Sbalzi d'umore, autolesionismo e abuso di farmaci mischiati ad alcool

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Sbalzi d'umore, autolesionismo e abuso di farmaci mischiati ad alcool

Messaggioda Lyra2.0 » 08/07/2021, 12:38



Scrivo qui dopo svariati mesi senza sapere se questa sia la sezione giusta.

Per presentare un attimo la mia situazione a chi non mi ha mai letto dirò che soffro di disturbo borderline, un disturbo di personalità caratterizzato da discontrollo delle emozioni e che presenta una varietà molto ampia di sintomi. Dirò anche che sono seguita dal centro di salute mentale da quando avevo 18 anni (ora ne ho 22) e che per due anni e mezzo sono stata in una comunità, da cui da poco verrò dimessa definitivamente per mia scelta. Attualmente infatti vivo con il mio ragazzo ma spesso vado in comunità, soprattutto nell'ultimo periodo (circa tre settimane) ci sto andando quasi tutti i giorni perché non sto bene e durante la giornata a casa sarei da sola perché il mio ragazzo lavora.

Ma ora veniamo al dunque, a come sto in questo periodo.
Ho frequenti sbalzi d'umore, in particolare per un non-nulla il mio umore scende drasticamente in modo molto veloce.
Durante questi chiamiamoli "momenti di down" nella mia testa iniziano a vorticare tanti pensieri:
-sei solo un peso, un disturbo, una scocciatura;
-sei solo una malata, che sta male per delle cazzate, sei sbagliata;
-nessuno ti vuole bene/ti ama davvero;
-fai schifo;
-sei una persona vuota;
-dipendi dagli altri;
ecc ecc...
Così inizio a volermi tagliare o sedare per non pensare e se non riesco a trattenermi da questi impulsi finisce o che mi faccia dei tagli o che ingerisca grandi quantità (tipo mezza o più boccetta) di benzodiazepine (xanax e rivotril) mischiandole con super alcolici.
Non solo, in questi momenti - che possono durare da poche ore a qualche giorno - penso che vorrei farla finita, mettere fine a tutto questo.

Non ne posso più sinceramente, non riesco nemmeno a capire perché nelle ultime settimane sto nuovamente così male, e ho paura di fare di nuovo cazzate come tagliarmi o sedarmi perché in questo modo faccio soffrire il mio ragazzo.
Vorrei tanto cancellarmi da questa esistenza. Spingere un bottone che mi annulli una volta per tutte.

Parlo con chi mi segue di come sto e dei miei "cattivi comportamenti" ma non sembrano sapere come aiutarmi, nè capire da cosa è dato questo periodo di crisi. Cosa posso fare?
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Messaggioda Karan » 08/07/2021, 20:56



Credo che dovresti fare un'analisi più profonda di te stessa e cercare di capire da dove proviene questo malessere e infine cercare almeno di alleviare il dolore. Comunque devi concentrarti sul fatto che sei una persona e per questo vali. Non buttarti giù, non sei un peso per nessuno o comunque quello che devi fare lo devi fare per te stessa, te lo devi. Coraggio bella, non mollare.
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Messaggioda -Entropia » 08/07/2021, 22:05



Ciao Lyra, non so se sei la stessa Lyra di qualche anno fa...

Sai, mi rivedo tanto nelle tue sensazioni.
Hai valutato l'opzione di cambiare terapeuti? A volte si arriva ad un punto morto con alcuni, per motivi diversi.
Io sono stata in cura con uno psichiatra ed una psicoterapeuta per circa 2 anni e mezzo (19 - 22). All'inizio mi sono stati di aiuto, ho capito molte cose sul mio funzionamento e sui miei problemi (anche io ho un bpd diagnosticato). Poi però il rapporto terapeutico è diventato tossico per varie motivazioni e negligenze da parte loro. Sono stata ricoverata in ospedale diverse volte, di cui una in rianimazione proprio per i mix che conosci anche tu.

Una volta uscita da lì, ho fatto una serie di incontri di gruppo ed individuali presso una comunità che si occupava di questa tipologia di problematiche.
Circa 6 mesi dopo ho trovato finalmente una psicoterapeuta con la quale sono in sintonia.

