TheDarkKnight ha scritto:Di sicuro siamo d'accordo che agire nel giusto è un punto di partenza per qualsiasi individuo. Chi sbaglia volutamente oltre a creare danni o situazioni da rimettere in ordine per se o per gli altri, non porta a nulla di positivo.
Riguardo alla festa, quella è una deduzione personale, ognuno dei partecipanti potrà dire che non è corretto, ma non lo sa con certezza, tu vivi ormai in un certo modo, hai acquisito determinati comportamenti, ma quanto questi pensi siano imitazioni di comportamenti altrui e quanto invece fanno parte realmente di te e sono emersi in modo naturale da te? Io non li ho acquisiti perché al massimo li osservavo da fuori come attento spettatore.
Ero lì e ho assistito a ciò che si stava svolgendo, il contorno non era in quel momento di mio interesse, ho semplicemente analizzato ciò che stava accadendo e se avessi domandato a loro perché lo stavano facendo mi avrebbero risposto che era divertente, senza realmente capire cosa avevo chiesto.
Quando mi chiedono perché seguo un determinato sport non dico perché mi piace, ma perché qualcuno me l'ha mostrato e fatto piacere è diventato parte di me senza alcun concreto ragionamento, se non fosse successo ora probabilmente non lo seguirei. Stesso discorso per la religione o qualsiasi altro profondo interesse.
Quindi quanto siamo di noi stessi e quanto invece di tutti gli altri?
No, sull'ultima domanda che hai posto, scusami, ma non sono totalmente d'accordo con te.
Magari, questo discorso va bene per un ragazzo ma non per una persona adulta e ora, ti spiego: siccome, mi sono messa in gioco nella vita, mi sento di dirti che se mi piace qualcosa è perché ha un motivo. Per carità, magari, inizialmente, mi era piaciuto perché l'avevo visto in qualcun'altro. Ma da persona adulta mi sento di dirti che se mi piace qualcosa ha un motivo. Ti faccio un esempio stupido (almeno, per me): un mio professore diceva che odiava che i registri di classe fossero rossi. Perchè il rosso, invitava i ragazzi ad essere violenti. Il rosso, era il simbolo della demonizzazione secondo lui. E, lui si batteva tantissimo per questa cosa. Ed io ci credevo. Da adulta ho rivalutato invece questo colore. Che secondo me, è un colore bellissimo che ha molte sfaccettature. Il rosso ad esempio è il colore del sangue. Della vita, il sangue è la nostra carta di identità. Ad ogni modo, per me, il rosso sta a significare una persona determinata e sicura di sé. Poi, il rosso mi ricorda anche il Natale. Quindi, un colore che dà calore e unione. In altre parole: felicità. Io in genere cerco di non demonizzare ma di imparare qualcosa dalle mie esperienze.
Poi, purtroppo o per fortuna, penso che il mondo esista da millenni e non è che si possa fare chissà cosa. Magari, si può anche reinventare. Però, non so. Mi piace anche avere le cose sotto controllo. Tutto qui! Per vivere in pace, amore e armonia!
Mi dispiace leggere un po' tra le righe che sei deluso dalle persone. E, di sicuro, non sei l'unico. Però, penso anche che nella vita si possa migliorare e imparare dai propri errori.
Buon week end e grazie per le tue risposte ^-^