Lei ha scritto:Sono sempre stata un po' timida, ma mai avrei immaginato che mi sarei ritrovata a sprecare così la mia vita.
Ogni giorno è uguale all'altro: vado al lavoro (dove mi fanno pesare l'inesperienza e la giovinezza), in palestra, ceno e dormo.
Non ho nessuno con cui condividere gioie e dolori.
Non ho festeggiato il mio diciottesimo, alla mia laurea c'erano solo i parenti, nessun amico/a.
Non ho nessuno con cui uscire la sera, nessuno con cui andare in vacanza.
Ho la terribile sensazione di sprecare del tempo che nessuno mai mi restituirà.
Navigator63 ha scritto:Lei ha scritto:Sono sempre stata un po' timida, ma mai avrei immaginato che mi sarei ritrovata a sprecare così la mia vita.
Ogni giorno è uguale all'altro: vado al lavoro (dove mi fanno pesare l'inesperienza e la giovinezza), in palestra, ceno e dormo.
Ciao.
Non ti offrirò parole di consolazione (altri l'hanno fatto), ma di incoraggiamento a cambiare - perché è sempre possibile (se lo vuoi).
Poi vedi tu cosa preferisci
So di cosa parli. Intorno ai 20 anni anch'io pensavo spesso a quanto povera era la mia vita, e mi dicevo "Non si può andare avanti così...!".
Però mi sono impegnato a cambiare, ed ora mi dico che potrei morire sereno perché la mia vita è stata piena e ricca (non che io abbia intenzione di andarmene presto, ma non si sa mai... ).
Insomma, mai disperare. L'importante è accettare la necessità di cambiamento (il mondo non si adatta a te, sei tu che devi evolverti), ed essere disposti ad investire il tempo e l'energia necessaria.
Se invece non vuoi affrontare queste sfide, ok è umano; ma ovviamente nulla cambierà se prima non cambi tu.
Sei pronta?
Ti linko alcuni articoli che possono darti degli spunti per iniziare un tuo percorso di consapevolezza delle tue difficoltà, e superamento delle stesse (è solo un inizio... ma da qualche parte bisogna pur partire).
- Come superare la timidezza: la timidezza è essenzialmente una difesa psicologica dalla paura del giudizio e dei rifiuti altrui.
Non è un tipo di carattere, è una corazza - che ti protegge ma ti paralizza. Uscirne vuol dire rischiare, ma anche muoversi nella vita.
- Il prezzo della felicità è agire: qualsiasi cosa vogliamo, dobbiamo entrare in azione per ottenerla.
Affrontare i blocchi ed imparare a mettersi in gioco nonostante le paure, è il passo indispensabile per iniziare a creare risultati e cambiamenti.
- Accetta quello che sei, ama te stessa: quando abbiamo paura di affrontare la vita, quasi sempre è perché crediamo di essere sbagliati, inadeguati, incapaci, privi di valore (perché qualcuno ce l'ha insegnato).
Iniziare ad accettare ed apprezzare quello che sei, è il primo passo per andare verso il mondo, invece di restare nascosta e isolata.
- 10 strumenti per diventare più felici: la felicità non accade a caso, segue certe "regole" che possiamo usare.
In questo articolo offro una serie di spunti per migliorare il proprio stato d'animo e fare le cose che ci fanno stare meglio.Non ho nessuno con cui condividere gioie e dolori.
Non ho festeggiato il mio diciottesimo, alla mia laurea c'erano solo i parenti, nessun amico/a.
Non ho nessuno con cui uscire la sera, nessuno con cui andare in vacanza.
In pratica, vivi in una "bolla" isolata dal mondo.
Ma la fuori il mondo c'è, con tante persone con cui potresti stare bene (su 7.000.000.000 di umani, ce ne sarà pure qualcuno...! ).
Sta a te uscire dalla bolla e andare incontro a quelle persone...Ho la terribile sensazione di sprecare del tempo che nessuno mai mi restituirà.
Purtroppo è proprio così... ognuno ha un tempo limitato, e quello sprecato non torna indietro.
Però puoi usare questa consapevolezza come motivazione per darti da fare, piuttosto che come rimpianto che ti aggrava.
Infine, non farti spaventare dalla grandezza dei tuoi obiettivi, o del compito che ti si para davanti.