Adesso sono pulita dai farmaci e sinceramente mi sento meglio (questo ovviamente vale per me, non intendo demonizzare gli psicofarmaci).

Non ci si può sempre distrarre o anestetizzare dai pensieri, perché più si evitano, più diventano ostinati e soffocanti.
Bisogna accettarli, contestualizzarli e imparare a neutralizzarli coltivando l'amor proprio. I pensieri disfunzionali, infatti, fanno leva sulla percezione alterata e variabile che hai di te stessa. Rafforzando quest'ultima, riuscirai anche a gestirli meglio.
Ci vuole tanto tempo, sforzo, pazienza... Ma ce la puoi fare.

La prospettiva è fondamentale: non sei sbagliata o esagerata, sei tu. Non sei una malata, una border, sei Lyra.
Se soffri e ti remi contro, sarà sempre più difficile riemergere. Prova ad essere più empatica, comprensiva, indulgente ed amorevole con te stessa.

Noi non siamo la nostra malattia ed i comportamenti autodistruttivi non saranno una costante nella nostra vita.
La diagnosi deve essere un punto di partenza, non una sentenza definitiva.

Anche se ora sto meglio, mi capita di avere dei momenti di down,. Ora però, a differenza di prima, so che posso farcela e che sopravvivrò.
So che se accetto il mio dolore e do spazio alle mie emozioni (nel bene e nel male) senza lasciare che mi travolgano, mi sentirò più libera e di conseguenza troverò la forza per rialzarmi.
So che ci sono modi sani per affrontare i "brutti momenti" e che non serve necessariamente mettere a repentaglio la propria incolumità per sentire qualcosa di diverso dai pensieri ossessivi o dal dolore.

Abbiamo tanto chiasso dentro di noi ed a volte questo diventa invalidante. E' così sfiancante convivere con tutto quel rumore in testa che trovare la concentrazione e la forza per stare al mondo sembra impossibile. Per questo dobbiamo riuscire a trascorrere meno tempo chiusi in noi stessi e di più a contatto con le persone, con la natura... Perché ci sono tante cose capaci di emozionare e farci sentire vivi.

Spero di averti offerto qualche spunto di riflessione.
Ti auguro ogni bene, un abbraccio.
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Messaggioda Middlegame » 09/07/2021, 1:17



Ciao, mi dispiace per questo momento sicuramente difficile che stai passando.

La prima cosa che mi viene da dirti è che durante i "momenti di down" cerca di non stare da sola, capisco che magari il tuo ragazzo lavori e che quindi non ti possa stare vicino sempre, prova magari a parlare con una tua amica o comunque con qualcuno con cui sai di poterti confidare. Capita anche a me di provare certe sensazioni a volte... momenti in cui vorrei soltanto stare da solo, dove non riesco a vedere letteralmente niente di positivo, momenti in cui ogni cosa è davvero di un nero pece. Sono riuscito a capire (almeno per il mio caso) che in quei momenti devo cercare di non allontanarmi dagli altri, per quanto magari lo voglia, sentire altre persone o non stare da solo (in particolare in casa) mi aiuta anche se poco a non pensarci.

Altra cosa che ho scoperto che mi è stata molto utile è il cercare di non stare troppo tempo senza fare niente. Se sto a volte troppo tempo fermo a pensare/rimuginare, finisco in un loop negativo da cui mi è poi difficile uscirne. Ti consiglio davvero di fare qualcosa per perdere tempo o che ti aiuti a rilassarti/distrarti (andare a correre o passeggiare mi aiuta molto nel mio caso), se per caso c'è qualche hobby che ti piace praticare ti consiglierei di praticarli.

L'ultima cosa che mi viene davvero di dirti è di ricordarti che non sei sola, può sembrare una frase del cavolo, però da come ne parli mi sembra che il tuo ragazzo voglia starti vicino, la cosa che mi viene da dirti è di non preoccuparti a fare affidamento su di lui, a tutti possono capitare momenti di maggiore fragilità e non c'è niente di male a chiedere aiuto.
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