Anche voi come me, vorreste qualcosa di più dalla vita?

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Anche voi come me, vorreste qualcosa di più dalla vita?

Messaggioda VeraVita » 27/03/2022, 10:25



Sempre in questi ultimi giorni ero un po' pensierosa.
Nel senso che vorrei qualcosa in più dalla mia vita.
Vorrei la mia indipendenza economica, un'amore, degli amici veri, una casa dove sto per gli affari miei oppure che condivido con i miei amici. Fare un lavoro che mi piace, godermi di più la vita. Fare viaggi e tante altre belle cose.
Mi rendo conto a volte, che in realtà seppur in modalità diverse ho tutto ciò che mi serve.
Non come voglio ma ho tutto ciò che mi serve per avere una vita appagante.
Eppure, vorrei altre cose per essere felice.
Sono grata per tutto quello che ho.
Però, ho bisogno di quel qualcosa in più.
A volte ho anche paura, lo confesso, che quando i miei desideri si realizzino di essere ancora più infelice.
In passato mi è successo che i miei desideri si realizzassero a metà.
Non erano davvero come volevo, inoltre, mi capitava che il desiderio quando si concretizzava mi portava solo tanta infelicità.
Insomma.. volevo sapere quindi con la mia domanda se anche voi nella vostra vita vorreste qualcosa in più.
E, se secondo voi ambire a qualcosa di più è un bene o un male e perché.
Grazie a chi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere ^-^
Ps spero che abbiate capito qualcosa
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VeraVita
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Messaggioda Semir88 » 27/03/2022, 11:16



Penso che queste cose le vogliamo un po' tutti ..sta a noi costruire mattoncino dopo mattoncino... nessun altro lo farà per noi..
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Messaggioda White Rabbit » 27/03/2022, 11:27



VeraVita ha scritto:Mi rendo conto a volte, che in realtà seppur in modalità diverse ho tutto ciò che mi serve.


cioè che cosa hai?

dall'elenco di ciò che vorresti, mi pare tu abbia molto poco. Cose come indipendenza economica, amore, amici, lavoro appagante sono molto importanti.
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Cerco un varco tra i miei pensieri chiusi
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Messaggioda VeraVita » 27/03/2022, 12:04



White Rabbit ha scritto:
VeraVita ha scritto:Mi rendo conto a volte, che in realtà seppur in modalità diverse ho tutto ciò che mi serve.


cioè che cosa hai?

dall'elenco di ciò che vorresti, mi pare tu abbia molto poco. Cose come indipendenza economica, amore, amici, lavoro appagante sono molto importanti.


Crescendo, mi sono resa conto che per essere felici basta ben poco.
Non mi va di entrare molto nel dettaglio, magari, in un prossimo post lo farò.
Grazie però della tua osservazione. Di sicuro non ho molto, rispetto a tante altre persone.
Però, a volte quel poco che ho, mi sembra davvero molto.
Non so, se può capirmi.
Buone cose
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Messaggioda TheDarkKnight » 27/03/2022, 12:22



Io vorrei solo scoprire la verità.
Ci sono filosofie di vita che rispetto in quanto le vedo generare serenità, ma le sento totalmente estranee alla mia persona, inoltre non ne traggo beneficio se provo ad avvicinarmi ad esse anzi, mi hanno spinto e quasi costretto a farmele piacere come se fosse questa l'unica via.
Deve esserci dell'altro e mi rende triste constatare che non sembra essere un pensiero tanto comune, sembra quasi che se non ci sbatti contro a causa di circostanze non troppo positive allora continuerai tranquillamente ad ignorarle proseguendo per la tua ordinaria e scontatissima esistenza tenendo lontano il più possibile i brutti pensieri, cosa che però non ti permetterà di evitarli ma solo di rimandarne l'inevitabile avvento.

Non posso accettare che lo scopo della vita sia "essere sereni il più possibile" e neanche "contribuire alla sopravvivenza della specie", questo è un concetto molto primitivo, molto animale/istintivo.

Negli altri come ben sai cerco un confronto diretto con il profondo quasi a testare se lì sotto c'è nascosto qualcosa di affine ai miei pensieri, non avrei mai accettato di avere seriamente a che fare con qualcuno di superficiale, che bada principalmente al proprio conto in banca, a come passare le vacanze, a come conformarsi con gli altri seguendo ciò che fa la massa da secoli senza metterlo in discussione, a come spendere in sciocchezze ciò che ha guadagnato e sembra non bastargli mai.

