3 capodanni da solo, il primo a giocare col pc con la mia gilda, il secondo da solo nel parcheggio del burger king in auto, il terzo sdraiato da solo nella spiaggia fino ad addormentarmi.
Non ho più avuto abbracci dalle superiori, le uniche 2 ragazze che ho avuto sono solo un lontano ricordo, una reliquia del passato che mi ricorda di come non avrò mai più l'occasione di stringere a me una ragazza.
L'intelligenza e perspicacia che avevo durante l'adolescenza nonostante i bulli, sono andate ormai perdute e tutto ciò che rimane ora è uno stato mentale annebbiato che non riesce più ad articolare frasi e affermazioni con senso logico.
Quando non lavoro mi abbandono a lunghi podcast di filantropi come Sam Harris e Jordan Peterson (non sto facendo pubblicità, sono genuinamente due miei idoli) inebriandomi e ingrassandomi della loro capacità di articolare argomentazioni e pensieri, che tuttavia poi svanisce come una sbornia, non riuscendo più a ricordare distintamente le cose.
L'isolamento sociale mi sta consumando, la solitudine è come una mano nera dalle mille dita che palpa ogni mio singolo atomo, la depressione è come una bocca dalle mille lingua che disgustamente leccano ogni singolo neurone della mia mente, apprendendone il sapore. E come una bestia affamata non smette di starmi alle costole.

Oppure sto facendo il melodrammatico e in realtà non è depressione (non sono mai andato da uno psicologo) ed è tutto frutto di una pigrizia esistenziale. Chi lo sa.
A questo punto il suicidio non è la cosa razionale da fare? Ok sono un essere umano come tanti, che non ha niente di speciale, che se domani sparisco nessuno ne risente, mi è andata male e gli eventi hanno preso questa brutta piega.
Qual è l'alternativa? Andare in palestra per 5 anni sperando di diventare un macho che improvvisamente diventa estroverso e fa amicizia con tutti e con tutte? No perchè la passione per i videogames e l'informatica non mi portano da nessuna parte, nonostante abbia provato a trovare qualche gruppo nerd.
Mi trasferisco a Milano sperando di fare amicizie li perchè magari è colpa del paese di provincia dove abito in cui o segui il calcio o sei una checca?

Voglio dire quando l'unico motivo per restare in vita è sperare che alla Nasa o Elon Musk abbiano bisogno di una cavia da spedire su marte in una missione di sola andata, potete capire quanto la mia testa sia andata in malora. Mi piacerebbe morire su un altro pianeta, come marte.
Gesù, sto scrivendo robe a caso. scusate
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Quando il suicidio diventa oggettivamente una soluzione razionale?

Messaggioda crisbil » 26/11/2018, 21:52



Clanspeo ha scritto:Ho passato gli ultimi 3 capodanni da solo


Io li ho trascorsi TUTTI da solo (tranne quando ero piccolo in famiglia) i capodanni... cioè ormai direi più di 30.

l'anno scorso ubriaco fradicio e in preda alla disperazione che mi sarei ucciso (a riuscirci) a mezzanotte mentre scoppiavano i botti fuori io stavo sbrinando il frigorifero.. . . . .. . . . ... . piangendo disperato . .. . . poi credo di essere svenuto sul pavimento . .. . . . il giorno dopo avevo pure la febbre



Clanspeo ha scritto:L'isolamento sociale mi sta consumando, la solitudine è come una mano nera dalle mille dita che palpa ogni mio singolo atomo, la depressione è come una bocca dalle mille lingua che disgustamente leccano ogni singolo neurone della mia mente, apprendendone il sapore. E come una bestia affamata non smette di starmi alle costole.


Mi dispiace. Lo capisco. Son anni che vivo in maniera sempre più insopportabile esattamente questa cosa.

Infatti dopo decenni sempre peggiori (sono DEL TUTTO ISOLATO - non in senso metaforico - ) non so manco più chi sono, non saprei davvero cosa raccontare o dire di me, ormai.




Clanspeo ha scritto:Mi trasferisco a Milano sperando di fare amicizie li perchè magari è colpa del paese di provincia dove abito in cui o segui il calcio o sei una checca?


Secondo me ci devi provare .. finché sei giovane.

Io son andato via di casa molto tardi... ma ti assicuro che pur avendo abitato a lungo a roma ... era come qui al paesello nella campagna padanoveneta... invisibile e non considerato (per non dire di peggio) in qualunque contesto o situazione io abbia provato a buttarmi... ma forse ormai ero già troppo vecchio, non so.. . .

Conta molto anche l'età... superati i 40 anni . .. . intendo vissuti male, in quella solitudine e isolamento di cui parli.. quelli che ti portano a perderti del tutto fino a non sapere manco più come descriverti a te stesso - per me puoi solo ammazzarti (a riuscirci) ... sei - DI FATTO (io l'ho vissuto e lo sto sempre peggio vivendo sulla mia pelle) una scoria sociale che non vuole più nessuno.. né a livello sociale/relazionale.. né a livello lavorativo. . .. per cui affrettati e prova di tutto, anche a trasferirti altrove... prima che sia davvero troppo tardi (sto piangendo di nuovo.. non ho scampo)
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Quando il suicidio diventa oggettivamente una soluzione razionale?

