Bunasera a tutti, scusate la strategia un pò subdola di catturare l'attenzione con un titolo che interessi a voi, volevo chiedere a tutti voi dei consigli sul senso di solitudine ballerino che provo ogni tanto, che mi provoca sbalzi d'umore e che deriva in modo particolare dalle aspettative, da un bisogno degli altri, dall'apatia, e dalla stanchezza anche.
Premetto che questo problema in confronto a diversi che leggo qui sul forum è una sciocchezza, ma quando mi si presenta cado immediatamente in un tunnel di negatività che può durare giorni e giorni.
cercherò di essere breve, praticamente ho paura che gli amici mi abbandonino, si sentano offesi o che semplicemente mi trascurino ignorandomi e non avvisandomi più.
Succede questo (nella mia mente), se sento di non avere il controllo su una situazione o su loro stessi, inizio a rimuginare pensando alle peggiori situazioni che si possono verificare, e questo perchè in passato mi è successo più volte che persone che credevo amici semplicemente scomparissero nel nulla usandomi solo finchè a loro andava bene, questa cosa me la vivo ogni volta che un amico o amica delude delle aspettative, per esempio oggi mi er accordato per fare una corsa con un mio amico da tre giorni, e lui oggi se ne esce di rimandare (forse) a giovedì, se non ha impegni, idem la mia migliore amica, persona che considero una sorella, ma che molte volte mi pare si faccia sentire solo quando non ha di meglio da fare, ad esempio quando ha bisogno di qualcosa, oppure nelle scorse settimane che era chiusa in casa sola, mentre ora che se ne va a vivere con il ragazzo, per giunta in una città lontana in cui si trovano tutte le sue amiche, tende a non considerarmi più di tanto, a farsi sentire solo quando ha bisogno ad esempio di un aiuto per il trasloco, e quando mi trovo all'interno del tunnel negativo affiorano per la testa pensieri che a nessuno importi nulla se non di sè stesso, e che il mio ideale di amicizia forse è sbagliato, che tendo a dare troppa importanza alle altre persone andando anche contro me stesso per accontentarli, e che lo faccio proprio perchè ho paura che altrimenti resterò solo e senza più amici veri (considero amici solo poche persone che in qualche modo mi hanno supportato in momenti di difficoltà, le persone con cui faccio la serata ogni tanto le chiamo conoscenti
le domande che ho per voi sono queste:
pensavo di andare a fare un pò di psicoterapia, può essere utile in questa situazione?
esiste un modo per superare queste paranoie?
come convivete voi con la frustrazione e la delusione verso qualcosa di insaspettato rispetto ai programmi che avevate fissato?
come si fa a vincere l'aspettativa, cioè evitare di rimanere male se qualcosa o qualcuno non fa ciò che mi aspettavo?
come fare a far cadere la mania di voler controllare le cose che non possono essere controllate?
come si fa a vincere la paura di rimanere soli, che per quanto sia solo una sensazione sembra così tremendamente reale e concreta?
Perchè avverto questo bisogno di avere sempre qualcuno vicino, anche a lavoro (lavoro spesso da solo, e sono felice solo quando sono presenti i miei colleghi), mentre invece quando mi trovo da solo inizio a fare mille viaggi e cado nell'angoscia della solitudine?
come faccio a smettere di sentire il bisogno delle altre persone, e questo esagerato bisogno di affetto e attenzioni che non verrà mai appagato?
riguardo l'apatia, perchè se non ci sono attività con amici o con persone sconosciute non ho voglia di farle (quando potrei sfruttare per trovare nuovi interessi e nuovi amici)?
perchè ho così paura che invece gli amici mi possano snobbare o addirittura offendersi se non mi faccio sentire?
c'è tra voi qualcuno che ha vissuto o vive qualcosa di simile e che lo ha superato?
sono forse in qualche modo nel torto io? a volte penso che tutto questo sia solo il mio egoismo che parla
scusatemi se il post sembra un pò lamentoso, volevo essere invece riflessivo per trovare quanti più pareri e soluzioni possibili, oltre che uno sfogo (non so il motivo ma solo quando sono triste penso a tutto questo, in momenti invece di felicità invece mi sembrano tutte solo sciocchezze), ho questo problema e da solo non riesco ad uscirne, ho notato che la mia vita è un continuo sbalzo tra picchi di felicità e picchi di panico irrazionali