Molti anni fa da ragazzino mi ritrovai mio malgrado ad una festa in spiaggia, ero lì in disparte ad osservare e continuavo a chiedermi cosa stessero facendo quelle persone, cosa li spingeva a dimenarsi e ad imitarsi tra di loro, poi ho capito, non ne erano coscienti, erano in qualche maniera vittime di qualcosa, di qualcosa che non erano riusciti a controllare, qualcosa su cui non avevano mai riflettuto, avevano semplicemente seguito qualcuno prima di loro e si erano abituati a quella strana moda.

Io osservo molto, in ogni circostanza e avverto quanto siano meccaniche determinate azioni, le modalità di ingaggio, è tutto uguale semplicemente perché nessuno si è mai fermato un attimo per metterlo in discussione. Così si fa, così devo fare.

Era tutto così chiaro e non capivo perché provassi tanto disagio nel rendermene conto.
  • 0

“Con suo disappunto, non poter scegliere il proprio percorso è la triste condizione dell’uomo. Gli è solo dato di scegliere come atteggiarsi quando il destino chiamerà sperando che non gli manchi il coraggio di rispondere”.

"...tu per loro sei solo un mostro come me..."

"Sono cambiato, mi sono abituato, sono un sopravvissuto."

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

"Combattere per sopravvivere, come se foste già morti; lottare per la vittoria, come se foste già sconfitti"

Se la vita è un dono perché ne pago io il prezzo?

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Messaggioda VeraVita » 27/03/2022, 13:47



TheDarkKnight ha scritto:Io vorrei solo scoprire la verità.
Ci sono filosofie di vita che rispetto in quanto le vedo generare serenità, ma le sento totalmente estranee alla mia persona, inoltre non ne traggo beneficio se provo ad avvicinarmi ad esse anzi, mi hanno spinto e quasi costretto a farmele piacere come se fosse questa l'unica via.
Deve esserci dell'altro e mi rende triste constatare che non sembra essere un pensiero tanto comune, sembra quasi che se non ci sbatti contro a causa di circostanze non troppo positive allora continuerai tranquillamente ad ignorarle proseguendo per la tua ordinaria e scontatissima esistenza tenendo lontano il più possibile i brutti pensieri, cosa che però non ti permetterà di evitarli ma solo di rimandarne l'inevitabile avvento.

Non posso accettare che lo scopo della vita sia "essere sereni il più possibile" e neanche "contribuire alla sopravvivenza della specie", questo è un concetto molto primitivo, molto animale/istintivo.

Negli altri come ben sai cerco un confronto diretto con il profondo quasi a testare se lì sotto c'è nascosto qualcosa di affine ai miei pensieri, non avrei mai accettato di avere seriamente a che fare con qualcuno di superficiale, che bada principalmente al proprio conto in banca, a come passare le vacanze, a come conformarsi con gli altri seguendo ciò che fa la massa da secoli senza metterlo in discussione, a come spendere in sciocchezze ciò che ha guadagnato e sembra non bastargli mai.

Molti anni fa da ragazzino mi ritrovai mio malgrado ad una festa in spiaggia, ero lì in disparte ad osservare e continuavo a chiedermi cosa stessero facendo quelle persone, cosa li spingeva a dimenarsi e ad imitarsi tra di loro, poi ho capito, non ne erano coscienti, erano in qualche maniera vittime di qualcosa, di qualcosa che non erano riusciti a controllare, qualcosa su cui non avevano mai riflettuto, avevano semplicemente seguito qualcuno prima di loro e si erano abituati a quella strana moda.

Io osservo molto, in ogni circostanza e avverto quanto siano meccaniche determinate azioni, le modalità di ingaggio, è tutto uguale semplicemente perché nessuno si è mai fermato un attimo per metterlo in discussione. Così si fa, così devo fare.

Era tutto così chiaro e non capivo perché provassi tanto disagio nel rendermene conto.


Anch'io ero alla ricerca della verità in particolare di quella assoluta. Ma mi sono accorta crescendo che la verità è relativa come tutte le cose nella vita.
Prima il mio obiettivo supremo era quello di rendere il mondo un posto migliore ma mi sono accorta crescendo che qui, siamo solo di passaggio. Dobbiamo imparare delle lezioni di vita. Per elevarci a persone migliori.
Ma il mio è stato un percorso. Sono idee che ho formulato io. E, possono essere diverse per ognuno di noi. Ognuno di noi, risponde alla propria coscienza. Questo, sostanzialmente, penso e credo.
Non sei l'unico (se ho ben capito) che spera ci sia qualcosa di migliore a Dio. Anch'io, lo penso. Onestamente.

