La mia solitudine

Voglio anzitutto informarvi che questo mio topic ha più di una motivazione di esistere, le ragioni le espongo secondo uno schema a punti in ordine casuale di importanza, anche perché non saprei dire cosa mi spinge maggiormente, i punti sono:
-il non aver nessuno a cui raccontarlo a quattr'occhi e se necessario anche piangerci;
-il sentirmi costantemente solo, rifiutato, scansato e sentire che nessun'altro intorno a me sia capace di capire le mie ragioni, i miei motivi, la mia stessa essenza di essere umano;
-il puro semplice egoistico desiderio di far sapere a tutti e a nessuno ciò che sento, uno sfogo che potete decidere di leggere o no, o addirittura se volete anche rispondere;
-gli uomini sono persone socievoli, hanno bisogno di interagire con altre persone, seppur sono stato il primo a non cercarle fino a poco tempo fa, ora ne sono alla disperata ricerca di qualcuno che voglia anche solo dirmi 4 parole di conforto.
Detto questo posso iniziare il mio racconto:
Ho 20 ormai, non ho amici e gli unici due che potrei considerare tali sono persone con cui non ho niente in comune, siamo tutti e 3 totalmente differenti l'uno dall'altro, ciò che ci lega è il giocare a xbox quando capita. Ho avuto una sola relazione, lei rimane tutt'ora una bellissima ragazza, intelligente e dannatamente legata alla religione (da specificare in quanto la mia posizione è più ateo/agnostica e quindi abbiamo discusso molto sull'argomento), con lei ho vissuto mesi che mi hanno reso davvero felice e spensierato, ma purtroppo si parla di mesi e ancor peggio eravamo in 2 città differenti e raggiungerla era praticamente impossibile ma non ho rimpianti, ho fatto del mio meglio. Ma la rottura a gennaio non è la sola cosa demoralizzante perché che mi è capitata, ho dovuto assistere alla morte di persone care che hanno portato la dea Eris in mezzo alla mia famiglia, una famiglia che credevo non potesse essere divisa dall'avidità, pensavo fossero persona migliori, è stato davvero brutto togliere la maschere e vedere chi davvero c'era sotto... adesso sono qui... solo... e mi sento inutile, passo il tempo al computer e non so che fare, i giorni passano e mi sento sempre peggio, ho sempre voglia di dire un sacco di cose ma non ci riesco, la mia bocca non si apre, non ho molte differenze con un muto.
La cosa che forse è la peggiore di tutte è che quando ti rivolgi alla gente per il problema della solitudine tutti dicono sempre le stesse cose, le stesse regolette, le stesse frasi-fatte, ma non funzionano, non ho modo di muovermi da casa, insomma dove potrei andare? Non c'è niente in questa città dimenticata da dio, non ci sono fumetterie, non c'è cinema, non ci sono discoteche (che oltre tutto detesto) e gli unici locali presenti sono frequentati da gente che è meglio evitare perché (scusate se scrivo questo insulto ma quando ce vò ce vò!) cerebrolesi; non ho più voglia di sentirmi dire: "c'è tempo per tutto, sei giovane incontrerai di nuovo qualcuno e tutto si sistemerà" perché nessuno lo pensa davvero e io ho bisogno di consigli seri, di conforti sentiti, di gente che pensa davvero ciò che mi risponde, ho bisogno di una chiaccherata come si deve, ho bisogno di non sentirmi più solo ma la soluzione ai miei problemi ancor mi sfugge.
Ho pensato più volte al suicidio nel corso della vita, ma ogni volta che ci ho "provato" non sono riuscito a farlo, per fortuna o sfortuna non so distinguere questi due concetti, ho pensato che la morte fosse una soluzione a tutto: per il bullismo, per la solitudine, per il senso di inadeguatezza, per l'umiliazione, per il dolore, ma forse è solo un gesto privo di senso, non posso certo ricavarne beneficio... anzi di questi tempi un altro funerale è proprio da evitare.
Cosa provate quando siete single e vedete delle coppi che camminano mano nella mano? O che si abbracciano? O che si baciano? So cosa si prova a fare e ricevere quei gesti e mi mancano da morire, mi mancano perché non ho nessuno che mi ricambi, mi mancano perché forse sono io che non ispiro la gente a darmi un abbraccio...
