E, voi chi siete in realtà?

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

E, voi chi siete in realtà?

Messaggioda Semir88 » 09/06/2022, 20:18



Sono nessuno :shifty:
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E, voi chi siete in realtà?

Messaggioda Cordis » 10/06/2022, 15:05



La miglior definizione che conosca:

Chi sono?
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell’anima mia:
« follìa ».
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell’anima mia:
« malinconìa ».
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c’è che una nota
nella tastiera dell’anima mia:
« nostalgìa ».
Son dunque… che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell’anima mia.

di Aldo Palazzeschi
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Messaggioda Guardiano del Faro » 10/06/2022, 15:47



Siamo esseri mutevoli, al massimo possiamo fare una fotografia di quello che siamo, in un determinato istante passato. Credo sia riduttivo descrivere una persona con delle parole, compresi noi stessi. Dipende dalle situazioni, dai momenti, dagli stati d'animo, ci sono tantissime variabili che restituiscono il nostro modo d'essere. Mi viene in mente il sempreverde film "una poltrona per due", che rende bene l'esempio di come possa essere mutevole ciò che siamo, anche in base al contesto che viviamo. Quindi "potenzialmente" possiamo essere qualsiasi cosa, nel bene e nel male. In certi frangenti forse è quasi supponente ed anche limitante credere di sapere perfettamente ciò che siamo.
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Messaggioda VeraVita » 10/06/2022, 16:11



Cordis ha scritto:La miglior definizione che conosca:

Chi sono?
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell’anima mia:
« follìa ».
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell’anima mia:
« malinconìa ».
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c’è che una nota
nella tastiera dell’anima mia:
« nostalgìa ».
Son dunque… che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell’anima mia.

di Aldo Palazzeschi


Sai, questa poesia la lessi la prima volta quando avevo 12 anni. Ricordo, che ero piuttosto triste in quel periodo. Mi sentivo così sola e incompresa.
Ricordo ancora che c'era un esercizio accanto alla poesia, in cui chiedeva: "e tu chi sei? Sei forse un secchione? No, lo vedete quando mi interrogano in Storia.." e poi, continua tu. Ricordo, che mi concentrai affondo. Ora, io nella realtà ho un altro nome e cognome ma sempre con un significato evidente. E, ricordo che mi prendevano sempre molto in giro ed ero triste. Chiedevo spesso a mio padre perché mi aveva dato un nome tanto pesante. Poi, però, quella poesia mi fece dire: "ma cavolo, che bel cognome e nome che ho!". Si, voglio diventare proprio come il nome e il cognome che porto!
Sai, nella vita di tutti i giorni e anche adesso che adesso il mio nome mi ha dato tanta forza e coraggio. Non avrei mai pensato quanta forza può dare. Ora, la poesia che scrissi preferisco non condividerla qui, per evitare il plagio o comunque ho intenzione di pubblicare un libro.
Insomma, ti ringrazio di aver condiviso questa poesia perché a me fece riflettere molto su me stessa e mi diede una forza che neanch'io sapevo di possedere :") è vero tu mi dirai che nella storia dell'umanità si hanno avuto problemi ben peggiori, ma a 12 anni, ricordo che ero così infelice.. niente mi sembrava possibile.. poi, questa poesia.. e fu subito magia ;) grazie ancora per avermi fatto rivivere emozioni che pensavo di aver seppellito ;)
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Messaggioda Cordis » 10/06/2022, 17:51



Scrivi pure il tuo libro e autopubblicalo online, ma fallo perché ti piace, non per altri motivi. Non dare soldi a nessuno e non crearti illusioni. Una volta (auto)pubblicato sei al sicuro dal plagio, che comunque è un rischio più teorico che pratico...
La norma generale è che nessuno legge qualcosa di uno sconosciuto, tranne parenti e amici.
Vengono scritti mooolti più libri di quelli che saranno letti.
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Messaggioda VeraVita » 10/06/2022, 18:54



Cordis ha scritto:Scrivi pure il tuo libro e autopubblicalo online, ma fallo perché ti piace, non per altri motivi. Non dare soldi a nessuno e non crearti illusioni. Una volta (auto)pubblicato sei al sicuro dal plagio, che comunque è un rischio più teorico che pratico...
La norma generale è che nessuno legge qualcosa di uno sconosciuto, tranne parenti e amici.
Vengono scritti mooolti più libri di quelli che saranno letti.


Grazie mille ^-^
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