VeraVita ha scritto:Posso dire le mie ultime parole?
Prima di tutto, io sono una persona adulta e in quanto tale ho avuto delle esperienze che mi hanno portata a formulare dei pensieri miei.
Quando, mi permetto di rispondere a qualcuno è perché penso di poterlo aiutare.
C'è una bellissima frase di Dickinson che recita: "A cuor infranto, si avvicini solo chi ha avuto il privilegio di soffrire altrettanto".
Io, seppur consapevole che magari avrei fallito, ho voluto dire la mia e mi chiedo che male ci sia.
Magari, avrei potuto farlo in maniera più bella e artistica, ma voglio semplicemente ricordare che purtroppo nella vita, si fa ciò che si può.
Se voi non apprezzate che qualcuno vi legga e provi a dirvi la sua e invece vi aspettate solo un burattino che vi dica si, con la testa qualsiasi cosa diciate, oppure, vi serve un sacchetto del vomito, mi chiedo perché state qui. Uno cerca, a modo suo, di non farvi vedere tutto nero. E, noto che purtroppo ciò non viene apprezzato ma solo mortificato e disprezzato. Di un milione di cose che vi si dice, voi analizzate solo e soltanto il marcio. Mi dispiace non saper attenuare un po' le mie parole ma a volte penso che bisogna prendersi la responsabilità delle proprie parole. Mi è stato scritto che nei miei riguardi si è sempre stati gentili e spesso mi si è fatto notare che la depressione non è una condizione scelta e mi sono stati fatti degli elenchi di persone e personali esperienze. Bene, risponderò brevemente. In primo luogo, non mi sembra che ci sia stata chissà quale bontà e gentilezza nei miei riguardi. Con tutto rispetto. Chi si è permesso di darmi dell'ipocrita o che sminuisco il dolore degli altri, pubblicamente e con una nonchalance che fa spaventare non mi sembra educato, se non umiliante, con tutto rispetto. Mi si poteva scrivere in privato con altre parole. Per come la vedo io. Secondo, la depressione, sempre secondo me, è un atto volontario. Magari, a volte può essere inconsapevole. Ad esempio, a volte, introduciamo nel nostro corpo alimenti dannosi senza rendercene conto perché la televisione o qualcun'altro ci ha insegnato questo. Ma nella vita sono i fatti, quelli che parlano. Ed io, mi domando di tutti questi farmaci presi per guarire il vostro stato, quanto vi abbiano aiutato a sentirvi meglio. O, forse, vi ha aiutato di più farvi un bel viaggio o trascorrere una bella giornata all'aria aperto? O, altre cose che vi piacciono. Qualcuno obiettierà che sono palliativi, di breve durata. Ecco, qua è il nocciolo della situazione. Bisogna imparare a dare un senso alle cose, porsi delle domande motivanti, che ci facciano eccitare e soprattutto che ci risveglino. Io, personalmente, ho trovato grande conforto nella lettura. Non mi stanco mai di leggere e scrivere. Provo a migliorarmi come meglio posso. Una persona deve porsi degli obiettivi di lunga durata se vuole qualcosa. Io ho sofferto e ho aiutato come meglio ho potuto. Se non avete recepito il messaggio mi dispiace ma non mi posso far carico dei problemi dell'umanità. Ogni persona deve seguire sè stesso. C'è sempre un motivo per cui le cose accadono. Se ci siamo incontrati, seppur virtualmente, ci sarà un motivo. Dovevamo scambiarci delle opinioni. Voi, mi avete insegnato che la depressione non è un atto dovuto, si nasce così o si diventa. Vi sentite ancora di più in colpa. Io, invece, quando lessi questa cosa, su più di un libro e certe storie eccezionali, mi sentii bene. Mi diedero tanta forza e coraggio. Ora, qualcuno mi dirà che non tutti possono. Io invece vi dico: provateci anche se saprete che fallirete. Starete più avanti di chi neanche ci prova. Ridatavi, una seconda chance per fare meglio. Scrivete su un diario ciò che vi fa stare bene, che vi motiva, come se fossi bambini senza porvi limiti. Cercate di capire quali sono i vostri obiettivi e valori. Questi, sono i miei consigli. Avrei potuto scrivere di più e meglio. Ma ci sono tanti buoni libri che affrontano queste tematiche meglio di me. Leggete e vi farà bene. Per chi mi scrive poi che io sono come quei blog che ti promettono la felicità, bè, io se permettete ho fatto tutto a gratis. Vi ho anche letto con attenzione e per dei versi studiati, nei miei limiti. Per ciò che posso vedere e sentire. Rispondendo poi, a chi mi scrive che una ragazza che conosce è in depressione e non si capiscono i motivi, non conoscendo il caso, non posso rispondere purtroppo. Bisognerebbe, provare a farle delle domande senza giudicarla. O, quanto meno conoscerla. Io penso che la depressione sia qualcosa di scelto perché una persona viene dotata di un gran dono: il cervello. Ora, non penso che uno si scelga i genitori (anche se delle mie letture spirituali dicono il contrario) o come sia la sua struttura fisica. Per me, a volte nella vita ci sono forze più potenti di noi. Ma a noi sta la scelta di come vivere certe situazioni. Perchè sostengo e difendo ciò che dico? Primo, la mia esperienza di vita. Io ad esempio davo un gran valore alla scuola. Per me, era davvero tutto. Andare benissimo a scuola, significava il raggiungimento di me stessa. Felicità pura. Eppure, a scuola andavo male. Un paio di volte o rischiato anche la bocciatura. Ci sono state anche delle