Mi sento maledetto, solo, distrutto

Ho bisogno di un minimo di conforto

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Mi sento maledetto, solo, distrutto

Messaggioda Massimiliano89 » 11/05/2022, 16:41



VeraVita ha scritto:
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Massimiliano89 ha scritto:
Broken Mirror ha scritto:Nu ragazzi, non forniamo concetti pericolosi per favore...

La depressione è una malattia, parlo in linea generale, non conoscendo l'opener del thread.

Non si sceglie di diventare depressi, tanto quanto non si sceglie di soffrire di emicranie o cancro.

Ci tengo a ribadire questo concetto perché, dicendo alle persone "devi superarlo", gli attribuiamo degli intensi sensi di colpa qualora non riuscisse a stare meglio.

Cioè, non solo uno soffre e la sua vita sta andando a p..., ma ha pure la colpa di stare così. In pratica è uno s... perché non vuole stare meglio.

Avrò reso quello che volevo spiegare?
Mi scuso se mi sono permesso, ma proprio non ce l'ho fatta a trattenermi su questo tema, non oggi.


Sono perfettamente d'accordo


Mi dispiace ma io, no. Tu, sei un lettore, giusto? Se leggi qualche libro molti libri ti diranno che la maggioranza delle situazioni dipende da te. E, non sono i fattori esterni a determinare il nostro destino bensì il senso cui attribuiamo alle cose che ci accadono.


Ci sono alcune forme di depressione che si manifestano senza che il soggetto c'entri un accidente. Idem per tante altre cose


E, quali sarebbero? Perché avvengono a caso?
Come mai poi un mondo che esiste da millenni non ha trovato le risposte a queste domande? Eppure, la tecnologia è arrivata a così tanto. Eppure, perchè una persona si deprime?
Io penso perché non riesce a dare un senso alle cose. Perchè non ha ben chiaro cosa vuole e non vuole. Perché non si interroga sulle cose.
Come mai poi alcune persone sono sopravvissute ai campi di sterminio? Quali erano le loro convinzioni a riguardo? Come mai si accetta tutto passivamente?


Conosco persone nate con problemi psichiatrici altre che, di punto in bianco, sono state colte da improvvisi attacchi depressivi avendo tutto il necessario. Non tutto dipende da noi. Poi ognuno la vede a modo suo. Io ti parlo anche per esperienza personale.


Io ti dò ragione quando mi scrivi che ci sono cose che non ci riusciamo a spiegare. O, che la vita sia imprevedibile. Però, concerderai su un punto: alcune cose dipendono anche da noi. Bene, chi sta male psicologicamente cosa fa per stare meglio? Quale sarebbe il miracolo che lo farebbe stare meglio? Si pone delle domande costruttive?


" ALCUNE " ma non " TUTTE ". Comunque io non ho tutta questa voglia di fare un duello con te
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Massimiliano89
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Mi sento maledetto, solo, distrutto

Messaggioda VeraVita » 11/05/2022, 17:12



Massimiliano89 ha scritto:
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Broken Mirror ha scritto:Nu ragazzi, non forniamo concetti pericolosi per favore...

La depressione è una malattia, parlo in linea generale, non conoscendo l'opener del thread.

Non si sceglie di diventare depressi, tanto quanto non si sceglie di soffrire di emicranie o cancro.

Ci tengo a ribadire questo concetto perché, dicendo alle persone "devi superarlo", gli attribuiamo degli intensi sensi di colpa qualora non riuscisse a stare meglio.

Cioè, non solo uno soffre e la sua vita sta andando a p..., ma ha pure la colpa di stare così. In pratica è uno s... perché non vuole stare meglio.

Avrò reso quello che volevo spiegare?
Mi scuso se mi sono permesso, ma proprio non ce l'ho fatta a trattenermi su questo tema, non oggi.


Sono perfettamente d'accordo


Mi dispiace ma io, no. Tu, sei un lettore, giusto? Se leggi qualche libro molti libri ti diranno che la maggioranza delle situazioni dipende da te. E, non sono i fattori esterni a determinare il nostro destino bensì il senso cui attribuiamo alle cose che ci accadono.


