ho un pò di domande per voi

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

ho un pò di domande per voi

Messaggioda Enomis » 19/05/2020, 19:31



Bunasera a tutti, scusate la strategia un pò subdola di catturare l'attenzione con un titolo che interessi a voi, volevo chiedere a tutti voi dei consigli sul senso di solitudine ballerino che provo ogni tanto, che mi provoca sbalzi d'umore e che deriva in modo particolare dalle aspettative, da un bisogno degli altri, dall'apatia, e dalla stanchezza anche.
Premetto che questo problema in confronto a diversi che leggo qui sul forum è una sciocchezza, ma quando mi si presenta cado immediatamente in un tunnel di negatività che può durare giorni e giorni.
cercherò di essere breve, praticamente ho paura che gli amici mi abbandonino, si sentano offesi o che semplicemente mi trascurino ignorandomi e non avvisandomi più.
Succede questo (nella mia mente), se sento di non avere il controllo su una situazione o su loro stessi, inizio a rimuginare pensando alle peggiori situazioni che si possono verificare, e questo perchè in passato mi è successo più volte che persone che credevo amici semplicemente scomparissero nel nulla usandomi solo finchè a loro andava bene, questa cosa me la vivo ogni volta che un amico o amica delude delle aspettative, per esempio oggi mi er accordato per fare una corsa con un mio amico da tre giorni, e lui oggi se ne esce di rimandare (forse) a giovedì, se non ha impegni, idem la mia migliore amica, persona che considero una sorella, ma che molte volte mi pare si faccia sentire solo quando non ha di meglio da fare, ad esempio quando ha bisogno di qualcosa, oppure nelle scorse settimane che era chiusa in casa sola, mentre ora che se ne va a vivere con il ragazzo, per giunta in una città lontana in cui si trovano tutte le sue amiche, tende a non considerarmi più di tanto, a farsi sentire solo quando ha bisogno ad esempio di un aiuto per il trasloco, e quando mi trovo all'interno del tunnel negativo affiorano per la testa pensieri che a nessuno importi nulla se non di sè stesso, e che il mio ideale di amicizia forse è sbagliato, che tendo a dare troppa importanza alle altre persone andando anche contro me stesso per accontentarli, e che lo faccio proprio perchè ho paura che altrimenti resterò solo e senza più amici veri (considero amici solo poche persone che in qualche modo mi hanno supportato in momenti di difficoltà, le persone con cui faccio la serata ogni tanto le chiamo conoscenti

le domande che ho per voi sono queste:
pensavo di andare a fare un pò di psicoterapia, può essere utile in questa situazione?
esiste un modo per superare queste paranoie?
come convivete voi con la frustrazione e la delusione verso qualcosa di insaspettato rispetto ai programmi che avevate fissato?
come si fa a vincere l'aspettativa, cioè evitare di rimanere male se qualcosa o qualcuno non fa ciò che mi aspettavo?
come fare a far cadere la mania di voler controllare le cose che non possono essere controllate?
come si fa a vincere la paura di rimanere soli, che per quanto sia solo una sensazione sembra così tremendamente reale e concreta?
Perchè avverto questo bisogno di avere sempre qualcuno vicino, anche a lavoro (lavoro spesso da solo, e sono felice solo quando sono presenti i miei colleghi), mentre invece quando mi trovo da solo inizio a fare mille viaggi e cado nell'angoscia della solitudine?
come faccio a smettere di sentire il bisogno delle altre persone, e questo esagerato bisogno di affetto e attenzioni che non verrà mai appagato?
riguardo l'apatia, perchè se non ci sono attività con amici o con persone sconosciute non ho voglia di farle (quando potrei sfruttare per trovare nuovi interessi e nuovi amici)?
perchè ho così paura che invece gli amici mi possano snobbare o addirittura offendersi se non mi faccio sentire?
c'è tra voi qualcuno che ha vissuto o vive qualcosa di simile e che lo ha superato?
sono forse in qualche modo nel torto io? a volte penso che tutto questo sia solo il mio egoismo che parla

scusatemi se il post sembra un pò lamentoso, volevo essere invece riflessivo per trovare quanti più pareri e soluzioni possibili, oltre che uno sfogo (non so il motivo ma solo quando sono triste penso a tutto questo, in momenti invece di felicità invece mi sembrano tutte solo sciocchezze), ho questo problema e da solo non riesco ad uscirne, ho notato che la mia vita è un continuo sbalzo tra picchi di felicità e picchi di panico irrazionali
  • 1

Enomis
Amico level two
 
Stato:
Messaggi: 56
Iscritto il: 25/08/2018, 13:53
Località: Novara
Genere: Maschile

ho un pò di domande per voi

Messaggioda Cabiria » 19/05/2020, 20:42



Ave Enomis, intanto credo che non serva scusarsi, sto forum serve proprio a sfogasse quindi vai tranquillo.
Pe quanto riguarda tutto il resto mi sento di rispondere solo alla prima domanda, riguardo alla psicoterapia: vai!
Se trovi la psicoterapeuta in gamba riuscirà a fatte trova (magari non tutte ma quasi) le risposte che cerchi, solo na cosa però: non t'aspettà che sia lei a dartele.
  • 1

Non è una grande idea irritarsi per i difetti delle persone, soprattutto se anche tu ne hai un paio.

Immagine
Avatar utente
Cabiria
Moderatore
 
Stato:
Messaggi: 1120
Iscritto il: 21/08/2018, 18:46
Località: Roma
Citazione: Ma niente, non ce la faccio. Mi dispiace, oggi mi state tutti sul c***o!
Genere: Femminile

ho un pò di domande per voi

Messaggioda Ёжик » 19/05/2020, 20:52



Questa sensazione l'ho vissuta anche io per molto tempo e nei confronti di diversi amici. Per l'esperienza che ho vissuto ti dico che se pensiamo di perdere un amico per una piccola disattenzione non è per una nostra paranoia ma perché è effettivamente così. Mi spiego meglio: per anni ho creduto di essere una paranoica maniaca del controllo ma ora, dopo diverse esperienze, ho capito finalmente che non è così e che quelle persone che se ne sono andate per un nulla lo hanno fatto perché non valevano nulla. In una relazione autentica con amici/partner autentici non deve esistere la situazione che hai appena descritto, e se ci accorgiamo che purtroppo si è venuta a creare è solo perché quelle persone non sono dei veri amici, basta fare un piccolo passo indietro e loro non te lo perdonano ma ti gettano via come un fazzoletto usato. Nel tuo caso, un trasloco non è una scusante valida per troncare un rapporto così forte come lo descrivi.
Queste persone hanno solo bisogno di avere attorno più gente possibile, fingersi amico di tutti e poco gli interessa se devono tagliarne fuori alcuni perché sono talmente falsi che riescono a rimpiazzarlo in un batter d'occhio.
Fidati non è assolutamente colpa tua. Se pensi queste cose è perché loro ti hanno trasmesse queste sensazioni per via del loro essere. Tu sei stato intelligente a capirlo e, essendo particolarmente sensibile a quanto pare, hai risposto in questo modo.
  • 1

Ёжик
Amico level five
 
Stato:
Messaggi: 221
Iscritto il: 03/04/2020, 19:08
Genere: Femminile


Torna a Forum di aiuto sulla Solitudine, Abbandono, Vergogna e Senso di Colpa

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti

Reputation System ©'