A voi una vita di solitudine spaventa?

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

A voi una vita di solitudine spaventa?

Messaggioda Pastella » 08/07/2022, 18:53



A me spaventa molto ma molto probabilmente è quello che succederà. Ormai è una cosa che va oltre le mie possibilità.
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A voi una vita di solitudine spaventa?

Messaggioda Mark91 » 08/07/2022, 19:36



Smetti semplicemente di darle soddisfazione, come faccio io con chiunque cerchi approvazione da me...
Facendo cosi, distruggi dalla base il suo castello di carta che si è creata, queste persone poggiano su basi fragilissime, rotte quelle, cadono come polvere, credimi è molto più semplice di quello che pensi.
Lei: "Ho fatto questo hai visto che brava? Sono la migliore!"
tu: "ok...quindi? Cos' hai ottenuto?"
Lei: "ho la macchina intestata a me, sono una vincente!"
tu: "lavori per mantenerti la macchina per andare a lavorare..l' automobile è un costo che non rende niente...ma tu sei quella furba.. :shifty: "

Giragli la frittata in modo da farle credere che tutto quello che fà nella vita, non serva a nulla e non porti a nulla, dalle cose più grandi fino alle piccole azioni quotidiane...appena compie un errore, anche piccolo, fagliela pesare, devi logorarla da dentro, servirà tempo ma i risultati arriveranno :sleep: .
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A voi una vita di solitudine spaventa?

Messaggioda Ondablu » 21/07/2022, 19:19



VeraVita ha scritto:Eh, niente. Ieri ho avuto l'ennesimo litigio con mia sorella che ha 8 anni in meno di me. Non fa altro che dirmi che lei è la migliore di tutte, perché ha un buon posto, perché ha la macchina intestata, perché ha gli amici.. però, sul fidanzato nega (ma io so che il ragazzo ce l'ha, perché la sento continuamente parlare). Io le ho risposto che una super donna come lei, a questo punto della sua vita, potrebbe benissimo prendere il volo e andarsene. Potrebbe andare a convivere con il fidanzato, visto che sia lei che lui guadagnano e hanno bei soldi e che a mamma ci penso io. Inoltre, ho aggiunto che non le credo quando mi dice che lavora per mantenere la macchina perché se era così non lavorava proprio. Lei mi ha risposto che sono solo una persona cattiva, piena di veleno ed invidiosa, che lei non sta insieme a nessuno, che lei non ha bisogno di un uomo per dimostrare il suo valore, che lei è l'uomo di sé stesso, che dico un sacco di bugie, che non faccio niente dalla mattina alla sera, che voglio solo essere come mia sorella più grande. E, un sacco di altre cattiverie che è meglio non dire.
Poi, mia mamma tante cose che le dico non mi ascolta mai. Ascolta solo i consigli di mia mamma.

Ad ogni modo, sono sempre stata una persona estremamente sola. Quando ero a scuola, stavo sempre a banco da sola. Giusto un anno, ho avuto ogni tanto una compagna di banco, ma poi se ne andò via, e poi, ci ebbi un brutto litigio perciò finì. Speravo magari di trovarmi un bravo ragazzo con cui condividere la vita, ma non per usarlo o altro. Semplicemente per sentirmi completa. Oppure, un buon posto che mi facesse avere la mia indipendenza economica. Ma non ho ottenuto nessuna delle due cose. Con le persone è sempre andata male. Al lavoro ero stimata ma quello che facevo non mi piaceva. Ho potuto permettermi quest'anno di non lavorare anche se mi è dispiaciuto perché non fare niente non fa per me, onestamente. Per carità c'è chi prova gioia e libertà ma non è la mia vita. Sono sempre stata una ragazza volenterosa (modesti a parte). Fra un pochino compirò 32 anni e mi sento solo che una fallita. Non ho realizzato nulla. Sono solo alla mercè di mia madre e di mia sorella che fanno coppietta. Mia sorella quando le facevo un favore invece di ringraziarmi mi diceva solo che ero una sottomessa. Poi, è anche violenta, sia con le parole che a fatti. Mi sento solo una vittima inerme. Non è che ci siano troppe alternative nella mia situazione (con tutto che ho sempre pensato che le vie del signore siano infinite) io ho provato a trovare un affitto ma mi dicono che non avendo un lavoro non mi daranno niente. Mia madre non può farmi da garante perché è nel registro dei cattivi pagatori. Non ho un fidanzato, un'amicizia cui appoggiarmi.. ma vi dico anche che sono orgogliosa. Che non mi piacerebbe appoggiarmi a qualcuno senza dare niente. Mi chiedo spesso cosa cavolo ho fatto di male per ritrovarmi in questa situazione. Io ho lavorato 10 anni, fino a pochi anni fa, avevo addirittura la macchina perché era di mio padre e la guidavo per portare mia madre al lavoro, mi sono pagata la patente da sola, l'ho pagata persino a 2 mie sorelle, quando ho potuto le mie sorelle le ho sempre aiutate e protette. Invece, mi merito tutta questa ingratitudine e cattiveria nei miei riguardi. Le sue parole mi feriscono ma mi fanno anche riflettere. Ed io non la voglio più nella mia vita. Triste ma la vedo così. In passato avevo persino trovato una casa in affitto senza essere in regola. Ma sarebbe stato tutto in nero. Mi dice pure che sono un topo. A volte, scusate se lo confesso e non dovrei dire queste cose, ma le vorrei proprio distruggere la macchina. Per farle capire l'effemerità delle cose materiali. Scusate questa brutta cosa, non si dicono queste cose. Ma nei momenti di sconforto è dura. Io mi leggo molti libri per farmi coraggio e andare avanti. Raccontano veramente storie incredibili. Di persone che lavavano i piatti nella vasca da bagno perchè non avevano il lavandino nella cucina e che adesso sono proprietari di castelli e che hanno avuto il coraggio di credere in qualcosa di migliore al di là delle difficoltà e hanno alzato i loro standard. Io a volte mi sento così triste da non riuscire neanche più a fare niente. Però, poi mi ricordo dei miei sogni e delle mie speranze e cerco di andare avanti. Chissà forse ricorderò tutto questo con un sorriso. Certo, il tempo mi sta volando e mi sta rimanendo poco tempo.. però è così bello sognare :")
Però, a me davvero spaventa una vita così piena di solitudine. Farmi anche solo un altro anno con mia sorella che mi dice che sono una fallita e che non si ricorda neanche di un gesto che ho fatto nei suoi riguardi senza chiederle nulla :"(
Scusate, lo sfogo.