Ci sono alcune forme di depressione che si manifestano senza che il soggetto c'entri un accidente. Idem per tante altre cose


E, quali sarebbero? Perché avvengono a caso?
Come mai poi un mondo che esiste da millenni non ha trovato le risposte a queste domande? Eppure, la tecnologia è arrivata a così tanto. Eppure, perchè una persona si deprime?
Io penso perché non riesce a dare un senso alle cose. Perchè non ha ben chiaro cosa vuole e non vuole. Perché non si interroga sulle cose.
Come mai poi alcune persone sono sopravvissute ai campi di sterminio? Quali erano le loro convinzioni a riguardo? Come mai si accetta tutto passivamente?


Conosco persone nate con problemi psichiatrici altre che, di punto in bianco, sono state colte da improvvisi attacchi depressivi avendo tutto il necessario. Non tutto dipende da noi. Poi ognuno la vede a modo suo. Io ti parlo anche per esperienza personale.


Io ti dò ragione quando mi scrivi che ci sono cose che non ci riusciamo a spiegare. O, che la vita sia imprevedibile. Però, concerderai su un punto: alcune cose dipendono anche da noi. Bene, chi sta male psicologicamente cosa fa per stare meglio? Quale sarebbe il miracolo che lo farebbe stare meglio? Si pone delle domande costruttive?


" ALCUNE " ma non " TUTTE ". Comunque io non ho tutta questa voglia di fare un duello con te


Ma chi vuole fare un duello. Io volevo semplicemente dire la mia e farti capire che alcuni problemi sono risolvibili se lo si vuole e desidera. Poi, la storia è anche piena di miracoli e sfaccettature. Perchè bisogna sempre dire che solo alcuni eletti possono beneficiare dell'abbondanza del mondo mentre ad altri sono precluse le strade? Certo, la strada della felicità non è facile. Però, perché arrendersi sempre alle prime difficoltà?
Ad ogni modo, se non ti va di fare confronto e altro sei liberissimo di non rispondere. Volevo solo dire il mio punto di vista. Tutto qui. Poi, se le persone stanno bene dove sono e si chiudono porte o si sentono continuamente minacciate o non si fidano più di nessuno, a me, va benissimo. Nel senso non obbligo a vederla come la vedo io.
Ti chiederai perché ho voluto ribattere, semplicemente perché mi piace dire la mia. Mi dispiace se disturbo.
Buona serata
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VeraVita
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Mi sento maledetto, solo, distrutto

Messaggioda Eliminato » 11/05/2022, 17:49



VeraVita ha scritto:
Broken Mirror ha scritto:Nu ragazzi, non forniamo concetti pericolosi per favore...

La depressione è una malattia, parlo in linea generale, non conoscendo l'opener del thread.

Non si sceglie di diventare depressi, tanto quanto non si sceglie di soffrire di emicranie o cancro.

Ci tengo a ribadire questo concetto perché, dicendo alle persone "devi superarlo", gli attribuiamo degli intensi sensi di colpa qualora non riuscisse a stare meglio.

Cioè, non solo uno soffre e la sua vita sta andando a p..., ma ha pure la colpa di stare così. In pratica è uno s... perché non vuole stare meglio.

Avrò reso quello che volevo spiegare?
Mi scuso se mi sono permesso, ma proprio non ce l'ho fatta a trattenermi su questo tema, non oggi.


