Vorrei condannare il Giudice

la paura eccessiva del giudizio

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Vorrei condannare il Giudice

Messaggioda Papalbero » 06/01/2019, 22:02



Grazie, è un bel complimento davvero, ma soprattutto un incoraggiamento. Grazie anche per il suggerimento del libro, chi è l'autore?
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Vorrei condannare il Giudice

Messaggioda Papalbero » 06/01/2019, 22:10



Non devo cercare un giudizio infallibile, ma semplicemente riconoscere quale sia il mio giudizio. Sembra facile, ma in realtà è facile andare alla deriva. E smarrire così il proprio obiettivo.
L'attribuzione del giudizio conta secondo me più che la sua esattezza.

Ma una volta che ci siamo riappropriati del nostro giudizio, dobbiamo affinarlo.
Non dobbiamo rovinare la nostra prerogativa, dando giudizi affrettati o sommari o basati sulla prima impressione, o sull'onda dell'emozione.
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Vorrei condannare il Giudice

Messaggioda Papalbero » 06/01/2019, 22:31



Un vizio mio e di molti, è di mettermi a giudicare cose che mi illudo siano utili all'ottenimento del mio scopo e invece me lo fanno smarrire.

Può accadere di mettersi a fare molto di più di quanto si desidera. Critiche, analisi delle motivazioni altrui, riesame del passato, proiezioni su cosa potrà accadere in futuro. È un'architettura è sempre più complessa dei pensieri che ottiene solo di mettermi in sofferenza.

Detto molto in pratica Se uno mi deve pagare una certa cifra, mi interessa che paghi, non perché paga o non paga.
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Vorrei condannare il Giudice Incombente

Messaggioda Papalbero » 07/01/2019, 9:52



Per formulare un mio giudizio sensato, ho bisogno di abbastanza elementi, ho bisogno di tempo, di eventuali sospensioni e rinvii e di essere in condizioni fisiche almeno discrete. E questo è un doppio vantaggio, perché ricade sui giudizi che posso rivolgere a me stesso, se non CONTRO me stesso. Riflettiamo: per la mente ci passano dei giudizi autosvalutanti, cioè dei pensieri (indiziari e sommari) rivolti contro di noi. Il rischio è che li prendiamo subito per buoni, senza considerare che sono estemporanei. Così la vita diventa un tormento e diventa difficile perseguire i nostri obiettivi.

Se mi abituo a ponderare bene i miei giudizi e a riporvi fiducia, mi abituerò a ponderare l'importanza dei pensieri casuali autosvalutanti, prima di prenderli in considerazione.
In realtà questi giudizi-falsh che attraversano la mente, sono talmente indiziari, che il loro giusto nome è : SOSPETTI
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Vorrei condannare il Giudice

Messaggioda Papalbero » 07/01/2019, 10:55



Il sospetto ha anche una sua ragion d'essere, ma dev'essere indagato. Se non lo si fa, rischia di diventare una convinzione (in meno di un minuto!). Se per qualche motivo non si può o non si vuole indagare, è meglio lasciarlo cadere semplicemente.
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Vorrei condannare il Giudice

Messaggioda Papalbero » 07/01/2019, 17:56



Il risveglio del depresso:
orribiloso!
Chi è pratico di depressione lo sa: il risveglio è il momento più drammatico. Certo: gli si para davanti un' altra giornata, gravida di minacce e di pena.
Ma è anche peggio di così, perché gli si para davanti tutta la vita, piena di minacce e di pena!

Qui concorre il giudizio, il quale non può essere così esteso, né formulato appena aperti gli occhi. Non si può trarre delle conclusioni generali su sé stessi in meno di un minuto! Faccio la morale al depresso, che invece non va fatta? No. Penso che bisogna fare esercizio gradatamente, per comprendere che ogni giudizio ha bisogno dei suoi tempi e delle condizioni adatte. Non si può spiegarlo: bisogna viverlo, ed è meglio impararlo quando stiamo bene, perché la depressione si combatte meglio proprio quando ci sentiamo bene.
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Vorrei condannare il Giudice

Messaggioda Lμcιfεrσ » 09/01/2019, 1:55



Papalbero ha scritto:Grazie, è un bel complimento davvero, ma soprattutto un incoraggiamento. Grazie anche per il suggerimento del libro, chi è l'autore?

Friedrich Nietzsche.
Ci mancherebbe, è solo la verità.
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