La mia solitudine

Quante volte ci lasciamo attraversare istintivamente da vergogna e senso di colpa?
In quanti siamo stati abbandonati? In quanti ci ritroviamo oggi completamente soli? In quanti possiamo dire di avere tanti amici quando sorridiamo, ma nessuno accanto quando piangiamo? ...Forse abbiamo qualcosa in comune.
Abbattiamo la solitudine instaurando dei legami forti tra noi, sfogandoci, ascoltandoci e costruendo qualcosa di importante tra noi. Cerchiamo di trarre dalla nostra unione la forza necessaria per rimettere in piedi la nostra vita.

La mia solitudine

Messaggioda Solosolinosoletto » 07/08/2014, 10:40



Voglio anzitutto informarvi che questo mio topic ha più di una motivazione di esistere, le ragioni le espongo secondo uno schema a punti in ordine casuale di importanza, anche perché non saprei dire cosa mi spinge maggiormente, i punti sono:
-il non aver nessuno a cui raccontarlo a quattr'occhi e se necessario anche piangerci;
-il sentirmi costantemente solo, rifiutato, scansato e sentire che nessun'altro intorno a me sia capace di capire le mie ragioni, i miei motivi, la mia stessa essenza di essere umano;
-il puro semplice egoistico desiderio di far sapere a tutti e a nessuno ciò che sento, uno sfogo che potete decidere di leggere o no, o addirittura se volete anche rispondere;
-gli uomini sono persone socievoli, hanno bisogno di interagire con altre persone, seppur sono stato il primo a non cercarle fino a poco tempo fa, ora ne sono alla disperata ricerca di qualcuno che voglia anche solo dirmi 4 parole di conforto.

Detto questo posso iniziare il mio racconto:

Ho 20 ormai, non ho amici e gli unici due che potrei considerare tali sono persone con cui non ho niente in comune, siamo tutti e 3 totalmente differenti l'uno dall'altro, ciò che ci lega è il giocare a xbox quando capita. Ho avuto una sola relazione, lei rimane tutt'ora una bellissima ragazza, intelligente e dannatamente legata alla religione (da specificare in quanto la mia posizione è più ateo/agnostica e quindi abbiamo discusso molto sull'argomento), con lei ho vissuto mesi che mi hanno reso davvero felice e spensierato, ma purtroppo si parla di mesi e ancor peggio eravamo in 2 città differenti e raggiungerla era praticamente impossibile ma non ho rimpianti, ho fatto del mio meglio. Ma la rottura a gennaio non è la sola cosa demoralizzante perché che mi è capitata, ho dovuto assistere alla morte di persone care che hanno portato la dea Eris in mezzo alla mia famiglia, una famiglia che credevo non potesse essere divisa dall'avidità, pensavo fossero persona migliori, è stato davvero brutto togliere la maschere e vedere chi davvero c'era sotto... adesso sono qui... solo... e mi sento inutile, passo il tempo al computer e non so che fare, i giorni passano e mi sento sempre peggio, ho sempre voglia di dire un sacco di cose ma non ci riesco, la mia bocca non si apre, non ho molte differenze con un muto.
La cosa che forse è la peggiore di tutte è che quando ti rivolgi alla gente per il problema della solitudine tutti dicono sempre le stesse cose, le stesse regolette, le stesse frasi-fatte, ma non funzionano, non ho modo di muovermi da casa, insomma dove potrei andare? Non c'è niente in questa città dimenticata da dio, non ci sono fumetterie, non c'è cinema, non ci sono discoteche (che oltre tutto detesto) e gli unici locali presenti sono frequentati da gente che è meglio evitare perché (scusate se scrivo questo insulto ma quando ce vò ce vò!) cerebrolesi; non ho più voglia di sentirmi dire: "c'è tempo per tutto, sei giovane incontrerai di nuovo qualcuno e tutto si sistemerà" perché nessuno lo pensa davvero e io ho bisogno di consigli seri, di conforti sentiti, di gente che pensa davvero ciò che mi risponde, ho bisogno di una chiaccherata come si deve, ho bisogno di non sentirmi più solo ma la soluzione ai miei problemi ancor mi sfugge.
Ho pensato più volte al suicidio nel corso della vita, ma ogni volta che ci ho "provato" non sono riuscito a farlo, per fortuna o sfortuna non so distinguere questi due concetti, ho pensato che la morte fosse una soluzione a tutto: per il bullismo, per la solitudine, per il senso di inadeguatezza, per l'umiliazione, per il dolore, ma forse è solo un gesto privo di senso, non posso certo ricavarne beneficio... anzi di questi tempi un altro funerale è proprio da evitare.
Cosa provate quando siete single e vedete delle coppi che camminano mano nella mano? O che si abbracciano? O che si baciano? So cosa si prova a fare e ricevere quei gesti e mi mancano da morire, mi mancano perché non ho nessuno che mi ricambi, mi mancano perché forse sono io che non ispiro la gente a darmi un abbraccio...
Io sono solo qui al buio, vi prego aiuto
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bisogno di sfogarmi

Messaggioda Royalsapphire » 07/08/2014, 23:28



Ciao Solo.

Ho vissuto la stessa esperienza che hai descritto tu. Personalmente mi soffermavo a osservare le coppiette amorose quando in famiglia avvertivo fratture. Si è portati a notare certi dettagli rispetto ad altri quando ci troviamo particolarmente esposti a cose che ci fanno soffrire.
Avevo un'amica al liceo che era sempre felice e sempre col sorriso sulle labbra senza bisogno di avere il fidanzato, cosa.che cercavo io disperatamente :D. Credo che se tutti ricevessimo dalla famiglia l'amore che necessitiamo, trovarsi un partner per la.vita non sarebbe una caccia tanto agognata. Questo è solo il mio pensiero ed è discutibile.
Anch'io ho sempre avuto il bisogno di sfogarmi e posso capire quando dici che quanto confidato a noi lo avresti voluto confidare a qualcuno personalmente, lasciando andare le lacrime. Ma tu sei stato più fortunato di me, sei qui con noi oggi. Io scrivevo in un era in cui internet era agli albori, costava più dell'oro e pochi ce l'avevano. Comunicare i propri pensieri in tempo reale, chiedere aiuto, parole di conforto, erano cose che non esistevano neanche nei sogni! Ma eccoci qui oggi. Persone lontane kilometri ma vicine col cuore. Collegate empaticamente. Non più sole.
Perciò non sto qui a dirtiche c'è tempo per tutto. Questo è il nostro tempo! Ora!
Possiamo cambiare il mondo se vogliamo. E il tuo vero limite non è l'aspetto fisico, ma sei tu stesso. Sei tu che ti poni limiti. Mai porsi limii! Cercare sempre di superarli. Credere nelle proprie capacità. Essere i primi a innamorarsi di se stessi. Mai abbandonarsi.
Ti consiglio una cosa, cerca di offrirti sempre, con amore. Non essere pronto a ricevere, sii pronto a dare.
E non pensare al passato. Pensaci quanto serve per imparare e andare avanti in modo migliore, non permettere mai al passato di relegarti sul fondo. L'essere umano tende sempre ad avanzare.

Buonanotte, e stai sereno. Da oggi non sei più solo :hug:
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