Eh, purtroppo, non sono mai stata brava con la diplomazia e spero di non risultare troppo dura ma a volte penso che per aiutare qualcuno bisogna dire chiaramente le cose in faccia. Tu mi scrivi del cancro o dell'emicrania. Mi dispiace ma penso che nulla sia caso. A volte può dipendere da uno schema mentale, a volte perché non ci muoviamo molto, oppure, perché mangiamo troppo e male. O, abbiamo abitudine sbagliate. I pensieri sono potenti ed emanano energia. Io penso in generale che dire le cose apertamente sia molto maleducato ma se si scrive qui è perché si vuole avere una mano. Secondo me. Io condivido la mia esperienza e mi sento di dire che in generale nulla è caso. Se stiamo male è perché fa comodo a qualcuno. Tu mi dirai che è complottismo io ti dico che posso ragionare solo in base alla mia esperienza di vita. Per me, una persona si aiuta quando le si riconosce che lei ha potere. No, quando gli si dice che dipende da X e Y. Per carità, a volte, ammetto che ci sono forze più forti di noi e che alcune delusioni non si possano evitare. Ma bisogna anche imparare ad essere forti e a dire che anche questo momentaccio passerà e che si farà tutto ciò che si è in potere di fare affinché le cose migliorino. Se io ad una persona le dico vai da questo signore X per me gli faccio solo del male. Mi dispiace, ma la vedo così. È, un percorso interiore la guarigione. Ma capisco anche chi non la pensa come me. Il problema però è che non posso dire cose in cui non credo. Se le scrivo è perché le penso veramente.


Fai bene a dire la tua, ci mancherebbe, ovviamente può succedere che l'opinione si scontri con quella altrui, tutto qui.

Ti do ragione sul fatto che, a cambiare le carte in tavola, un piccolo input può farlo proprio la """forza interiore""", lo dico da ex depresso maggiore diagnosticato in comorbilità con altre problematiche neuropsichiatriche che, però, ha avuto la fortuna di riuscire ad arginare certi disagi con la """forza di volontà""" (N.B.: la tripla virgoletta indica proprio quanto, di norma, mi facciano schifo ste parole e, soprattutto, le trovi di base inadeguate quando si parla di patologie mentali).

A cosa devo questa abilità? Perché anni fa mi sottoposi a una terapia farmacologica, altrimenti col c... che sarei riuscito a smuovere qualcosa, ero a terra completamente e non c'era """animo""" che potesse risollevarmi.

In ogni caso, ho espresso a mia volta la mia, ma non volevo attaccarti od offenderti e questo, dalla tua risposta gentile, deduco tu ovviamente lo abbia ben compreso, ma ci tengo a spiegare comunque.

Ultima postilla e vi lascio: "genetica" è la parola chiave alle vostre domande. Esatto, la depressione non è del tutto frutto del caso, ma di mutazioni genetiche di partenza al netto delle probabilità, esacerbate poi in vita dalle cause ambientali, cioè traumi e disagi vari. Loci genici alterati sono già stati rinvenuti e mappati, più di uno, si tramandano di famiglia in famiglia, in interi alberi genealogici. :cry2:

Non temete, o voi sventurati: stare bene è possibile. Davvero! Farmaci e psicoterapia mi hanno salvato. Quindi sì, val la pena lottare a volte, perché questi strumenti possono farvi rinascere. Abbraccio tutti coloro che combattono contro questi cancri neri dell'anima: no, non siete soli. <3 L'importante, come sempre, è farsi aiutare da abili specialisti! Mai arrendersi.
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Mi sento maledetto, solo, distrutto

