una giornata al mare....

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

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Messaggioda RyanTheNorthman » 09/07/2025, 11:04



Io in tutto questo posso solo dire che, almeno secondo me, una persona che è sempre stata non molto considerata e ha ricevuto poco affetto è anche normale che reagisca in un determinato modo e che quindi possa essere più bisognosa, solo che, appunto, molti prendono le distanze da chi è così, come per paura (ma di cosa poi?); inoltre, coloro che hanno questa caratteristica, di solito, sono più empatici, emotivi e leali. Ma comunque, credo anche che, se una persona ci tiene a cambiare la propria situazione, debba trovare il coraggio di farlo in un modo o nell'altro, come più le aggrada, invece di rimanere bloccata a pensare che non ci riuscirebbe mai.
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Messaggioda Lena_ » 09/07/2025, 13:40



RyanTheNorthman ha scritto:Io in tutto questo posso solo dire che, almeno secondo me, una persona che è sempre stata non molto considerata e ha ricevuto poco affetto è anche normale che reagisca in un determinato modo e che quindi possa essere più bisognosa, solo che, appunto, molti prendono le distanze da chi è così, come per paura (ma di cosa poi?); inoltre, coloro che hanno questa caratteristica, di solito, sono più empatici, emotivi e leali.


Rispondo a questo punto perché l'argomento mi preme molto.
In una relazione, io sono ben felice di offrire empatia, ascolto e supporto al/la mio/a partner (ma non a fargli/le da genitore); mentre con uno/a con cui sto solo uscendo e che conosco da poco tempo non sono disposta a colmare eventuali sue insicurezze.

Non si tratta di essere poco empatici, ma di preservare la propria stabilità emotiva di fronte a sconosciuti/e, che ti gettano addosso il proprio malessere cercando di lenire in qualche modo la loro sofferenza. E personalmente, nella mia esperienza, le persone estremamente bisognose e che necessitano di tante rassicurazioni, sono poi quelle che poi non si rivelano altrettanto comprensive e - quando hai bisogno tu - si fanno indietro. Poi, certamente non si può fare di tutta l'erba un fascio, però tendenzialmente queste persone, essendo molto autocentrate (che non vuol dire egocentriche), poi hanno molta difficoltà a vedere il punto di vista altrui seppur potenzialmente molto sensibili.
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Messaggioda oltrepo » 09/07/2025, 16:53



Ciao avete ragione,ma il problema e quando uno arriva a 51 anni,ed ha problemi a relazionarsi con le donne, perche da giovane non si e fatta la giusta esperienza e dura
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Messaggioda RyanTheNorthman » 09/07/2025, 18:38



Lena_ ha scritto:Rispondo a questo punto perché l'argomento mi preme molto.
In una relazione, io sono ben felice di offrire empatia, ascolto e supporto al/la mio/a partner (ma non a fargli/le da genitore); mentre con uno/a con cui sto solo uscendo e che conosco da poco tempo non sono disposta a colmare eventuali sue insicurezze.


Io comunque parlavo in generale, dato che più persone hanno criticato questa cosa in più occasioni, perciò non mi riferivo a nessuno in particolare né tantomeno volevo attaccare uno di voi; alla fine, ognuno è libero di avere le proprie opinioni e di esprimerle, così come è libero di obiettare se non si trova d'accordo su un determinato argomento: io ho fatto proprio questo.

Lena_ ha scritto:Non si tratta di essere poco empatici, ma di preservare la propria stabilità emotiva di fronte a sconosciuti/e, che ti gettano addosso il proprio malessere cercando di lenire in qualche modo la loro sofferenza.


Non ho mai detto che chi prende le distanze lo faccia perché è poco empatico, ma perché probabilmente ha paura, paura di essere coinvolto in qualcosa a lui/lei sconosciuto, in situazioni molto delicate o difficili da comprendere.

Lena_ ha scritto:E personalmente, nella mia esperienza, le persone estremamente bisognose e che necessitano di tante rassicurazioni, sono poi quelle che poi non si rivelano altrettanto comprensive e - quando hai bisogno tu - si fanno indietro. Poi, certamente non si può fare di tutta l'erba un fascio, però tendenzialmente queste persone, essendo molto autocentrate (che non vuol dire egocentriche), poi hanno molta difficoltà a vedere il punto di vista altrui seppur potenzialmente molto sensibili.


