Vent'anni di tormento interiore

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

Vent'anni di tormento interiore

Messaggioda Massimiliano89 » 14/12/2023, 12:14



Il mio dolore è troppo forte. Inconsciamente cerco qualsiasi scusa per dire a me stesso " è colpa tua se è successo questo ". La frase che ho appena citato riguarda cose importanti, ma anche inezie. Non posso fare a meno di incolpare me stesso, anche se - per indolenza causata dalla tristezza - non ho lavato il pavimento di casa.
Forse sono un masochista? Sono un ragazzo che ama sentirsi in colpa? Amo farmi del male colpendo me stesso con i pensieri ossessivi? Non lo so. Vorrei tanto saperlo.
Quasi tutto il giorno vivo con l'idea perenne di aver sbagliato qualcosa.
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Messaggioda Navigator63 » 14/12/2023, 13:43



Massimiliano89 ha scritto:Forse sono un masochista?

Non direi, visto che non ne trai alcun piacere.

Sono un ragazzo che ama sentirsi in colpa?

Questo è possibile.
Se da un genitore hai assorbito la convinzione che sei "sbagliato", sentirti in colpa (e darti addosso) può essere vissuto come un modo di "espiare" alla tua manchevolezza.

Amo farmi del male colpendo me stesso con i pensieri ossessivi?

Similmente, se hai convinzioni simili a quanto sopra, puoi sentire il bisogno (inconsapevole) di punire te stesso.

Quasi tutto il giorno vivo con l'idea perenne di aver sbagliato qualcosa.

L'idea che mi sono fatto è che hai subito un "lavaggio del cervello" che ti ha danneggiato e fatto sentire sbagliato.
Invece di rigettare tali convinzioni, le assecondi e per questo forse ti senti meritevole di disagio, disprezzo e punizioni.

Ovviamente sono meccanismi mentali nascosti nell'inconscio, che quindi sono indifferenti ai ragionamenti razionali.

Forse avresti bisogno di riconoscere che non sei quello che credi, e che ti hanno convinto di essere. Che sei prigioniero di un falso sé malato.
Al che sorgerebbe una domanda fondamentale: "Ma allora chi sono veramente?!?" :mmm2:
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Messaggioda Massimiliano89 » 22/12/2023, 10:51



Navigator63 ha scritto:
Massimiliano89 ha scritto:Forse sono un masochista?

Non direi, visto che non ne trai alcun piacere.

Sono un ragazzo che ama sentirsi in colpa?

Questo è possibile.
Se da un genitore hai assorbito la convinzione che sei "sbagliato", sentirti in colpa (e darti addosso) può essere vissuto come un modo di "espiare" alla tua manchevolezza.

Amo farmi del male colpendo me stesso con i pensieri ossessivi?

Similmente, se hai convinzioni simili a quanto sopra, puoi sentire il bisogno (inconsapevole) di punire te stesso.

Quasi tutto il giorno vivo con l'idea perenne di aver sbagliato qualcosa.

L'idea che mi sono fatto è che hai subito un "lavaggio del cervello" che ti ha danneggiato e fatto sentire sbagliato.
Invece di rigettare tali convinzioni, le assecondi e per questo forse ti senti meritevole di disagio, disprezzo e punizioni.

Ovviamente sono meccanismi mentali nascosti nell'inconscio, che quindi sono indifferenti ai ragionamenti razionali.

Forse avresti bisogno di riconoscere che non sei quello che credi, e che ti hanno convinto di essere. Che sei prigioniero di un falso sé malato.
Al che sorgerebbe una domanda fondamentale: "Ma allora chi sono veramente?!?" :mmm2:


Mi hai fatto riflettere. Ora mi sento molto meglio, grazie Valter
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Messaggioda Navigator63 » 22/12/2023, 12:22



Massimiliano89 ha scritto:Mi hai fatto riflettere. Ora mi sento molto meglio, grazie Valter

Allora diciamo che è il mio "regalo di Natale" :D ;)