Messaggioda Hystèria » 12/05/2022, 10:28



VeraVita ha scritto:
Erasmo ha scritto:Ragazzi, sono agli sgoccioli, mi sto sentendo morire dentro, sto sentendo di star perdendo ciò che sono, questo mondo di merda, la Natura, la società, le persone intorno a me, anche nei modi peggiori, mi stanno corrompendo e in gran parte lo hanno già fatto. Mi sento violentato anche nell'anima, sì...ho subito violenze gravi da piccolo, ma paradossalmente alcune cose successe che oggettivamente sono minori mi fanno più male. Ho sempre pensato, da anni, che il futuro mi avrebbe riservato la felicità, che il dolore che ho dovuto affrontare più e più volte nei modi più disparati mi sarebbe stato ricambiato con amore. Non ci credo nella legge della Polarità e in tutte ste puttanate. Ho paura di uccidermi, ho paura perché sono ancora illuso di potere sentirmi sereno un giorno, e chi dice che il suicidio è facile non sa di cosa parla, inoltre è un qualcosa di terribile e non voglio dare una sofferenza simile alla mia famiglia...ne abbiamo già passate troppe. Però ragazzi, sto arrivando a pensare che davvero questa codardia sarebbe la giusta soluzione, sono di poco uscito da una fase di depressione maggiore devastante durata mesi, Ho entrambe le braccia fino al gomito costellate di cicatrici di ustioni da terzo grado (sigarette, forchette roventi e similari). Il mondo mi ha già fatto a pezzi e adesso sta pure sbriciolando i cocci che sto tentando con estrema fatica di re-incollare; tra psichiatria, psicoterapeuta, citalopram, benzodiazepine (Piantate lì perché ne abusavo), alla fine mi ritrovo sempre da capo. Mi ritrovo sempre qui a scrivere. Vorrei solo vicino una persona COME me, sarò egocentrista, ma avrei la certezza che perlomeno avrei una piccola grande gioia in un mondo che è un inferno velato. Oggi come ieri, ennessima delusione, ennesima prova che non sono fatto per stare qui, che sono un errore, bello o brutto che sia, un errore rimango. E anche stanotte avrò incubi e non mi sarà fatta la misericordia di non dovermi svegliare. Non posso donare la mia esistenza a qualcuno che se ne è andato ingiustamente e che forse se la sarebbe passata meglio, neanche questo è concesso in questo mondo del c***o.

La mia più grande paura è di arrivare a scendere a compromessi, di dover "uccidere" quello che sono davvero per soddisfare uno schifoso istinto di sopravvivenza, pietra angolare di un'esistenza che non comprendo e che sto ripudiando. Sono quasi ad un terzo del mio tempo in termini di vita umana e la probabilità che i due terzi (forse) restanti equilibrino la bilancia è irrisorio, anzi potrebbe persino portare il braccio sbagliato completamente a terra, facendola ribaltare. Non lo so. In fin dei conti, sono terrorizzato da tutto. E purtroppo credo di avere le mie ragioni per esserlo.


Mi sento di consigliarti queste due letture che a me, hanno aiutato molto con l'anima: "Puoi Guarire la tua vita" di Louise Hay e "Come ottenere il meglio da sé e dagli altri" di Anthony Robbins.

Il mio consiglio è di volerti più bene. A me, dispiace leggere queste cose. Se ci pensi, attentamente, dipende da te, stare meglio. La depressione è qualcosa di volontario. Quindi, cerca di farti carico della tua salute. Cerca di capire cosa ti piace. Poi, se per te, sono tutte sciocchezze.. ti pongo questa domanda: a cosa ti è servito tutto questa male gratuito che ti stai facendo? Non pensi che stai solo aumentando i tuoi problemi?

Tu puoi giustamente avere la tua opinione. Il mondo va avanti per questo.
Quello che stiamo cercando di dirti è che questa specifica opinione qui in questo forum, dove le persone lottano contro malesseri invisibili cercando di sopravvivere, cercando di superare tutte le persone come te che li screditano e li sminuiscono...beh è un pochino cinico e di cattivo gusto.
A volte bisogna mettere da parte le crociate per la difesa dei propri pensieri e cercare di essere giusto un pelino più comprensivi.
Mettini nei panni di queste persone che soffrono così tanto e si sentono dire queste parole. Pensa a come ti sentiresti se tu fossi al loro posto, solo questo. Poi la tua opinione è giusto che non cambi, questo è quello in cui credi. Abbiamo terrapiattisti, creazionisti, complottisti, chi crede nell'esistenza dei rettiliani, chi crede che Avril Lavigne sia un clone, chi crede che si stava meglio quando si stava peggio...Amen. A ognuno la sua finchè non si danneggiano gli altri. Ti posso far passare l'autoguarigione, il tutto succede per un motivo...ma che la depressione non esista beh danneggia gli altri. Ecco tutto.
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Mi sento maledetto, solo, distrutto

