The invisible man ha scritto:Ciao a tutti!
Vivo a Milano da più di un anno. Ho scelto di spostarmi dalla mia cittadina del Sud Italia perché credevo ci fossero più possibilità di lavoro e di vita, anche perché tra l'altro sono gay.
Il punto è che, come molti trapiantati a Milano, non riesco a crearmi una vita sociale.
Per uno come me, abituato a condividere i propri stati d'animo, le esperienze etc. È quasi una maledizione, un inferno. Mi sento solo, invisibile alla gente intorno. Sembra che ogni sforzo sia inutile e questo mi sta creando non pochi conflitti (soprattutto mi fa chiedere se voglio davvero restare qui). Appena ho un po' di tempo libero mi lascio andare al pianto e alla sensazione di essermi messo in trappola da solo. Forse avrei bisogno d'aiuto, ma non saprei neanche a chi chiedere. È proprio questo il peso della solitudine, avere bisogno e non poter ricevere risposte.
Bhe posso dirti che penso sia normale, insomma ti trovi in un posto nuovo, lontano da casa tua e sentirsi persi e isolati è del tutto normale e giusto. Mentre leggevo mi hai fatto molto pensare a Picasso, è una cosa stupida ma quando andò a Parigi il senso di isolamento era una sensazione percettibile
nei suoi quadri. Lascia passare un pò di tempo e le cose miglioreranno, l'inizio è sempre molto lento, ma lascia fluire senza troppi pensieri.