-Entropia ha scritto:Non credo che siano palliativi. Credo che ti offrano una prospettiva diversa per comprendere ed amare la solitudine.
E' chiaro che come animali sociali, non siamo pensati per vivere in isolamento, ecco perché magari il solo fatto di circondarti di persone, talvolta ti fa già sentire meglio.
Il punto è che da individuo introverso e sensibile quale sei (almeno da quanto mi sembra di aver capito), senti il bisogno di una connessione profonda con l'altro e questo tipo di intesa non è facile da instaurare, proprio perché la stessa società nella quale viviamo e siamo immersi, demonizza l'introspezione a favore della "leggerezza" (che a me pare piu' una superficialità giustificata).
Si cresce imparando che esistono emozioni negative, che spesso vengono negate, svalutate e rifuggite, perciò in molti perseguono le distrazioni e non vogliono affrontare discorsi o rapporti "impegnativi".
Ecco perché in altre occasioni, lo stesso contesto (ossia stare tra la gente) ti crea sconforto.
C'è una frase tratta dalla serie animata di Zerocalcare "Strappare lungo i bordi" che secondo me calza a pennello:
"E semo pure stupidi. Perché se impuntamo a fa’ il confronto co le vite degli altri. Che a noi ce sembrano tutte perfettamente ritagliate, impalate, ordinate. E magari so così perfette solo perché noi le vediamo da lontano."
Purtroppo provo ad immergermi anche nelle cose che dici, ma l'unica che funziona davvero è una giornata nella natura o visitare un borgo o una città perché altrimenti il resto non va.
Grazie dei consigli! Un piacere parlare con tutti voi.
P.S. si sono molto sensibile anche agli sguardi degli altri ed è facile ferirmi.