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Brain Storming

MessaggioInviato: 17/06/2022, 15:00
da NewBorn
Mi sento una persona poco risolta.
Devo lavorare ancora molto su me stesso perchè sono pieno di falle.
Ci sono giorni in cui mi sento tranquillo e creativo, altri in cui mi avvolge una spaventosa ombra.
Quando questa si verifica sprofondo senza fermarmi e mi assalgono pensieri autocommiserativi.
Secondo me non riuscirò mai a superare certi traumi e pensare positivo non basta.
A volte si, sono preso dall'entusiasmo per quello che faccio ma sempre ricado nella trincea che è la mia mente.
Vivo troppo nella mia testa.
Mi fa sorridere il fatto che io debba mentire a me stesso e agli altri per poter "vivere in società", così da risultare "normale".
Le persone con la quale ho a che fare nella quotidianità non immaginerebbero mai che io penso al suicidio ogni giorno.
Capisco perchè c'è stupore ogni volta che ci si imbatte in un caso di suicidio: le emozioni che sfociano in un gesto estremo sono quelle che vanno taciute per non passare come "gente sempre triste" o "esagerata" e sostituite con quelle emozioni che ci permettono di tirare avanti, ovvero falsa serenità.
Vedo molta insoddisfazione negli occhi, negli atteggiamenti altrui e questa poi si trasforma in odio.
C'è poco di progredito in una comunità che aliena persone fragili e sensibili.
Siamo tutti portatori di crepe ma alcuni non riescono ad accettarlo.
Mi accorgo che la salute mentale è poco interessata da eventi, conferenze, incontri con professionisti qui nel mio territorio.
In questo ultimo periodo la mia testa è inquinata: a nessuno, in realtà, frega qualcosa di me ed io sono stanco della falsità.
Ho notato che il problema di stare con persone arroganti è che la personalità s'imbruttisce di conseguenza.
Ho 21 anni e già fottuto da tanti problemi, non so cosa mi aspetterà in futuro.
Voglio sondare tutte le mie alternative.
Dono amore a chi se lo merita: ho fatto discorsi con sconosciuti davvero stimolanti e ho cercato d'infondere loro coraggio e ci sono riuscito.
Apprezzo quando un anziano si riaccende grazie alle tue parole non retoriche ma sincere.
Ho sempre pensato che la vita finisce con la morte e non con la vecchiaia.
Le cose più importanti della vita non si possono toccare con mano, ho raggiunto picchi di commozione davanti al nulla, solo accorgendomi di quanto sia bella la semplicità.
Ho anche sprecato molto tempo.

Brain Storming

MessaggioInviato: 17/06/2022, 17:32
da VeraVita
NewBorn ha scritto:Mi sento una persona poco risolta.
Devo lavorare ancora molto su me stesso perchè sono pieno di falle.
Ci sono giorni in cui mi sento tranquillo e creativo, altri in cui mi avvolge una spaventosa ombra.
Quando questa si verifica sprofondo senza fermarmi e mi assalgono pensieri autocommiserativi.
Secondo me non riuscirò mai a superare certi traumi e pensare positivo non basta.
A volte si, sono preso dall'entusiasmo per quello che faccio ma sempre ricado nella trincea che è la mia mente.
Vivo troppo nella mia testa.
Mi fa sorridere il fatto che io debba mentire a me stesso e agli altri per poter "vivere in società", così da risultare "normale".
Le persone con la quale ho a che fare nella quotidianità non immaginerebbero mai che io penso al suicidio ogni giorno.
Capisco perchè c'è stupore ogni volta che ci si imbatte in un caso di suicidio: le emozioni che sfociano in un gesto estremo sono quelle che vanno taciute per non passare come "gente sempre triste" o "esagerata" e sostituite con quelle emozioni che ci permettono di tirare avanti, ovvero falsa serenità.
Vedo molta insoddisfazione negli occhi, negli atteggiamenti altrui e questa poi si trasforma in odio.
C'è poco di progredito in una comunità che aliena persone fragili e sensibili.
Siamo tutti portatori di crepe ma alcuni non riescono ad accettarlo.
Mi accorgo che la salute mentale è poco interessata da eventi, conferenze, incontri con professionisti qui nel mio territorio.
In questo ultimo periodo la mia testa è inquinata: a nessuno, in realtà, frega qualcosa di me ed io sono stanco della falsità.
Ho notato che il problema di stare con persone arroganti è che la personalità s'imbruttisce di conseguenza.
Ho 21 anni e già fottuto da tanti problemi, non so cosa mi aspetterà in futuro.
Voglio sondare tutte le mie alternative.
Dono amore a chi se lo merita: ho fatto discorsi con sconosciuti davvero stimolanti e ho cercato d'infondere loro coraggio e ci sono riuscito.
Apprezzo quando un anziano si riaccende grazie alle tue parole non retoriche ma sincere.
Ho sempre pensato che la vita finisce con la morte e non con la vecchiaia.
Le cose più importanti della vita non si possono toccare con mano, ho raggiunto picchi di commozione davanti al nulla, solo accorgendomi di quanto sia bella la semplicità.
Ho anche sprecato molto tempo.


Penso che hai tutta la vita davanti e puoi fare quello che vuoi. Stare bene, scusami, ma dipende da te. Tu sai cosa ti piace e cosa non ti piace. Ho imparato che porsi domande positive aiuta ad avere una vita di qualità.
Penso, inoltre, che le tue siano le tipiche problematiche (scusami) adolescenziali. Nel senso che non sai più chi sei. Non sei più obbligato ad andare a scuola e a rispettare certi canoni.
Quindi, per me, la domanda giusta è chiedersi:
"Chi è New Born?".
Cosa ti piace fare? Se ti dicessi di aiutare gli altri come mi risponderesti? Fra qui a 10 cosa ti aspetti? Qual è la scala dei tuoi valori? Quali posti vorresti vedere? Come dovrebbe essere la tua vita per essere bella?
Ti consiglio anche di leggere qualche bel libro.
Insomma, le vie del Signore sono infinite se lo si vuole. E, se si tiene il cuore aperto. Ma dipende da te, secondo me!