malika ha scritto:A riconoscerla come parte di me cosa ci guadagno?un capo non avrà pazienza con me ne tantomeno un partner sopporterà come sono fatta...
Ho già provato la strada dell'accettazione, c'è stata una sorta di superamento di alcune cose, peccato che sia tornata proprio come all'inizio, come se non avessi imparato ne privato alcunché.
Ci guadagni semplicemente a vivere. Non sarà il tuo capo o il tuo partner a dover vivere la tua vita, giusto?
Di capi impazienti ce ne sono tanti, indipendentemente da che tu sia disponibile o meno.
Sul partner, se è amore ti ama perché sei tu, se sta con te è perché è attratto da te, è la legge
Bisogna vivere la propria vita vivendola, senza continuare a farsi troppe domande, basta rimuginare sul perché o sul come sono andate le cose.
Se dici di avere la sensazione di essere tornata «da capo» forse c'è qualcosa che tenti di sopprimere e che vuole uscire. Più ci si ostina a reprimersi, più l'altro lato premerà per manifestarsi.
Le emozioni non dovrebbero essere represse, questo è ciò che la società vuole, ammansirci. Ma noi non siamo macchine, la nostra vita è fatta di emozioni, non si può vivere una vita intera portandoci dietro catene che ci appesantiscono. E questo vale per chiunque.
Una psicanalista che si irrita è umana... scapperà ogni tanto di manifestare qualche emozione, anche ai professionisti.
Cambiare per gli esseri umani significa evolversi, crescere, ma solo in ciò in cui già siamo nel profondo. Non vuol dire diventare un'altra persona.
Il disturbo borderline, come hanno voluto chiamarlo loro non è un disturbo, non so nemmeno perché l'abbiano messo nella lista dei disturbi, da quando essere una persona emotiva o sensibile debba essere considerato una malattia? Perché vive le emozioni più intensamente?
Allora tutte le persone sensibili, emotive, ansiose e che si arrabbiano sono borderline!
Sai cosa dicono i veri saggi? Che le persone sensibili sono quelle che più si avvicinano a sentire il mondo... ad essere vicino alla natura, al senso delle cose.
E la terapia serve (chi è bravo) a farti seguire la propria essenza, ad aiutarti a percorrere il tuo cammino quando ci si sente smarriti.
Spero che questo confronto di idee smuova qualcosa.