Messaggioda Hystèria » 12/05/2022, 10:41



Erasmo ha scritto:Ragazzi, sono agli sgoccioli, mi sto sentendo morire dentro, sto sentendo di star perdendo ciò che sono, questo mondo di merda, la Natura, la società, le persone intorno a me, anche nei modi peggiori, mi stanno corrompendo e in gran parte lo hanno già fatto. Mi sento violentato anche nell'anima, sì...ho subito violenze gravi da piccolo, ma paradossalmente alcune cose successe che oggettivamente sono minori mi fanno più male. Ho sempre pensato, da anni, che il futuro mi avrebbe riservato la felicità, che il dolore che ho dovuto affrontare più e più volte nei modi più disparati mi sarebbe stato ricambiato con amore. Non ci credo nella legge della Polarità e in tutte ste puttanate. Ho paura di uccidermi, ho paura perché sono ancora illuso di potere sentirmi sereno un giorno, e chi dice che il suicidio è facile non sa di cosa parla, inoltre è un qualcosa di terribile e non voglio dare una sofferenza simile alla mia famiglia...ne abbiamo già passate troppe. Però ragazzi, sto arrivando a pensare che davvero questa codardia sarebbe la giusta soluzione, sono di poco uscito da una fase di depressione maggiore devastante durata mesi, Ho entrambe le braccia fino al gomito costellate di cicatrici di ustioni da terzo grado (sigarette, forchette roventi e similari). Il mondo mi ha già fatto a pezzi e adesso sta pure sbriciolando i cocci che sto tentando con estrema fatica di re-incollare; tra psichiatria, psicoterapeuta, citalopram, benzodiazepine (Piantate lì perché ne abusavo), alla fine mi ritrovo sempre da capo. Mi ritrovo sempre qui a scrivere. Vorrei solo vicino una persona COME me, sarò egocentrista, ma avrei la certezza che perlomeno avrei una piccola grande gioia in un mondo che è un inferno velato. Oggi come ieri, ennessima delusione, ennesima prova che non sono fatto per stare qui, che sono un errore, bello o brutto che sia, un errore rimango. E anche stanotte avrò incubi e non mi sarà fatta la misericordia di non dovermi svegliare. Non posso donare la mia esistenza a qualcuno che se ne è andato ingiustamente e che forse se la sarebbe passata meglio, neanche questo è concesso in questo mondo del c***o.

La mia più grande paura è di arrivare a scendere a compromessi, di dover "uccidere" quello che sono davvero per soddisfare uno schifoso istinto di sopravvivenza, pietra angolare di un'esistenza che non comprendo e che sto ripudiando. Sono quasi ad un terzo del mio tempo in termini di vita umana e la probabilità che i due terzi (forse) restanti equilibrino la bilancia è irrisorio, anzi potrebbe persino portare il braccio sbagliato completamente a terra, facendola ribaltare. Non lo so. In fin dei conti, sono terrorizzato da tutto. E purtroppo credo di avere le mie ragioni per esserlo.

E' vero del futuro non abbiamo certezza
Potrebbe andare peggio, molto peggio. Potrebbe anche andare bene, incredibilmente bene.
Il punto è questo. Io purtroppo come te penso spesso a questa cosa. Mi è andata male ora ma voglio vivere. Voglio vivere perchè dentro di me c'è una piccolissima e irrisoria parte che ancora spera. E tutti questi pensieri intrusivi fanno spesso capolino e mi dicono "perchè ci credi? Quante probabilità pensi ci siano? Quando dolore vuoi sopportare?" E io lo sai che rispondo? Tutto quello che serve.
Perchè a maggior ragione con tutta la sofferenza che ho dovuto sopportare finora, tutto il male che ho ricevuto con il c***o che mi arrendo. Tutti quegli stramaledettissimi giorni in cui ho stretto i denti e ho sopportato a cosa sarebbero serviti altrimenti? Se devo trovare un senso alla mia vita attraverso il dolore lo farò. Se il dolore deve essere la ragione per cui andrò avanti mi sta bene, purchè io continui a sperare, purchè io non butti la mia unica e sola possibilità.
Vivere di base non è così complicato, il vero problema è sopravvivere.
Sopravvivi, è il solo modo che hai per dimostrare che la tua vita ha avuto un senso e continua a credere che le cose andranno meglio.
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