Certo, ci mancherebbe, io parlavo dal mio punto di vista e da quello che ho avuto modo di osservare, poi ognuno ha le sue esperienze, a volte anche molto diverse le une dalle altre, perciò è vero, non si dovrebbe fare di tutta l'erba un fascio.
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Messaggioda Navigator63 » 09/07/2025, 19:27



Lena_ ha scritto:Non si tratta di essere poco empatici, ma di preservare la propria stabilità emotiva di fronte a sconosciuti/e, che ti gettano addosso il proprio malessere cercando di lenire in qualche modo la loro sofferenza. E personalmente, nella mia esperienza, le persone estremamente bisognose e che necessitano di tante rassicurazioni, sono poi quelle che poi non si rivelano altrettanto comprensive e - quando hai bisogno tu - si fanno indietro.

Mi trovo a supportare quanto dice Lena. Ovviamente non sempre e comunque, ma in certi casi è come descrive lei.

Ci sono persone che danno un'immagine di sé triste e ferita, dolce e sconsolata, attirandosi la compassione ed il supporto altrui... ma poi si attaccano come una piovra a chi si avvicina, diventando anche pretenziosi, aggressivi e totalmente egocentrici. Diventano come "vampiri emozionali": ti succhiano tutta l'energia per riempire il loro vuoto interiore (che non si colma MAI), lasciandoti svuotato ed esausto - e poi magari ti rimproverano che non hai fatto abbastanza. :???:

Un caso di questo tipo sono le persone con disturbo borderline di personalità (DBP / BPD).
Se entri in relazione con queste persone, all'inizio possono essere tutte premurose ed amorevoli (perché hanno bisogno di legarti a sé), ma dopo un po' il loro malessere prende il sopravvento e tutto diventa incentrato intorno a loro ed ai loro bisogni di attenzione e rassicurazione costante (che cmq non bastano mai). Hanno frequenti sbalzi di umore e scarsissimo controllo delle proprie emozioni.
Sono persone che, di fronte ad un rischio di abbandono, o anche solo un breve allontenamento, possono diventare aggressive o minacciare il suicidio, o altri comportamenti estremi.

Non dico questo per criticarli (mica lo fanno apposta), ma come spiegazione per chi può averne incontrati.
Hanno infatti un comportamento apparentemente inspiegabile, che alterna estremi opposti: all'inizio tutto dolcezza, calore e gratitudine, poi possono diventare un incubo, senza apparente ragione - ricordando la figura del Dr. Jekyll e Mr. Hyde. :mmm2:
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Messaggioda RyanTheNorthman » 09/07/2025, 20:58



Navigator63 ha scritto:Un caso di questo tipo sono le persone con disturbo borderline di personalità (DBP / BPD).
Se entri in relazione con queste persone, all'inizio possono essere tutte premurose ed amorevoli (perché hanno bisogno di legarti a sé), ma dopo un po' il loro malessere prende il sopravvento e tutto diventa incentrato intorno a loro ed ai loro bisogni di attenzione e rassicurazione costante (che cmq non bastano mai). Hanno frequenti sbalzi di umore e scarsissimo controllo delle proprie emozioni.
Sono persone che, di fronte ad un rischio di abbandono, o anche solo un breve allontenamento, possono diventare aggressive o minacciare il suicidio, o altri comportamenti estremi.


Sì, indubbiamente si tratta di situazioni abbastanza complesse; un altro esempio possono essere le persone con disturbi dello spettro autistico, le quali, in linea generale, presentano difficoltà nelle interazioni, a comprendere le emozioni sia proprie che degli altri e il linguaggio del corpo, resistenza ai cambiamenti, interessi limitati e ossessivi, comportamenti ripetitivi e talvolta aggressivi, e anch'esse possono avere problemi relativi al rischio di abbandono. Ecco, volevo capire questo: dato il fatto che le persone appartenenti a queste e tante altre categorie, le quali le rendono inevitabilmente diverse dalla maggior parte della popolazione, non possono cancellare ciò che sono né eliminare la propria condizione, ma solo migliorare determinate cose e attenuare un po' alcuni atteggiamenti deleteri per la propria vita, dovrebbero dunque instaurare rapporti di qualsiasi tipo solo con altre persone appartenenti a tali categorie, cercando di evitare coloro che sono al di fuori, proprio perché potrebbero crearsi situazioni avverse, difficili o anche pericolose?
Sono piuttosto confuso a riguardo, perciò mi piacerebbe avere una risposta che mi dia modo di vederci più nitidamente.
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Messaggioda oltrepo » 10/07/2025, 13:00



tutte le volte che torno al mare mi viene voglia di piangere troppi ricordi...
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Messaggioda Germano75 » 10/07/2025, 14:59



Ma trovarti degli amici?
Se stai sempre solo è ovvio che ti deprimi.
Vai con qualche organizzazione tipo "WeRoad" o simili. Certo sono a pagamento e, soldi a parte, in linea di principio non è bello pagare per l'amicizia, ma almeno all'inizio è così, se parti da zero!