Messaggioda LostCassiopea » 26/11/2018, 21:59



Prima di pensare a questo ci sono infiniti tentativi da fare, prove e fallimenti, si penso proprio che sia l'ultima opzione dopo infiniti tentativi e forse neanche... penso ci siano troppe cose da provare prima di pensarci... forse penso questo perchè penso che la vita sia in qualche modo preziosa
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Quando il suicidio diventa oggettivamente una soluzione razionale?

Messaggioda Peppe97 » 26/11/2018, 23:03



Ciao mi rivedo nelle tue parole, sei la mia fotocopia solo che io ho 21 anni non so tu quanti anni hai. Molti direbbero che a 21 anni si è giovani e pieni di speranza ma penso che il futuro difficilmente mi riserva cose belle. Ti capisco e ti sono vicino. Ti mando la richiesta di amicizia nel caso vogliamo parlare un pò.
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Quando il suicidio diventa oggettivamente una soluzione razionale?

Messaggioda -Entropia » 27/11/2018, 11:56



Vorrei tirar fuori qualche utile consiglio, ma mi sento come te... Ormai conto sempre meno ragioni per vivere, mi lascio alle spalle vari tentativi di suicidio e medito su come farla finita una volta per tutte, quindi non sono proprio la persona più indicata...

Visto che ne senti la mancanza però ti mando un abbraccio.
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Quando il suicidio diventa oggettivamente una soluzione razionale?

Messaggioda Clanspeo » 28/11/2018, 17:42



crisbil ha scritto:
Clanspeo ha scritto:Ho passato gli ultimi 3 capodanni da solo


Io li ho trascorsi TUTTI da solo (tranne quando ero piccolo in famiglia) i capodanni... cioè ormai direi più di 30.

l'anno scorso ubriaco fradicio e in preda alla disperazione che mi sarei ucciso (a riuscirci) a mezzanotte mentre scoppiavano i botti fuori io stavo sbrinando il frigorifero.. . . . .. . . . ... . piangendo disperato . .. . . poi credo di essere svenuto sul pavimento . .. . . . il giorno dopo avevo pure la febbre



Clanspeo ha scritto:L'isolamento sociale mi sta consumando, la solitudine è come una mano nera dalle mille dita che palpa ogni mio singolo atomo, la depressione è come una bocca dalle mille lingua che disgustamente leccano ogni singolo neurone della mia mente, apprendendone il sapore. E come una bestia affamata non smette di starmi alle costole.


Mi dispiace. Lo capisco. Son anni che vivo in maniera sempre più insopportabile esattamente questa cosa.

Infatti dopo decenni sempre peggiori (sono DEL TUTTO ISOLATO - non in senso metaforico - ) non so manco più chi sono, non saprei davvero cosa raccontare o dire di me, ormai.




Clanspeo ha scritto:Mi trasferisco a Milano sperando di fare amicizie li perchè magari è colpa del paese di provincia dove abito in cui o segui il calcio o sei una checca?


Secondo me ci devi provare .. finché sei giovane.

Io son andato via di casa molto tardi... ma ti assicuro che pur avendo abitato a lungo a roma ... era come qui al paesello nella campagna padanoveneta... invisibile e non considerato (per non dire di peggio) in qualunque contesto o situazione io abbia provato a buttarmi... ma forse ormai ero già troppo vecchio, non so.. . .

Conta molto anche l'età... superati i 40 anni . .. . intendo vissuti male, in quella solitudine e isolamento di cui parli.. quelli che ti portano a perderti del tutto fino a non sapere manco più come descriverti a te stesso - per me puoi solo ammazzarti (a riuscirci) ... sei - DI FATTO (io l'ho vissuto e lo sto sempre peggio vivendo sulla mia pelle) una scoria sociale che non vuole più nessuno.. né a livello sociale/relazionale.. né a livello lavorativo. . .. per cui affrettati e prova di tutto, anche a trasferirti altrove... prima che sia davvero troppo tardi (sto piangendo di nuovo.. non ho scampo)



grazie per la risposta, mi dispiace un sacco, scrivimi pure se posso essere di conforto. che mondo crudele.
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Quando il suicidio diventa oggettivamente una soluzione razionale?

Messaggioda Joker » 28/11/2018, 18:22



Clanspeo ha scritto:Attenzione, post molto depressivo e triste, riconosco di essere vittimista e autocommiserante, che il mondo non mi deve nulla. Voglio solo sfogarmi.