Ad ogni modo, mi chiedevo se a voi una vita di solitudine spaventa. Ma per solitudine intendo non solo stare soli ma non avere neanche un lavoro e avere come alternativa fare il senza tetto. E, perché?

Grazie a chi mi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere ;)


Ciao VeraVita, che dire, un post lunghissimo, il tuo, ma che mi ha fatto riflettere e in cui mi sono rivista parecchio...
Sento il bisogno di risponderti, sono nuova sul forum e non ho capito se c'è una pagina di saluti o presentazione, ma vabbé.
Allora, cominciamo con il dire che i motivi per cui hai litigato con tua sorella sono "aria fritta". Aspetta prima di arrabbiarti, non voglio dire che tu stia male per futili motivi, capisco la tua sofferenza, capisco il tuo non essere ricambiata per il bene che hai fatto, quindi capisco come ci sente quando si percepisce il fallimento e ci si sente soli, hai tutta la mia comprensione.
Ma dico "aria fritta" perché la sensazione di sentirsi migliore da parte di tua sorella poggia sul nulla. Devi sapere che io ho più di quarant'anni e quando ero poco più che ventenne la pensavo più o meno come la pensava tua sorella, cioè che avere un lavoro, la macchina ecc... rendesse migliori, validi, vincenti.
Quanto ero miope!!! Tutte queste cose non valgono niente se non si ha amore per il prossimo, se non si ha comprensione e molto altro. Ma riflettiamo un attimo sulla tua situazione, una situazione da cui puoi uscire. A 32 anni ero proprio nella tua stessa situazione, mentre oggi ho un lavoro, una macchina, vivo in affitto. Mi sento una persona realizzata? Ti rispondo con un Ni: perché se da un lato queste cose sono importanti per vivere, dall'altro lato queste cose non sono per sempre, si possono sempre perdere per un qualsiasi motivo. Quando si è giovani si ha l'angoscia di non raggiungere gli obiettivi, quando si raggiungono talvolta si ha l'angoscia di perdere quanto ottenuto. E quindi penso che ci sia una cosa importante da capire e che ho capito: noi non siamo il nostro lavoro, non siamo la nostra macchina, insomma non siamo tutti nostri status symbol, siamo ben altro.
Sono stata chiara? Spero di sì.

Lascia perdere tua sorella se si sente migliore per le scemenze che ha detto, non è ancora consapevole di ciò che è importante nella vita.
Ora affrontiamo un'altra questione importante, la tua realizzazione. E' evidente che devi trovare il modo di realizzarti, per affrancarti economicamente. Non stare a sentire le pressioni della società, quelle che vogliono farti sentire vecchia. Vogliono farci credere che si debbano raggiungere tutti gli obiettivi della vita scandendo le tappe come bravi soldatini. Ma la vita di ognuno non è così, ognuno ha i suoi tempi e ci sono tempi diversi per ognuno. Credimi, io l'ho provato, per questo ti dico. Ci si sente falliti perché si guardano gli altri, sembra che questi abbiano raggiunto tutti gli obiettivi mentre noi stiamo fermi al palo. Bé, la vita, che per fortuna, nonostante le angosce, è sempre un'avventura meravigliosa, ecco, la vita mi ha insegnato che non è assolutamente così. A volte ti senti al palo e poi, improvvisamente, una porta si apre, un'occasione si presenta. E se ne presenta un'altra, di occasione e un'altra ancora, fino a quando non afferrerai quella che fa al caso tuo.
Prova ad affrontare tutto con un passo alla volta: il primo passo potrebbe essere non cadere nelle trappole dei legami familiari, talvolta tossici, litigando con chi ti sta accanto; il secondo passo potrebbe essere guardare dentro te, capire le tue potenzialità; il terzo passo, guardarsi intorno alla ricerca di occasioni favorevoli, iniziare anche con ciò che non piace pur di uscire dall'immobilità.
Non so se questi consigli ti saranno utili, purtroppo la vita "ognuno la impara da sé" e probabilmente troverai altri percorsi.
Vedrai comunque che, alla fine, tutto il resto verrà da sé, abbi fiducia.
Per rispondere alla tua domanda, non temo la solitudine, temo i problemi della vita, ma la solitudine, se la sai ben utilizzare, può essere una risorsa preziosa e non dipende dalle persone che si hanno intorno.
Ciao.
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Messaggioda Salerosa » 27/08/2022, 19:00



