Navigator63 ha scritto:Allora, io distinguerei tra due categorie di persone:
1. Quelli che sono "particolari" per carattere o tratti innati - come quelli con spettro autistico, o molto introversi, od estremamente sensibili (HSP).
2. Quelli che presentano degli squilibri consistenti o delle patologie psicologiche.
RyanTheNorthman ha scritto:Personalmente, non trovo molto giusto fare queste distinzioni, mi sembra un po' una discriminazione
Personalmente, non trovo molto giusto fare queste distinzioni
alla fine, sia una persona borderline che una persona autistica, sebbene appartengano a due categorie completamente diverse, dovrebbero trovare il loro equilibrio mentale
ed entrambe non hanno colpa della loro condizione
quindi perché affermare che gli appartenenti alla seconda categoria "hanno un problema", "sono difettose", "devono seguire un percorso terapeutico per migliorare", "non devono pretendere molto dai potenziali partner"
(quasi come a dire che non meritano qualcuno che li comprenda e li sostenga)
Comunque dimmelo se ho capito male il messaggio.

Navigator63 ha scritto:quindi perché affermare che gli appartenenti alla seconda categoria "hanno un problema", "sono difettose", "devono seguire un percorso terapeutico per migliorare", "non devono pretendere molto dai potenziali partner"
Potrei cercare di spiegartelo... ma a questo punto ho dei dubbi che potresti capirlo - o avere l'apertura mentale di accettare fatti che trovi scomodi.
Navigator63 ha scritto:La morale o la giustizia non c'entrano nulla (quelle sono puramente idee nelle nostre teste). Qui si parla di fatti.
Se uno non lo riconosce, o non è ancora cresciuto o vive nelle favole.
Navigator63 ha scritto:Comunque dimmelo se ho capito male il messaggio.
No, mi sembra che non ci siamo capiti affatto.
).
Insert Coin ha scritto:Rimango un pò basito difronte a cosi' tante certezze..
Ma non era sicura solo la morte?

RyanTheNorthman ha scritto:forse avrei solo dovuto fare a meno di commentare, proprio sulla base di tale fatto, per evitare che si scatenasse una discussione non necessaria
Navigator63 ha scritto:Insert Coin ha scritto:Rimango un pò basito difronte a cosi' tante certezze..
Ma non era sicura solo la morte?
Eh... sì e no.![]()
Siamo anche certi che la Terra sia rotonda, che abbia almeno 4 miliardi di anni, e che sia il terzo pianeta del Sistema Solare.
O mi sbaglio?
Insert Coin ha scritto:Trovo le tue repliche troppo perentorie, tipiche di chi pensa di sapere sempre tutto..


La mia professoressa di lettere diceva: il vero sapientone è colui che sa di non sapere..
È una mia impressione, magari mi sbaglio..

- di fare il "professorino"... ma è perché ritengo di aver raggiunto una competenza tale da poterlo fare.
Navigator63 ha scritto:Insert Coin ha scritto:Trovo le tue repliche troppo perentorie, tipiche di chi pensa di sapere sempre tutto..
Non voglio entrare in polemica; potresti anche avere ragione. Ma ci tengo a dire come la vedo io.
Primo, riconosco di avere spesso idee "forti", che esprimo con decisione. Ad alcuni ciò può apparire saccenza, o arroganza. Ci sta.
Ma il mio motivo è che le mie idee sono costruite e affinate a lungo, ci lavoro su per arrivare a capire come funzionano le cose; e ci credo perché ho una serie di prove. Non è mai solo perché "me lo sento".
Altre volte non sono affatto certo, ho solo ipotesi, ed allora mi esprimo in modo molto più "soft": "Potrebbe essere così, ma chissà...".
Infine, quando si tratta di comportamento umano e relazioni sono argomenti che studio da oltre 40 anni.
Ammetterai che quando uno è uno "specialista" di un settore, può anche permettersi una certa sicurezza delle proprie posizioni.![]()
Per cui, quando sento dire cose che a mio parere non stanno né in cielo né in terra, lo dico chiaramente.![]()
Lo stesso mi accade nell'informatica (altro campo in cui opero da più di 40 anni): pur non sapendo certamente tutto, se qualcuno se ne esce con cose insensate dal punto di vista tecnico... cosa vuoi che gli dica, che l'informatica è un'opinione?La mia professoressa di lettere diceva: il vero sapientone è colui che sa di non sapere..
Sono d'accordo, e tu saprai che il concetto arriva da Socrate.
Però attenzione: Socrate non intendeva certo "So di non sapere (nulla)". Figuriamoci, era un filosofo che insegnava agli altri, per cui è chiaro che sapeva di sapere tanto.![]()
Il significato di quella frase è "Riconosco la mia ignoranza, ovvero che ci sono tante cose che non so" (il che non esclude avere certezze altrove).
Nel mio caso non mi sento mai "onnisciente". Al contrario, ogni giorno imparo e scopro cose nuove (se sapessi tutto, non sarebbe possibile).
Quando vado in lughi dove si condivide la conoscenza, come Quora, mi stupisco di quante cose non so! O di quanta gente ne sa tanto più di me!![]()
Ciò non toglie che, su certi argomenti, mi ritengo molto più competente della media (*) - e non credo di sbagliarmi (anche i commenti sul mio blog ne sono una riprova).
(*) Il che non vuol dire che so tutto. Ma se conosco un argomento al 75%, e Tizio al 25%, è probabile che io abbia buoni motivi per correggere Tizio.
È una mia impressione, magari mi sbaglio..
La tua impressione è comprensibile, ma spero di aver spiegato perché mi sembra un equivoco.
Cioè spesso si confonde la mia competenza con arroganza o saccenza.
Potrei essere accusato - e non a torto- di fare il "professorino"... ma è perché ritengo di aver raggiunto una competenza tale da poterlo fare.
Poi posso sempre sbagliarmi.![]()
Però uno me lo deve dimostrare con una tesi solida, accurata e convincente; e se lo è, sarò il primo a dire "Caspita, la tua tesi è meglio della mia".
Eh, mica basta dire "Mah, secondo me non è come dici tu"...
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