volte che sono andata molto bene. E, contro ogni previsione di tutti, ho raggiunto dei risultati insperati. Quando era capitato era perché mi ero molto impegnata, avevo capito i miei errori, avevo fatto un gran lavoro su me stessa. Mi ero comprata dei libri sul metodo di studio, avevo smesso di dare la colpa agli altri e di prendermi delle responsabilità. Mi sono fatta delle domande e ho dato un senso al mio dolore. Oggi, non dico di essere felice e anzi, ho ancora tanta strada da fare ma per lo meno, so chi sono io e cosa voglio dalla mia vita. E, la mia vita non voglio lasciarla nelle mani di qualcuno che decida al mio posto. Io voglio scegliere e voglio essere felice. Voglio anche condividere ciò che mi ha fatta bene con gli altri. Ma poi, spetta anche a voi, scegliere. Scegliere se continuare ad essere depressi prendendo un sacco di farmaci o assumervi qualche responsabilità sul cambiare. Persino chi sta sulla sedie a rotelle può scegliere se lamentarsi per tutta la vita di quanto sta male o godersi per quanto possibile la sua vita entro i suoi limiti, nonostante le difficoltà. Per carità, non è facile ma penso che niente possa sfuggire alla volontà umana se si vuole. Per chi mi scrive che uno mica si dà i calci nei testicoli da solo (che grande metafora, usiamo però le metafore per trasformare anche come la vediamo) io rispondo che sai quante cose si mangiano seppur inconsapevolmente che fanno male? Oppure, non ti è mai capitato di vedere le persone che si impiccano o si buttano di sotto da sole? Gliel'ha detto qualcuno di farlo o l'hanno fatto loro perché nel loro cuore non vedevano vie di salvezza? Ecco, sono stati dei loro pensieri, dei loro concetti, dei loro ideali a farli stare male. Per come la vedo io e per come la ragiono io. Ma ovvio che non ho la presunzione di avere tutte le risposte e ammetto di avere dei limiti e più di tanto non si può fare. Però, cavolo. Qui, non si apprezza proprio niente e non si fa un minimo di passo avanti. Mai un po' di gentilezza. Ah, si. Avete sempre la scusa/verità che siete delle vittime e andate comprese. Vi sentite i protagonisti assoluti di un film. E, per carità liberi di pensarla come meglio credete e rispetto il vostro parere. Inoltre, ammetto anche che io certe circostanze in cui sono stata molto male, non le volevo proprio vivere. E, mai mi sarei aspettata che certe cose accadessero proprio a me. Ma ho anche fatto molto lavoro su me stessa e ho voluto condividere con me ciò che ho imparato. Ma se per voi non è così siete liberi, sarà mia cura non rispondere mai più a chi mi ha umiliata pubblicamente con una nonchalance che fa spaventare e a chi non mi ha saputo neanche dire grazie ma saputo solo dire che sto antipatica a tutti perché ho un pensiero che va contro corrente.
Io poi personalmente qui non mi è mai stato antipatico nessuno. Ho cercato di aiutare. Anzi, trovo bello poter crescere insieme e raggiungere un certo grado di profondità. Ma se qui, si vede solo un lato, forse, non è il posto giusto per me. Io qui noto troppa negatività. Poi, stavo pensando riguardo a chi mi ha scritto che i miei messaggi sono come quei blog con l'intento di trovarsi followers io rispondo che non ho mai ma dico mai voluto tutto ciò. Che anzi ci sono stati degli utenti a scrivere certe cose, che io non condividevo per niente, con tutto rispetto, a dire leggi, qui e qua. Io a volte ho letto e non mi hanno lasciato nulla, se non una grande tristezza nel cuore. Con tutto rispetto per chi ha dedicato tempo per il suo lavoro. È stato etichettato come: "persona di grande cultura" che gran titolo. Ma basta semplicemente guardarsi un po' intorno per vedere che non è proprio così. Io ora non voglio dire che la vita è tutta rosa e fiori ma è davvero un postaccio che se tu glielo permetti ti lascia in ginocchio per sempre. Come disse Rocky nel film. Voglio solo dire che uno deve trovare un senso, se vuole stare meglio. E, che quando ci capitano cose belle ci dimentichiamo di un sacco di ingiustizie. Ma va bene, ho capito. Vi fa solo piacere essere trattati male o fare gli schiavi. Con tutto rispetto.
Bene, io ho detto tutto quello che dovevo dirvi. A questo punto non siete più dei novellini. Se avete capito bene, se no, mi dichiaro sconfitta, perché meglio di così non so spiegarvi. Se qualcuno mi criticherà, voglio solo ricordare che nella vita si fa ciò che si può. Per finire, vi ringrazio per le numerose risposte, seppur, qualcuno, con tutto rispetto è andato oltre, ma voglio ringraziare perché mi ha aperto gli occhi e risvegliata e chiedo scusa se ci sono stati fraintendimenti. E, sarà mia cura, non rispondere più ma cercare di fare del bene per chi vuole stare meglio entro i miei limiti.
Buone cose a tutti!
Ps come ripeto non risponderò più ad altre obiezioni perché ormai non siete più dei novellini su come la penso io. Se siete curiosi, fatevi queste letture: "Come ottenere il meglio da sé e dagli altri", "Puoi guarire la tua vita adesso", "metodo anti cancro" e tante belle letture le trovate in liberia o in biblioteca. Se no, continuate così. A me, di sicuro non entra niente in tasca. Di nuovo, buone cose a tutti!
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