Mi chiedo quale sia il senso di continuare a vivere arrivato a questo punto. Anni di bullismo alle superiori e la compagnia che almeno avevo in paese, sciolta per un motivo o per l'altro.
Sono tipo 3-4 anni che non faccio altro che lavorare (da solo visto che sono in proprio - Livello account o boosto la gente su vari videogame online).
Ho passato gli ultimi 3 capodanni da solo, il primo a giocare col pc con la mia gilda, il secondo da solo nel parcheggio del burger king in auto, il terzo sdraiato da solo nella spiaggia fino ad addormentarmi.
Non ho più avuto abbracci dalle superiori, le uniche 2 ragazze che ho avuto sono solo un lontano ricordo, una reliquia del passato che mi ricorda di come non avrò mai più l'occasione di stringere a me una ragazza.
L'intelligenza e perspicacia che avevo durante l'adolescenza nonostante i bulli, sono andate ormai perdute e tutto ciò che rimane ora è uno stato mentale annebbiato che non riesce più ad articolare frasi e affermazioni con senso logico.
Quando non lavoro mi abbandono a lunghi podcast di filantropi come Sam Harris e Jordan Peterson (non sto facendo pubblicità, sono genuinamente due miei idoli) inebriandomi e ingrassandomi della loro capacità di articolare argomentazioni e pensieri, che tuttavia poi svanisce come una sbornia, non riuscendo più a ricordare distintamente le cose.
L'isolamento sociale mi sta consumando, la solitudine è come una mano nera dalle mille dita che palpa ogni mio singolo atomo, la depressione è come una bocca dalle mille lingua che disgustamente leccano ogni singolo neurone della mia mente, apprendendone il sapore. E come una bestia affamata non smette di starmi alle costole.

Oppure sto facendo il melodrammatico e in realtà non è depressione (non sono mai andato da uno psicologo) ed è tutto frutto di una pigrizia esistenziale. Chi lo sa.
A questo punto il suicidio non è la cosa razionale da fare? Ok sono un essere umano come tanti, che non ha niente di speciale, che se domani sparisco nessuno ne risente, mi è andata male e gli eventi hanno preso questa brutta piega.
Qual è l'alternativa? Andare in palestra per 5 anni sperando di diventare un macho che improvvisamente diventa estroverso e fa amicizia con tutti e con tutte? No perchè la passione per i videogames e l'informatica non mi portano da nessuna parte, nonostante abbia provato a trovare qualche gruppo nerd.
Mi trasferisco a Milano sperando di fare amicizie li perchè magari è colpa del paese di provincia dove abito in cui o segui il calcio o sei una checca?

Voglio dire quando l'unico motivo per restare in vita è sperare che alla Nasa o Elon Musk abbiano bisogno di una cavia da spedire su marte in una missione di sola andata, potete capire quanto la mia testa sia andata in malora. Mi piacerebbe morire su un altro pianeta, come marte.
Gesù, sto scrivendo robe a caso. scusate

Quando il suicidio diventa una soluzione razionale chiedi? Secondo me, quando non c'è più nulla da fare. Purtroppo (anzi, per fortuna) questo accade in rarissimi casi. Spesso, anche quando sembra non ci sia via d'uscita, anche quando sembra che tutto sia perduto, in realtà una soluzione c'è.
Non sto scrivendo questo per dirti che in realtà puoi avere una bellissima vita, ne per dirti cosa devi fare o cosa non fare, semplicemente voglio farti notare che, a meno che tu non faccia parte di quei casi disperati che non hanno altra scelta, come i malati terminali giusto per dirne una, anche tu hai la possibilità di essere felice. Prima di tutto, cosa vuoi tu dalla vita? Seconda cosa, cosa sei disposto a fare pur di raggiungerlo?
Penso che accada a molte persone, così come è successo a me, di credere che il suicidio sia la soluzione migliore, in quanto la sofferenza cessa, così come i problemi, eccetera. Ma la realtà è che non è una soluzione. Puoi smettere di soffrire ora, così come fra 50 anni, ma se ora muori neghi a te stesso anche la possibilità di essere felice. La possibilità di trovare un motivo per cui sia valsa la pena vivere, che possa essere una famiglia, o il lavoro dei tuoi sogni, o un semplice gelato, perché no? A volte è possibile trovare la felicità in cose che nemmeno ci aspettiamo, e morendo di tua spontanea volontà neghi proprio che questo possa accadere.
Per il resto, io non conosco la tua condizione, non so che tipo di persona sei ne perché soffri tanto, solo tu puoi saperlo, ma quello che so è che tu, come tutti, meriti di vivere, e oltre a questo meriti di ricercare la felicità che ti spetta.
Spero che tu riesca a trovarla :)
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Messaggioda Mustafà » 28/11/2018, 20:56



Clanspeo ha scritto:Ho passato gli ultimi 3 capodanni da solo

Io non li conto più ormai...

Per il resto non so che dire, ho la testa annebbiata pure io e non riesco a scrivere.
Per la domanda sul suicidio vedi sotto.
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Re: Quando il suicidio diventa oggettivamente una soluzione razionale?

Messaggioda Lizard17 » 29/11/2018, 0:41



Nn sei l'unico che si sente in questo modo e fa questi pensieri.......

Il solo. Sapere che c'è qualcuno che la pensa come me mi fa sentire meglio

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Messaggioda Camel » 01/12/2018, 14:16



con tutti sti pro life non esisterà mai una soluzione razionale
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Citazione: E se n'è andato,
sotto la pioggia,
senza parlare,
senza guardarmi,
e io mi son presa
la testa fra le mani
e ho pianto.

[we are eternal
all this pain is an illusion]
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