Il problema è la solitudine, non la famiglia!
Se cerchi una donna e una famiglia nella speranza che ti tappino i buchi interiori, avrai un rapporto schifoso.
Trovati amici, divertiti e poi le donne arriveranno di conseguenza!
A 50 anni le donne sono a caccia disperata!!! Altro che le ragazzine adolescenti che facevano le difficili!
Certo è che devi apparire come un uomo in grazia di dio, non come un disperato depresso.
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Messaggioda oltrepo » 10/07/2025, 16:03



dici che ci sono 50 enne in forma single?
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Messaggioda Navigator63 » 11/07/2025, 3:32



RyanTheNorthman ha scritto:Ecco, volevo capire questo: dato il fatto che le persone appartenenti a queste e tante altre categorie, le quali le rendono inevitabilmente diverse dalla maggior parte della popolazione, non possono cancellare ciò che sono né eliminare la propria condizione, ma solo migliorare determinate cose e attenuare un po' alcuni atteggiamenti deleteri per la propria vita, dovrebbero dunque instaurare rapporti di qualsiasi tipo solo con altre persone appartenenti a tali categorie, cercando di evitare coloro che sono al di fuori, proprio perché potrebbero crearsi situazioni avverse, difficili o anche pericolose?

Allora, io distinguerei tra due categorie di persone:
1. Quelli che sono "particolari" per carattere o tratti innati - come quelli con spettro autistico, o molto introversi, od estremamente sensibili (HSP).
2. Quelli che presentano degli squilibri consistenti o delle patologie psicologiche.

1. IMHO, i primi necessitano di partner - od anche amici - che siano in grado di comprendere la loro natura particolare, e quindi possono essere o persone con tratti simili, oppure che hanno elevata compatibilità con loro.
In alcuni casi certe personalità, pur essendo diverse, hanno l'effetto "cacio sui maccheroni", ovvero si completano a vicenda. Un caso tipico è l'uomo forte ma poco emotivo, e la donna molto emotiva ma fragile: lei si appoggia a lui, e lui si "alimenta" delle emozioni di lei. Naturalmente in questi casi ci vuole anche la disponibilità a venirsi incontro ed accettare l'altro anche quando non lo capiamo.

2. Nel secondo caso, credo che nessuno debba "farsi carico" delle patologie altrui; quindi costoro dovrebbero avere l'onestà di riconoscere "Ok, ho un problema", e farsi un bel percorso di terapia per migliorare quanto possibile.
Inoltre accettare che sono in qualche modo "difettose", e quindi non pretendere chissà che cosa come partner (vedo invece a volte atteggiamenti del tipo "Chissenefrega se io sono un mezzo disastro, voglio cmq un/a partner meraviglioso/a" :facepalm: ).

Un problema che si presenta con entrambe le categorie, è quando non si è consapevoli delle proprie "particolarità" (o ci si rifiuta di riconoscerle), e quindi non se ne tiene conto nella scelta dei partner, ignorando la mancanza di compatibilità - e magari privilegiando l'attrazione istintiva.
Questi casi possono portare sì a situazione rognose o persino pericolose:
- P.es. una donna ipersensibile che insegue un uomo fascinoso ma duro e rozzo - che poi la farà sentire sempre incompresa, trascurata e giudicata. Ma era prevedibile fin dall'inizio!
- Oppure il tipo molto introverso che corteggia una bellona estroversa... che se poi nasce una coppia, lei in breve lo troverà noioso, pesante e le verrà voglia di scaricarlo. Anche qui, sai che sorpresa! ;)

Ovviamente "brutte sorprese" del genere possono capitare a chiunque, ma sono particolarmente probabili per persone "particolari" che quindi, come dicevi tu, richiedono necessitano di avere vicino persone con cui ci sia un buon "incastro".
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