Premetto che, a detta delle persone che mi conoscono, sono una persona simpatica e divertente, che sa stare con gli altri e sa anche essere “casinista”, ma per me le relazioni interpersonali sono sempre state un problema a causa della mia timidezza ed insicurezza, con cui combatto ogni giorno.
Nasco in una città di mare con un’importante storia alle spalle. La mia vita scorre felicemente fino a quando inizio a frequentare la scuola media. Ho sempre considerato quel periodo il medioevo della mia vita, mi sembrava di essermi calato nella piena oscurità. A scuola ero anche oggetto di bullismo, non avevo amici e dovunque andassi mi sentivo emarginato. L’unica persona che consideravo mio amico un giorno mi ha detto “forse è meglio se iniziamo a frequentare altre persone”. Quando sono andato al liceo mi sono sentito un po’ rinascere ed in effetti i primi anni sono riuscito ad instaurare dei rapporti di amicizia anche forti con i miei compagni di classe, che anzi sono stati direi i miei primi veri amici, ma ho fatto appena in tempo ad assaporare questa felicità, che tutto è cambiato perché sono ho perso l’anno e ho docuto cambiare classe, poi scuola e ci siamo un po’ persi di vista. Quindi sono di nuovo finito nel vortice dei tentativi di integrazione falliti, con l’angoscia di andare a scuola non solo per lo studio, ma anche per le persone che dovevo incontrare e l’ansia di non sapere con chi parlare nell’intervallo. Perché devo dire che tentare di entrare a fare parte di gruppi già formati è una “mission impossible”! Avevo veramente voglia di andare via da tutto e da tutti per ricominciare una nuova vita.
Finalmente il liceo è giunto alla fine! Mi iscrivo all’università e qui incomincia il periodo più bello ed entusiasmante della mia vita, dove forse ho capito chi veramente fossi e sono riuscito ad apprezzarmi di più. Questo lo devo soprattutto al fatto di avere conosciuto delle persone stupende, che mi hanno saputo valorizzare, che hanno creduto in me, mi hanno visto dentro e mi hanno apprezzato per come ero, oltre che volermi davvero bene. Mi hanno reso anche più forte e questo non me lo potrò mai dimenticare. Abbiamo condiviso un sacco di esperienze, viaggi, gioie e dolori. Eravamo perfettamente in sintonia, ci piaceva fare le stesse cose e mi sentivo finalmente a casa. Tutto bene direte… e invece la vita mi sveglia sempre sul più bello. Purtroppo il percorso universitario finisce e la gente incomincia ad andare via per lavoro, compreso me. In realtà decisi di andare via non solo per lavoro, ma per seguire quello che credevo fosse l’amore della mia vita. Nonostante all’epoca pensassi davvero che fosse così, andare via dalla mia città sentivo comunque che sarebbe stata dura. Ricordo ancora quando una delle ultime sera prima di partire stavo tornando verso casa sulla mia vespa. Vedevo il sole rifrangersi sul mare nelle ultime ore del giorno e pensai che mi sarebbe mancato terribilmente quel posto, che dopo tanti anni avevo imparato ad amare. E ricordo ancora quando telefonai al mio più caro amico, dicendogli che sarei partito. Sentii una grande desolazione e sconforto dall’altra parte della cornetta e la fine di un’epoca.
Così iniziai la mia nuova vita a più di 300 km dalla mia città, in un paesino di campagna, a 30 km da un piccolo comune di provincia, con i problemi legati al lavoro che faticavo a trovare e una nuova solitudine. Sì, perché la maggior parte del giorno lo passavo fuori per lavoro con un vecchio ingegnere logorroico, tornavo a casa tardi e andavo dalla mia compagna, che lavorava nell’attività turistica di famiglia, per poi andare a dormire in una grande casa circondato dai suoi familiari. Non uscivamo mai, non vedevamo mai nessuno e spesso stavo ad aspettarla nella struttura della sua attività. Con l’unica amica che aveva la mia compagna, ben presto i rapporti si fecero sempre più radi fino a scomparire. Nonostante qualche momento di sconforto, cercavo di essere positivo, dicendomi che era l’inizio e bisognava avere pazienza, poi le cose sarebbero migliorate e avremmo avuto più tempo per noi stessi e avremmo potuto fare un po’ delle cose che facevamo prima, magari viaggiare. Passano gli anni e mettiamo anche su famiglia. Il giorno lavoravo e la sera la passavo quasi sempre a casa da solo con i bambini, per non parlare dei weekend, dove mi destreggiavo tra casa e attività turistica. Ma la vita andava avanti, perché quando hai famiglia ci sono sempre tante cose da fare. Tutti i miei tentativi si socializzazione sono stati osteggiati dalla mia compagna, che non sente il bisogno di crearsi delle amicizie al di fuori della sua famiglia. Poi è accaduto un fatto grave al mio lavoro, che non starò a spiegarvi qui, che mi ha sconvolto la vita e mi ha fatto mettere in discussione tutto. Insomma, alla fine mi sono anche trovato senza lavoro e stando a casa, mi sono reso conto di quanto IO sia veramente solo e che in tutti questi anni sono sempre stato ad aspettare qualcosa che non è mai arrivato. Io sto bene con me stesso e a volte preferisco stare da solo, ma mi mancano i miei vecchi amici, le serate che passavamo insieme senza annoiarci mai, la condivisione di idee e progetti. E poi c’era una cosa che mi manca tantissimo e che mi sono accorto essere l’unica cosa che dà un senso alla mia vita: facevamo musica, non importa come, ma la facevamo e io mi sentivo realizzato. Ora, invece, a parte i miei figli ovviamente, sono circondato da persone con cui sento di avere poco in comune, che non mi comprendono, con cui non posso parlare liberamente dei miei interessi e delle mie idee. Ogni tanto suono il mio piano in solitudine, sentendo di essere più una scocciatura. Non riesco ancora a rassegnarmi all’idea di quello che ho perso andando via dalla mia città, perché sento che non lo ritroverò mai più e resterò “solo dentro” per tutta la vita. Questo peso mi accompagna ogni giorno e ogni tanto mi sento così disperato che vorrei farla finita, ma poi penso ai miei figli e vado avanti solo per loro.
Voglio dare un abbraccio virtuale a tutti voi del forum e lasciarvi un pezzo di una canzone dei REM, che secondo me potrebbe rendere un po’ lo spirito di questo forum:
When the day is long and the night, the night is yours alone,
When you're sure you've had enough of this life, well hang on
Don't let yourself go, everybody cries and everybody hurts sometimes
Quando il giorno è lungo e la notte,la notte è solo tua,
Quando sei sicuro che ne hai avuto abbastanza di questa vita,resisti
Non lasciarti andare,tutti piangono e tutti soffrono a volte
Titolo: Everybody hurts