Inizia a fare un primo passo, e vedrai che gli altri seguiranno...
"Un viaggio di mille miglia comincia con un solo passo."
(Lao Tzu)
Giammaria ha scritto:Quindi non vuoi vivere per finta?
Sting ha scritto:Guarda, mi dispiace davvero per quello che stai passando.
Non è importante essere timidi o meno, il mondo dovrebbe essere fatto per tutti, non hai ammazzato nessuno.
Credo che la timidezza possa mettere in evidenza un animo sensibile, quindi il tuo, e questa è una cosa splendida. La tua timidezza dovrebbe ispirare, nell'animo altrui, una tenerezza, un affetto e una simpatia particolare nei tuoi confronti. Ma non è così perché oggi viviamo in mezzo agli animali e gli uomini sono tutti depravati.
Forse ti senti meno importante e capace di quello che sei solo perché viviamo in un brutto mondo. Se il mondo fosse stato bello, poteva accadere il contrario, e cioè sentirti più importante e capace di quello che forse non sei. Ognuno rimane quello che è, ne più e ne meno. E va realmente bene così, quello che conta è essere buoni e amare tutti.
Riguardo a chi ti critica, non li pensare, sono solo feccia e lo faranno per invidia. Le cose importanti nella vita non sono l'esperienza lavorativa e nemmeno hai 40 anni da poter averne tanta. Riguardo l'età, goditela, io a 31 anni mi sento una bellezza. L'età giovane è la più bella e credo duri anche di meno, quindi non ascoltare quei sporchi e zozzi farabutti che, probabilmente per invidia e chissà cos'altro di negativo, parlano male di te.
Per il resto cerca di non dare spiegazioni agli altri: i fatti tuoi rimangono tuoi, non per forza li devono sapere gli altri e poi gli altri saranno solo impiccioni che non se ne fregano niente di te e che forse si mettono anche a darti fastidio.
La verità, Carissima, e lo dico anche agli altri, è che oggi ci troviamo alla fine dei tempi e quindi più si va avanti e più sarà peggio. Anche se per un motivo o l'altro potrebbe non sembrare.
Non va bene più niente.
Non sei un caso isolato, oggi i problemi stanno un po' dappertutto, anche dove non te lo aspetti.
I primi colpevoli di tutto ciò sono la gente di una certa età.
Ti faccio un esempio: si lamentano che i giovani d'oggi vanno in discoteca. Ma la discoteca esisteva già 40/50 anni fa, non è che l'hanno inventata i ventenni di oggi. Scaricano la colpa sui giovani perché gli fa comodo, così facendo vogliono coprirsi i peccati loro.
Dovrebbero morire a quanti ce ne stanno.
Ovviamente non ce l'ho con chi non centra niente.
Infine non devi ringraziarci di niente e hai fatto bene a sfogarti. Grazie a te che mi hai permesso di parlare.
Quello che ho detto a te lo dico a tutti.
Ti mando un abbraccio sincero e sobrio, ciao
Lei ha scritto:Ciao a tutti,
questa sera (come tutti i sabato sera) sono sola a casa.
Ho 23 anni, non ho amici, sono single.
Ho avuto una vita normale fino a 14 anni. Poi ho cambiato paese, ho iniziato il liceo e tutto è cambiato.
Non sono riuscita a mantenere le vecchie amicizie, né a crearne altre.
Sono sempre stata un po' timida, ma mai avrei immaginato che mi sarei ritrovata a sprecare così la mia vita.
Ogni giorno è uguale all'altro: vado al lavoro (dove mi fanno pesare l'inesperienza e la giovinezza), in palestra, ceno e dormo.
Non ho nessuno con cui condividere gioie e dolori.
Non ho festeggiato il mio diciottesimo, alla mia laurea c'erano solo i parenti, nessun amico/a.
Non ho nessuno con cui uscire la sera, nessuno con cui andare in vacanza.
Quando qualcuno mi chiede "cosa fai nel week end? dove vai in vacanza?" devo inventare bugie per non mostrare la gravità della mia situazione.
Ho la terribile sensazione di sprecare del tempo che nessuno mai mi restituirà.
Ringrazio chi dedicherà del tempo a rispondermi e/o a leggere il mio sfogo.
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