Buongiorno a tutti
mi sono appena iscritta e sento un forte bisogno di comunicare e di essere capita. Mi auguro che questa sia la sezione giusta, ero indecisa se scrivere sul forum dedicato al lavoro, ma per come è il mio stato d'animo, credo che qui sia più appropriato.
Vorrei chiedere scusa, prima di tutto, per quello che dirò. Scrivo qui proprio perchè intorno a me sento che sto deludendo molte persone e io stessa, ultimamente, non riesco a essere lucida e a capire il motivo del mio malessere.
Dovrei essere felice, e non lo sono.
Ho sempre pensato di voler andare via, di essere pronta a farmi la mia vita altrove, specie dopo un trauma che ho vissuto l'anno scorso. Ho affrontato la malattia e la morte di mia madre, un'esperienza che mi ha logorata dentro, ma che ho affrontato con tutta la dignità e la forza che avevo. Riprendermi non è stato facile e stare in questo ambiente, sempre lo stesso, vuoto, monotono e per niente stimolante, mi ha creato un senso di disagio molto forte.
Finalmente, dopo molte ricerche e molti sforzi, sono riuscita a trovare un'opportunità per andare via. Ho trovato lavoro in una città estera e dovrei partire a breve.
Però, invece di essere entusiasta, emozionata, felice, e desiderosa di andare, sto male. Non riesco a dormire, non riesco a mangiare, ho perso 2 kg in pochi giorni per la tensione e lo stress. Ho un'angoscia che non mi fa respirare, la tachicardia e mi sento uno schifo. Intorno a me, le persone non riescono a spiegarsi il perchè del mio stato d'animo e io lo vedo, lo percepisco che in cuor loro si domandano perchè io stia così male, se era quello che volevo? Onestamente non riesco nemmeno io a capire perchè sto così. Ma la sola idea di trasferirmi in quella città sconosciuta, da sola, mi fa venire un'ansia a livelli esagerati.
Questo malessere si somma al fatto che, ovviamente, mi sento molto in colpa nei confronti di chi mi sta intorno. Sento di deluderli, di avere un atteggiamento inaspettato per loro. E mi dispiace.
Scrivo qui proprio perchè ho bisogno di aiuto, ma non di sentirmi giudicata o una delusione. Mi rendo conto di essere una vigliacca, ma non sono affatto sicura di partire. Ho bisogno di quel lavoro, ma non mi sento pronta ad affrontare un'esperienza del genere da sola. Sto continuando a inviare curriculum, per crearmi un'alternativa, ma chi cerca lavoro sa bene che i tempi di risposta sono ere geologiche il più delle volte. Ed è quella la cosa frustrante.
Probabilmente mi giudicherete male anche qui, mi direte anche voi che sono una pazza, o un'ingrata, o una vigliacca e codarda incapace di vivere. E, in effetti, non posso negare di aver pensato anche alla morte, come unica via d'uscita e soluzione. Non voglio ferire chi mi circonda, ma non voglio nemmeno sottoporre me stessa a uno stress che non so se stavolta sarò in grado di affrontare.
Se potete, per favore, non giudicatemi. Non so veramente come uscirne.
Grazie a chi mi risponderà