Sì, ho il terrore di passare la vita sola, ma semplicemente perché ho sempre pensato che avrei, prima o poi, trovato una persona con cui condividere il mio percorso.
Io ho un lavoro stabile e una famiglia che, anche se ha potuto offrirmi una buona istruzione, dal punto di vista relazionale e affettivo non ha avuto quasi niente da offrirmi. Tutti i componenti del mio nucleo familiare sono sostanzialmente soli.
Forse è per questo che nonostante non abbia preoccupazioni particolari dal punto di vista economico (vivo già da sola in affitto), ogni giorno non riesco a non pensare al fatto che vorrei qualcuno che mi stia accanto.
L'uomo è un animale sociale e sono fortemente convinta che ognuno di noi ha bisogno di almeno una presenza importante nella propria vita e non mi riferisco unicamente alla possibilità di avere un partner, ma anche un'amicizia sincera, presente, sulla quale poter fare affidamento.
Per ciò che riguarda tua sorella, penso che le sue parole, anche se ti feriscono, potrebbero essere un tentativo da parte sua per spronarti a rimetterti in gioco ed affrontare le situazioni che ti bloccano.
Mi auguro che tu riesca a trovare presto uno scopo e una ragione per la quale sentirti soddisfatta di te.
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Messaggioda Romoletto » 31/08/2022, 19:08



In un certo modo la mia vita è già solitaria, non ho amici e non so con chi uscire, inoltre le mie difficoltà mi bloccano molto.
Fortunatamente ho un buon rapporto con mia sorella che vive per conto suo ma ho anche tanti pensieri dovuti anche alla salute di mio padre e non sto molto tranquillo.
Secondo me sarebbe utile trovare un punto d'incontro con tua sorella evitando discussioni e conflitti.
Sei in cura con una Psicoterapeuta o con uno Psichiatra?
Che sintomi hai?
Saluti Alessandro
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Messaggioda Massimiliano89 » 31/08/2022, 19:22



Assolutamente no
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Messaggioda VeraVita » 31/08/2022, 19:40



Romoletto ha scritto:In un certo modo la mia vita è già solitaria, non ho amici e non so con chi uscire, inoltre le mie difficoltà mi bloccano molto.
Fortunatamente ho un buon rapporto con mia sorella che vive per conto suo ma ho anche tanti pensieri dovuti anche alla salute di mio padre e non sto molto tranquillo.
Secondo me sarebbe utile trovare un punto d'incontro con tua sorella evitando discussioni e conflitti.
Sei in cura con una Psicoterapeuta o con uno Psichiatra?
Che sintomi hai?
Saluti Alessandro


Grazie, per la tua risposta. No, non vado nè da psichiatri o psicologi. Credo molto nella ontopsicologia.
Saluti
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Messaggioda Mattias 1985 » 31/08/2022, 20:06



A me spaventa una non vita con la persona sbagliata accanto che una vita in solitudine....
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Messaggioda Esseredistante » 31/08/2022, 21:40



VeraVita ha scritto:Ad ogni modo, mi chiedevo se a voi una vita di solitudine spaventa. Ma per solitudine intendo non solo stare soli ma non avere neanche un lavoro e avere come alternativa fare il senza tetto. E, perché?

Grazie a chi mi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere ;)


A me basterebbe avere un'indipendenza economica derivata da un lavoro onesto e dignitoso che mi permetterebbe di ottenere un'abitazione a tempo indeterminato, pagare le utenze (luce, gas, riscaldamento, clima, ecc.), poter mantenere l'automobile, mantenere i miei interessi/hobby da nerd, fare viaggi e non mi importerebbe il resto di nulla di vivere completamente da solo.

Purtroppo, a causa di 9 anni di cyber-bullismo non riconosciuti ed un grave problema legale derivato dall'essere stato "cornuto e pesantemente mazziato", ho problemi di memoria, da sempre ho difficoltà a fare i calcoli a mente e nessun psicologo/psichiatra può risolvere i suddetti problemi.

Concludendo, a me spaventa esclusivamente non sapere il giorno in cui finirò per strada.
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A voi una vita di solitudine spaventa?

Messaggioda Romoletto » 01/09/2022, 8:36



Grazie, per la tua risposta. No, non vado nè da psichiatri o psicologi. Credo molto nella ontopsicologia.
Saluti


Ho letto che è una setta creata da Antonio Meneghetti.
Come mai non ti rivolgi ai canali ufficiali?
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