Sono ormai anni che vivo malissimo il weekend.
Sono una persona estremamente tranquilla, mai avuto il mito del divertimento, neanche in più tenera età (ora 34). Il classico noioso, descritto da questa società edonista e consumista come noioso, sfigato e via dicendo.
Per me il weekend è sempre stato un momento in cui staccare. Il mio ideale è sempre stato fare qualcosa per conto mio, magari in solitaria, qualche hobby, suonare, qualcosa al pc, videogiochi, fumetti.. poi magari uscire, vedere qualcuno, mangiare, bere, (di solito facevo coincidere la mia uscita con il pranzo o la cena, senza esagerare e poi casa). Vivo nella città più bella del mondo (non me ne vogliate muahaua), mi piace molto girare per la città, stare all'aria aperta con gli altri. Le attività "create" dall'uomo, eventi, concerti, film, teatro, mostre, non sono proprio il mio campo, nel senso che pur essendo un malato di cinema, sono molto selettivo , non mi piace tutto, potrà piacermi un bel 10% di quello che esce annualmente, che si traduce alla fine in.. Qualcosa a cui partecipare ogni 2-3 mesi, idem per concerti, mostre ecc.
Sono semplce, senza pretese, a me un dialogo con una persona per poi tornare a casa può riempire il week end, un pranzo dai miei, con la mia ragazza. Dò estremo valore alle persone e al tempo passato insieme, sebbene sono descritto spesso come asociale, credo di esserlo proprio perché tengo molto ai rapporti e ci rimango male di tantissime cose. Ho sempre considerato questo minimalismo un grande pregio, perché quando faccio una cosa è perché per me ha un valore circa enorme. Per esempio la musica.. Non mi piace quasi niente, non andrei al concerto di circa nessun artista, italiano o estero. Ma quei 3-4 artisti che mi piacciono, per me sono il mondo e un loro concerto può cambiarmi la giornata o la settimana notevolmente.
Tutto questo noioso preambolo per dire.
Ho iniziato a odiare questo mio aspetto. Non mi sono mai chiesto se fosse sbagliato o giusto essere così, lo ero e basta. La realtà mi ha fatto capire che sono sbagliato. Sono sbagliato e ora devo pagarne pegno.
Come ben sapete sono fidanzato e convivo. Forse uno come me non dovrebbe esserlo in genere. A chi può interessare un noioso idiota che non ha il sabato pieno, sembra avere pochi interessi? Che si fa insieme? Come ci si diverte?
Di fatto queste domande mi si ripropongono ogni singola volta.
Non abbiamo molti amici, alla mia ragazza questo aspetto non interessa, ha 1-2 amiche che vede ogni morte de papa, delle mie relazioni non sembra preoccuparsi.
Se la mia compagna non ha idee e non ha adocchiato il film, la mostra, la passeggiata, il viaggio, che le interessa, è l'inizio della fine.
Si arriva al venerdì e comincio a entrare in ansia .Non ho organizzato nulla, non trovo cose da fare. Su internet come eventi c'è la sagra della porchetta e altre 2 cose improponibili. Senza considerare il fatto che anche trovassi qualcosa di realmente interessante, non è affatto detto che interessi alla mia ragazza.
In tal caso da single avrei colto l'occasione per stare a casa, vedere i miei, al massimo uscire il sabato sera.
Insomma. Sto weekend è andata così. Il nulla.
Si arriva al sabato e in completo imbarazzo mi metto a cazzeggiare al computer, sto sviluppando una piccola applicazione per hobby, ma alla fine il mio pensiero fisso era OH MIO DIO COSA FAREMO OGGI.
Infatti noto che la mia compagna è piombata in un'apatia totale. Sul divano, su Instagram. Verso metà pomeriggio lo scontro diventa inevitabile. Lei comincia a dirmi che non organizzo niente e non mi interessa niente.. Che non può proporre sempre lei. Io che vorrei farle capire che io non devo trovare l'evento per divertirmi a 30 anni, che per me uscire non è fondamentale, che non avendo amici potrei tranquillamente stare a casa e magari per una volta potrei non spendere tutti i miei soldi nelle discutibili robe che vuole fare lei.. Senza considerare il fatto che esisterebbe quella cosa completamente bistrattata nella nostra coppia, chiamata "sesso", che quando due si amano e sono nella stessa stanza per molto tempo, potrebbe anche scattare. Ma come al solito non dico nulla.. Abbozzo e basta. Davanti al suo sguardo del tipo "oh mio dio che sfigato questo. al computer di sabato. io voglio divertirmi, non ha trovato nessun evento a cui andare" entro in uno stato di totale ansia, comincio a sudare, agitarmi, e con le mani in fronte, comincio a spulciare qualsiasi cosa (tenendo ovviamente conto dei suoi gusti) che possa svoltare questa giornata.
Alla fine non trovo nulla, ma nel frattempo ero sudato, sfatto e con aria depressa. Lei allora pensa che il mio problema sia proprio il fatto che sono annoiato. Comincia a fare. "Ho capito, se non ti porto fuori di casa impazzisci, usciamo". Provo a dire che non è quello il punto, ma non mi ascolta, quindi come fossi un cane da portare a spasso mi fa fare il giro del palazzo, gelato, spesa e di nuovo a casa.
Io sconvolto, umiliato diciamo, e sentendomi davvero uno sfigato.
A parte questo..
Credo di essere nato in un'epoca sbagliata.
Come vi ho detto, sarò sbagliato io e questa mia idea del "mi basta poco per stare bene. una persona, due chiacchiere, un bel posto".
La gente vuole consumare, vivere esperienze, essenzialmente vuote.
Tutto questo oltre ad aver completamente ucciso il mio umore e la mia autostima che ormai è completamente inesistente, vi aiuta anche a capire perché poi cedo a qualsiasi sua richiesta, dall' "ok per risolvere la porto al centro commerciale, così compra qualcosa e si distrae" all' "ok, visto che sono così triste e sfigato, ora organizzo qualcosa di costoso e figo, che a me non interessa, ma a lei sì. e via di viaggi, eventi, biglietti per cose discutibili". E via verso la povertà totale.