VeraVita ha scritto:Ad ogni modo mi chiedevo se voi avete qualcuno che vi ascolta quando siete tristi ed infelici.
Sì, ma solo quando la situazione è veramente catastrofica, e anche nel momento peggiore sono grato a queste amicizie, perché so di poter trovare conforto o addirittura una soluzione a cui magari non avevo pensato, nel pieno della disperazione.
Ci sono giornate no che invece, basta un po' di relax o stare per conto proprio, o anche solo dormirci su, te la raddrizzano. Ho imparato ad avere una soglia del dolore più alta nell'ultimo decennio, non ne vado particolarmente orgoglioso ma a volte mi aiuta a stare più centrato con certe difficoltà.
In famiglia non ho mai trovato dei confidenti e non lo farò mai, sentivo e sento ancora adesso di perdere solo del tempo.
Mi spiace per i litigi che avete, non ho capito la motivazione ma posso dire che purtroppo a mio parere esistono certi genitori che adottano il "due pesi, due misure" con i figli. Hanno delle preferenze e non sono neanche capaci di tenerle nascoste, senza immaginare quanto danno possa recare a un figlio o una figlia che non è parte dei "prediletti".
Tante volte ci sentiamo dire che siamo noi figli il problema, quando sono invece certi adulti incapaci di ammettere le proprie colpe, e scaricarle a noi.
Ho avuto sì fortuna a trovare questi amici, ma anche esperienza accumulata da anni di conoscenze più o meno asfissianti; quante volte mi è capitato di farlo e sentirmi dire solo "ma sì, andrà bene vedrai", salvo poi sentire piagnistei interminabili dalle stesse persone, solo perché il collega ha risposto male a una sua richiesta, e pretendere addirittura di pensarla come loro, non solo prestare ascolto. Così come ci sono alcuni che hanno sempre bisogno del conflitto per andare d'accordo, sia coppie che amici. Non faccio distinzioni di sesso, sono situazioni capitatemi sia con uomini che donne, che probabilmente avrete vissuto anche voi.
E' anche per questo, che il mio orecchio e il mio dolore fuori da qui, sono per pochi, pochissimi.