Una cosa che puoi ripeterti quando ti senti "sbagliato" è: "Non è colpa mia".
A questo proposito, ti suggerisco di (ri)vedere il film "Will Hunting genio ribelle" :)
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Messaggioda Cordis » 22/12/2023, 17:25



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Messaggioda Navigator63 » 22/12/2023, 20:51



Cordis ha scritto:Pure questo

Bellissimo film ("L'uomo senza volto", di e con Mel Gibson), ma qual è la connessione con la storia di Max?
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Messaggioda Cordis » 23/12/2023, 2:18



Tormento interiore (di entrambi i protagonisti) che può trovare soluzione senza che accada alcun incantesimo, semplicemente perché la vita scorre .

Ma comunque il collegamento con will hunting (bel film però non realistico) mi pare ancora più stiracchiato.
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Messaggioda Navigator63 » 23/12/2023, 13:30



Cordis ha scritto:Ma comunque il collegamento con will hunting (bel film però non realistico) mi pare ancora più stiracchiato.

Vabbeh, volevo evitare lo spiegone, ma ci sta :D

A parte l'aspetto della genialità, in "Will Hunting" abbiamo un protagonista che si pone volontariamente in una posizione "infima", perché si vede in maniera distorta, si ritiene "sbagliato", e se ne addossa la colpa. In questo rivedevo una somiglianza con Max.
Nella scena catartica in cui il terapeuta gli ripete "Non è colpa tua", alla fine il protagonista realizza che il fardello di cui si è caricato per tutta la vita non è effettivamente colpa sua... proprio come - secondo me - Max crede di essere sbagliato perché gliel'hanno ripetuto a iosa; ed il giorno in cui si renderà conto che non è vero, si libererà di un peso enorme.

In sintesi, non è il carattere del protagonista che mi ricorda Max... ma il suo dramma interiore, e la sua "paralisi" nella vita.
Poi magari non ho capito nulla ;) ... ma il mio intuito dice che il nesso c'è. 8-)
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Messaggioda Cordis » 23/12/2023, 16:55



Ciao max, ti da fastidio se facciamo due chiacchiere qui da te?
Se no interrompo e scusa.

A parte l'aspetto della genialità, in "Will Hunting" abbiamo un protagonista che si pone volontariamente in una posizione "infima", perché si vede in maniera distorta, si ritiene "sbagliato", e se ne addossa la colpa.


Si, ci sta, e solo che, preso come film in se l'ho guardato volentieri, prendendo la storia sul serio invece mi sta un po' sullo stomaco, will sta al "genio incompreso " come dexter (quello della serie tv) sta al serial killer: pura invenzione cinematografica, cavolate, i "geni incompresi", se si riconoscono come tali, nella realtà hanno vite davvero difficili e tragiche. Un will hunting reale non ci andrebbe in giro per i corridoi a risolvere equazioni, perché non sarebbe capace, in assenza di istruzione adeguata e supporto familiare decente non c'è qi che tenga, non gliene fregherebbe niente di mettersi a studiare per conto suo, nemmeno se fosse uno che "si intrippa" con la matematica...
Se invece avesse ricevuto un istruzione potrebbe finire cosi: William James Sidis
Per diventare Einstein & Co. occorre sia istruzione, sia ambiente familiare adeguato, sia fortuna nella vita. Altrimenti finisce con una vita corta e piena di merda, oppure semplicemente come uno tra le decine di milioni di geni esistenti oggi nel mondo, che restano sconosciuti sia al mondo che a se stessi
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Messaggioda Navigator63 » 23/12/2023, 23:52



Cordis ha scritto:Si, ci sta, e solo che, preso come film in se l'ho guardato volentieri, prendendo la storia sul serio invece mi sta un po' sullo stomaco

Ovviamente ci sono "licenze poetiche" ai fini narrativi. E' un film, non un documentario. :)

Altrimenti finisce...

"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognano nella vostra filosofia." ;)
(William Shakespeare, in "Amleto")
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