Per quanto riguarda la festa in spiaggia.. mi dispiace che la vedi così.
Ora, non penso che sia proprio come la pensi tu.
Per carità non dico che non ci sia del vero. Alcune persone fanno le cose perché devono e non ci pensano. Ma allora sapresti dirmi concretamente cosa dovevano fare quelle persone per colpirti piacevolmente? Forse, qualcuno doveva salvare le persone? Dovevano interrogarsi sul senso della festa? Poi, perché non ti sei soffermato su quanta bellezza esiste? Il mare non ti ha emozionato? Il profumo della salsedine? Le stelle?
Ti voglio far capire che ci sono vari punti di vista.
Tutto qui.
Grazie però della tua bella risposta che mi ha fatta riflettere.
Buona Domenica
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Messaggioda TheDarkKnight » 27/03/2022, 14:22



Di sicuro siamo d'accordo che agire nel giusto è un punto di partenza per qualsiasi individuo. Chi sbaglia volutamente oltre a creare danni o situazioni da rimettere in ordine per se o per gli altri, non porta a nulla di positivo.

Riguardo alla festa, quella è una deduzione personale, ognuno dei partecipanti potrà dire che non è corretto, ma non lo sa con certezza, tu vivi ormai in un certo modo, hai acquisito determinati comportamenti, ma quanto questi pensi siano imitazioni di comportamenti altrui e quanto invece fanno parte realmente di te e sono emersi in modo naturale da te? Io non li ho acquisiti perché al massimo li osservavo da fuori come attento spettatore.

Ero lì e ho assistito a ciò che si stava svolgendo, il contorno non era in quel momento di mio interesse, ho semplicemente analizzato ciò che stava accadendo e se avessi domandato a loro perché lo stavano facendo mi avrebbero risposto che era divertente, senza realmente capire cosa avevo chiesto.

Quando mi chiedono perché seguo un determinato sport non dico perché mi piace, ma perché qualcuno me l'ha mostrato e fatto piacere è diventato parte di me senza alcun concreto ragionamento, se non fosse successo ora probabilmente non lo seguirei. Stesso discorso per la religione o qualsiasi altro profondo interesse.

Quindi quanto siamo di noi stessi e quanto invece di tutti gli altri?
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Messaggioda VeraVita » 27/03/2022, 14:55



TheDarkKnight ha scritto:Di sicuro siamo d'accordo che agire nel giusto è un punto di partenza per qualsiasi individuo. Chi sbaglia volutamente oltre a creare danni o situazioni da rimettere in ordine per se o per gli altri, non porta a nulla di positivo.

Riguardo alla festa, quella è una deduzione personale, ognuno dei partecipanti potrà dire che non è corretto, ma non lo sa con certezza, tu vivi ormai in un certo modo, hai acquisito determinati comportamenti, ma quanto questi pensi siano imitazioni di comportamenti altrui e quanto invece fanno parte realmente di te e sono emersi in modo naturale da te? Io non li ho acquisiti perché al massimo li osservavo da fuori come attento spettatore.

Ero lì e ho assistito a ciò che si stava svolgendo, il contorno non era in quel momento di mio interesse, ho semplicemente analizzato ciò che stava accadendo e se avessi domandato a loro perché lo stavano facendo mi avrebbero risposto che era divertente, senza realmente capire cosa avevo chiesto.

Quando mi chiedono perché seguo un determinato sport non dico perché mi piace, ma perché qualcuno me l'ha mostrato e fatto piacere è diventato parte di me senza alcun concreto ragionamento, se non fosse successo ora probabilmente non lo seguirei. Stesso discorso per la religione o qualsiasi altro profondo interesse.

Quindi quanto siamo di noi stessi e quanto invece di tutti gli altri?


