Non sono sola

Non sono sola.
Che non sono sola è un inequivocabile dato di fatto.
Ho una famiglia, una di origine e una mia. Ho un lavoro e un buon numero di colleghi con cui divido la mattinata. Ho delle amiche.
Ho perfino un amante.
E allora... perché mi sento così sola?
Perché mi sembra che le persone che ho intorno siano tutte incentrare su loro stesse, sui loro bisogni, e non si renano minimamente conto dei miei?
Mi capita milioni di volte di chiedere "come stai?". Di rado me lo sento chiedere.
Poi è anche vero che forse una parte di coloa ce l'ho anche io. Perché le volte che succede io tronco la conversazione con un "bene, grazie, e tu?". Perché?! Beh: perché forse mi aspetto (e spero) che la gente non si fermi lì, perché ogni volta spero di incontrare qualcuno che non si accontenti di una risposta così banale, che provi a scavare, che sia interessato a vedere cosa c'è dietro. Ma non capita mai.
E, soprattutto, non capita con le persone che ho più vicine.
Non capita adesso come non è mai capitato prima. Ho una madre e un padre che si sono sempre limitati a chiedermi come era andata a scuola e che voti avevo preso, non a chiedermi come stavo. Perché... loro sono fatti così. Per loro è a posto così.
Ho un compagno che non mi chiede "come stai?" mi chiede "che cos'hai?". E a cui non rispondo praticamente più: qualunque cosa io possa rispondere il risultato è quasi sempre che lui è più stanco, che lui lavora di più, che lui ha più mal di schiena, e via dicendo.
Ho delle amiche che, se proprio mi voglio mettere ad analizzare, mi cercano molto più spesso quando sono loro che hanno da raccontare.
Mi rendo conto9 di sapere tutto di loro, ma che la maggior parte non sa nulla di me. O almeno: non sa cosa c'è dietro.
E... mi sento sola.
Corro tutta la settimana: lavoro, mi occupo dei figli, della casa, del cane.
Poi quando arrivano il sabato e la domenica.. dormo.
Soo c apace di alzarmi dal letto alle undici, di rijmettermi a letto all'una, di rialzarmi alle sei, me di ricominciare a dormire alle nove.
E non per stanchezza reale.
Ma per... apatia, probabilmente.
Perché inizia a mancarmi la voglia di fare un po' tutto.
Perché per anni mi sccorgevo che ero sola a pensare, ma decidere, a organizzare, a cercare. E allora adesso forse... ho mollato il colpo. E il dato di fatto è che nessuno nota nemmeno la differenza.
...Come si fa a uscire da qui, prima di sprofondare?
Che non sono sola è un inequivocabile dato di fatto.
Ho una famiglia, una di origine e una mia. Ho un lavoro e un buon numero di colleghi con cui divido la mattinata. Ho delle amiche.
Ho perfino un amante.
E allora... perché mi sento così sola?
Perché mi sembra che le persone che ho intorno siano tutte incentrare su loro stesse, sui loro bisogni, e non si renano minimamente conto dei miei?
Mi capita milioni di volte di chiedere "come stai?". Di rado me lo sento chiedere.
Poi è anche vero che forse una parte di coloa ce l'ho anche io. Perché le volte che succede io tronco la conversazione con un "bene, grazie, e tu?". Perché?! Beh: perché forse mi aspetto (e spero) che la gente non si fermi lì, perché ogni volta spero di incontrare qualcuno che non si accontenti di una risposta così banale, che provi a scavare, che sia interessato a vedere cosa c'è dietro. Ma non capita mai.
E, soprattutto, non capita con le persone che ho più vicine.
Non capita adesso come non è mai capitato prima. Ho una madre e un padre che si sono sempre limitati a chiedermi come era andata a scuola e che voti avevo preso, non a chiedermi come stavo. Perché... loro sono fatti così. Per loro è a posto così.
Ho un compagno che non mi chiede "come stai?" mi chiede "che cos'hai?". E a cui non rispondo praticamente più: qualunque cosa io possa rispondere il risultato è quasi sempre che lui è più stanco, che lui lavora di più, che lui ha più mal di schiena, e via dicendo.
Ho delle amiche che, se proprio mi voglio mettere ad analizzare, mi cercano molto più spesso quando sono loro che hanno da raccontare.
Mi rendo conto9 di sapere tutto di loro, ma che la maggior parte non sa nulla di me. O almeno: non sa cosa c'è dietro.
E... mi sento sola.
Corro tutta la settimana: lavoro, mi occupo dei figli, della casa, del cane.
Poi quando arrivano il sabato e la domenica.. dormo.
Soo c apace di alzarmi dal letto alle undici, di rijmettermi a letto all'una, di rialzarmi alle sei, me di ricominciare a dormire alle nove.
E non per stanchezza reale.
Ma per... apatia, probabilmente.
Perché inizia a mancarmi la voglia di fare un po' tutto.
Perché per anni mi sccorgevo che ero sola a pensare, ma decidere, a organizzare, a cercare. E allora adesso forse... ho mollato il colpo. E il dato di fatto è che nessuno nota nemmeno la differenza.
...Come si fa a uscire da qui, prima di sprofondare?