Io sono solo qui al buio, vi prego aiuto
-il non aver nessuno a cui raccontarlo a quattr'occhi e se necessario anche piangerci;
-il sentirmi costantemente solo, rifiutato, scansato e sentire che nessun'altro intorno a me sia capace di capire le mie ragioni, i miei motivi, la mia stessa essenza di essere umano;
-il puro semplice egoistico desiderio di far sapere a tutti e a nessuno ciò che sento, uno sfogo che potete decidere di leggere o no, o addirittura se volete anche rispondere;
-gli uomini sono persone socievoli, hanno bisogno di interagire con altre persone, seppur sono stato il primo a non cercarle fino a poco tempo fa, ora ne sono alla disperata ricerca di qualcuno che voglia anche solo dirmi 4 parole di conforto.
Detto questo posso iniziare il mio racconto:
Ho 20 ormai, non ho amici e gli unici due che potrei considerare tali sono persone con cui non ho niente in comune, siamo tutti e 3 totalmente differenti l'uno dall'altro, ciò che ci lega è il giocare a xbox quando capita. Ho avuto una sola relazione, lei rimane tutt'ora una bellissima ragazza, intelligente e dannatamente legata alla religione (da specificare in quanto la mia posizione è più ateo/agnostica e quindi abbiamo discusso molto sull'argomento), con lei ho vissuto mesi che mi hanno reso davvero felice e spensierato, ma purtroppo si parla di mesi e ancor peggio eravamo in 2 città differenti e raggiungerla era praticamente impossibile ma non ho rimpianti, ho fatto del mio meglio. Ma la rottura a gennaio non è la sola cosa demoralizzante perché che mi è capitata, ho dovuto assistere alla morte di persone care che hanno portato la dea Eris in mezzo alla mia famiglia, una famiglia che credevo non potesse essere divisa dall'avidità, pensavo fossero persona migliori, è stato davvero brutto togliere la maschere e vedere chi davvero c'era sotto... adesso sono qui... solo... e mi sento inutile, passo il tempo al computer e non so che fare, i giorni passano e mi sento sempre peggio, ho sempre voglia di dire un sacco di cose ma non ci riesco, la mia bocca non si apre, non ho molte differenze con un muto.
La cosa che forse è la peggiore di tutte è che quando ti rivolgi alla gente per il problema della solitudine tutti dicono sempre le stesse cose, le stesse regolette, le stesse frasi-fatte, ma non funzionano, non ho modo di muovermi da casa, insomma dove potrei andare? Non c'è niente in questa città dimenticata da dio, non ci sono fumetterie, non c'è cinema, non ci sono discoteche (che oltre tutto detesto) e gli unici locali presenti sono frequentati da gente che è meglio evitare perché (scusate se scrivo questo insulto ma quando ce vò ce vò!) cerebrolesi; non ho più voglia di sentirmi dire: "c'è tempo per tutto, sei giovane incontrerai di nuovo qualcuno e tutto si sistemerà" perché nessuno lo pensa davvero e io ho bisogno di consigli seri, di conforti sentiti, di gente che pensa davvero ciò che mi risponde, ho bisogno di una chiaccherata come si deve, ho bisogno di non sentirmi più solo ma la soluzione ai miei problemi ancor mi sfugge.
Ho pensato più volte al suicidio nel corso della vita, ma ogni volta che ci ho "provato" non sono riuscito a farlo, per fortuna o sfortuna non so distinguere questi due concetti, ho pensato che la morte fosse una soluzione a tutto: per il bullismo, per la solitudine, per il senso di inadeguatezza, per l'umiliazione, per il dolore, ma forse è solo un gesto privo di senso, non posso certo ricavarne beneficio... anzi di questi tempi un altro funerale è proprio da evitare.
Cosa provate quando siete single e vedete delle coppi che camminano mano nella mano? O che si abbracciano? O che si baciano? So cosa si prova a fare e ricevere quei gesti e mi mancano da morire, mi mancano perché non ho nessuno che mi ricambi, mi mancano perché forse sono io che non ispiro la gente a darmi un abbraccio...
Io sono solo qui al buio, vi prego aiuto