No, sull'ultima domanda che hai posto, scusami, ma non sono totalmente d'accordo con te.
Magari, questo discorso va bene per un ragazzo ma non per una persona adulta e ora, ti spiego: siccome, mi sono messa in gioco nella vita, mi sento di dirti che se mi piace qualcosa è perché ha un motivo. Per carità, magari, inizialmente, mi era piaciuto perché l'avevo visto in qualcun'altro. Ma da persona adulta mi sento di dirti che se mi piace qualcosa ha un motivo. Ti faccio un esempio stupido (almeno, per me): un mio professore diceva che odiava che i registri di classe fossero rossi. Perchè il rosso, invitava i ragazzi ad essere violenti. Il rosso, era il simbolo della demonizzazione secondo lui. E, lui si batteva tantissimo per questa cosa. Ed io ci credevo. Da adulta ho rivalutato invece questo colore. Che secondo me, è un colore bellissimo che ha molte sfaccettature. Il rosso ad esempio è il colore del sangue. Della vita, il sangue è la nostra carta di identità. Ad ogni modo, per me, il rosso sta a significare una persona determinata e sicura di sé. Poi, il rosso mi ricorda anche il Natale. Quindi, un colore che dà calore e unione. In altre parole: felicità. Io in genere cerco di non demonizzare ma di imparare qualcosa dalle mie esperienze.
Poi, purtroppo o per fortuna, penso che il mondo esista da millenni e non è che si possa fare chissà cosa. Magari, si può anche reinventare. Però, non so. Mi piace anche avere le cose sotto controllo. Tutto qui! Per vivere in pace, amore e armonia!
Mi dispiace leggere un po' tra le righe che sei deluso dalle persone. E, di sicuro, non sei l'unico. Però, penso anche che nella vita si possa migliorare e imparare dai propri errori.
Buon week end e grazie per le tue risposte ^-^
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VeraVita
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Messaggioda hope&faith » 27/03/2022, 15:30



[Anch'io ero alla ricerca della verità in particolare di quella assoluta. Ma mi sono accorta crescendo che la verità è relativa come tutte le cose nella vita.]

- "conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Giovanni 8:32)
La Verità è una soltanto... per sempre. L'essere umano poi sceglie da che parte stare, attraverso i frutti che produce, e così facendo si relaziona in base al suo libero arbitrio. Ma prima di questo ricorda che c'è un Creatore di tutte le cose che ha donato questa grande possibilità, la vita, di fare il bene a ciascun essere umano che lo cerca, lo desidera e lo mette in pratica. Tutto il resto sono filosofie derivate dall'Ego, il cui obbiettivo purtroppo è sviare e far perdere chi le segue o pratica. L'illusione della libertà che si crede di trovare nel pensiero relativistico, è per stessa definizione... una trappola. Si può fare il bene ed essere liberi e grati pure facendolo per gli altri, accettando e onorando Chi per primo ne ha fatto a noi, donandoci la vita.

[Prima il mio obiettivo supremo era quello di rendere il mondo un posto migliore ma mi sono accorta crescendo che qui, siamo solo di passaggio. Dobbiamo imparare delle lezioni di vita. Per elevarci a persone migliori.]

- "Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi; recuperando il tempo perché i giorni sono malvagi. Perciò non siate disavveduti, ma intendete bene quale sia la volontà del Signore"

Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente. L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; {l’amore} non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L’amore non verrà mai meno. Le profezie verranno abolite; le lingue cesseranno e la conoscenza verrà abolita, poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte sarà abolito. Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto. Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore." (1 Corinzi13)

[Non sei l'unico (se ho ben capito) che spera ci sia qualcosa di migliore a Dio. Anch'io, lo penso. Onestamente.]

- Forse dovresti darti la possibilità di aprire il tuo cuore a Dio, che non riguarda un atto mentale filo romantico, perchè arriverà il giorno - a breve - in cui ogni cosa sarà manifestata e verrà chiesto il conto, è importante capirlo ORA, domani sarà già tardi.

Cosa ne pensi?
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Messaggioda TheDarkKnight » 28/03/2022, 11:51



Sulla domanda non c'è da essere d'accordo, c'è solo da rifletterci sopra. Esempio banale, molti sono cristiani ma non hanno mai studiato effettivamente nulla a riguardo, semplicemente i genitori, parenti amici li hanno introdotti a questa religione e lo sono diventati. Si saranno magari un giorno fatti qualche domanda sull'esistenza di Dio certo, ma avranno continuato a pregare e andare a messa perché così sono stati abituati fin da bambini e di conseguenza si sono anche strutturati caratterialmente con i buoni propositi derivati. L'esempio sul registro è quello che intendevo, tu hai fatto un lavoro di destrutturazione che molti non fanno ma può essere anch'esso dovuto a qualche vecchia idea acquisita nel corso del tempo che ti ha spinta a rivalutare quel colore, ad esempio il motivo di quel suo odio, è arrivato a seguito di un qualche studio o è qualcosa che si porta dietro dall'infanzia? Non lo sappiamo. In definitiva è piuttosto difficile rispondere a quella domanda. Bisognerebbe quasi nascere in ambienti asettici e vedere cosa emerge in via del tutto naturale. Ci sono stati esperimenti a riguardo ma con risultati drammatici.
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"Sono cambiato, mi sono abituato, sono un sopravvissuto."

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio???"


"Ho provato a essere come loro. A vivere come loro. Ma finisce sempre nello stesso modo.Mi hanno portato via tutto."

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