Sono ormai settimane che non sento più il suono della mia voce, fatte salve le quattro parole che dico al mio cagnolino. Non sento né vedo nessuno, non ricevo messaggi di nessun tipo, anche virtualmente non riesco ad avere contatti. Non avessi il mio amico a quattro zampe mi sembrerebbe di essere tornato a 12 anni fa, quando soffrivo di depressione acuta e stavo anche intere giornate fermo su una sedia o sul letto, a fissare il vuoto. Mi sono reso conto di non poter avere più una vita sociale, e ora ho capito perché...
La depressione ha spazzato via tutti i (non molti, in verità) rapporti che avevo stretto quando ero giovane. Stavo male, quindi non ero più piacevole, stare con me non era divertente, E' seguita una fase della mia vita in cui ero un eremita, non volevo né vedere né incontrare nessuno, evitavo i rapporti come la peste. Poi è venuto il momento dell'entrata nel mondo del lavoro, del "rientro" nel mondo dei vivi, e allora diventare più socievole si è rivelata una necessità; ma i rapporti che ho stretto, nel corso degli anni, erano tutti superficiali, qualche sorrisetto e pacca sulla spalla, qualche chiacchierata, un'uscita ogni morte di papa... Avevo troppa paura ad espormi, se si fosse scoperta la verità su di me sarei stato rifiutato da tutti. Ma così, è bastato un periodo di assenza di poco tempo perché diventassi uno sconosciuto e venissi dimenticato.... e sono stato comunque rifiutato da tutti.
E allora? Non potrei ricominciare da zero, non ho tante possibilità di incontrare qualcuno? Fino a qualche mese fa avrei risposto di sì, ma ora mi rendo conto della verità... io sono solo come un cane, ma le persone che incontro (virtualmente o realmente) non lo sono affatto, hanno amicizie di vecchia data, hanno un partner (o, se non ce l'hanno, a differenza di me lo trovano con una certà facilità...)... per loro sono veramente l'ultimo arrivato, che differenza fa per loro perdermi o ritrovarmi? Poi si sa come succede, le conoscenze portano spesso ad altre conoscenze, nuove amicizie, nuovi amori... ma l'emarginazione produce solo emarginazione. Ormai è chiaro, sono del tutto tagliato fuori dalla possibilità di una vita sociale, ho buttato la parte migliore della mia vita e sono davvero troppo fuori tempo massimo. Spesso a Milano capitava che qualcuno mi dicesse "ho nostalgia degli amici che ho nella mia città... non ti mancano i tuoi amici a Genova? ma ne hai tanti?", domanda innocente, ma che bastava a farmi farfugliare cose senza senso, non potendo certo dire la verità...