Nel dolore cerca la felicità

"Conoscerai un grande dolore e nel dolore sarai felice. Eccoti il mio insegnamento: nel dolore cerca la felicità"
Questo "insegnamento" non sono ancora riuscito a comprenderlo. Non so perché. Dopo anni di grande sofferenza, non riesco a capire cosa fare per essere felice
Sto seguendo un percorso di psicoterapia da circa 6-7 mesi perché ero finito in una profonda depressione. Ho preso psicofarmaci in passato, e in questo periodo ne sto facendo di nuovo uso
Qualche mese fa, quando ero ancora nel periodo depressione e pieno di stress per lo studio (sono un laureando) avevo conosciuto una ragazza. Questa ragazza stava soffrendo enormemente per essere stata lasciata dal suo ragazzo. Mi fece una pena immensa, perché era distrutta, e mi faceva davvero male vederla piangere. Volevo stesse bene
Non mi ritengo una persona fantastica, ma mi è sempre riuscito molto facile far ridere le persone. Forse è un mio dono naturale, ma amo far ridere le persone. Così al tempo decisi di dedicarle il mio tempo per provare a farla sorridere di nuovo, e per darle appoggio. Non avevo intenzioni secondarie. Volevo solo farla ridere di nuovo
Alla fine ci siamo baciati. O meglio l'ho baciata dopo un appuntamento che ci eravamo dati. Eravamo veramente molto felici. Non facevamo altro che ridere assieme. La conoscevo poco però, così come lei conosceva poco me
Avevo tanti dubbi a stare con lei, anche se obiettivamente stavamo bene. Avevo paura però che fosse troppo "fresca" la ferita della separazione con il suo ex. Infatti lei mi parlava molto spesso di lui. Sapendo della situazione, le ho dato comunque tutto il mio appoggio per farle capire che era comprensibile il dolore che provava(qui credo di aver sbagliato, perché avrei dovuto farglielo dimenticare)
Alla fine dopo non molto mi ha lasciato facendomi presente che non sentiva un forte sentimento per me. L'ho lasciata andare, senza questionare troppo sulla cosa. Mi sembrava la cosa più matura da fare. Ma ho sofferto moltissimo, e tutt'ora soffro molto
Dopo qualche giorno che ci eravamo lasciati aveva infatti iniziato a frequentare una persona, di cui poi si è follemente innamorata. Da quando ci siamo lasciati, non mi ha mai chiesto come sto, ne contattato. Ne l'ho fatto io. Questa cosa mia ha distrutto nell'animo e mi ha fatto, e mi fa sentire, orribile, anche perché dentro di me ho maturato la l'idea che prima o poi tutti mi abbandoneranno e che sarò sempre solo
Non è la prima volta che mi succede di essere lasciato, abbandonato, ma ora sono finito nel baratro della depressione
Tutti mi dicono che sono troppo buono...vivo in maniera autonoma da un bel po' di anni, lontano dalla famiglia, e mi sto mantenendo da solo gli studi. Ma mi sento un poveraccio, che non può dare niente a nessuno, che non vale niente. Non riesco neanche a piangere. Sono diventato apatico. E l'unica cosa che mi accompagna nel sonno è la tristezza di non valere nulla, e gli occhi azzurri della persona a cui volevo bene
Questo "insegnamento" non sono ancora riuscito a comprenderlo. Non so perché. Dopo anni di grande sofferenza, non riesco a capire cosa fare per essere felice
Sto seguendo un percorso di psicoterapia da circa 6-7 mesi perché ero finito in una profonda depressione. Ho preso psicofarmaci in passato, e in questo periodo ne sto facendo di nuovo uso
Qualche mese fa, quando ero ancora nel periodo depressione e pieno di stress per lo studio (sono un laureando) avevo conosciuto una ragazza. Questa ragazza stava soffrendo enormemente per essere stata lasciata dal suo ragazzo. Mi fece una pena immensa, perché era distrutta, e mi faceva davvero male vederla piangere. Volevo stesse bene
Non mi ritengo una persona fantastica, ma mi è sempre riuscito molto facile far ridere le persone. Forse è un mio dono naturale, ma amo far ridere le persone. Così al tempo decisi di dedicarle il mio tempo per provare a farla sorridere di nuovo, e per darle appoggio. Non avevo intenzioni secondarie. Volevo solo farla ridere di nuovo
Alla fine ci siamo baciati. O meglio l'ho baciata dopo un appuntamento che ci eravamo dati. Eravamo veramente molto felici. Non facevamo altro che ridere assieme. La conoscevo poco però, così come lei conosceva poco me
Avevo tanti dubbi a stare con lei, anche se obiettivamente stavamo bene. Avevo paura però che fosse troppo "fresca" la ferita della separazione con il suo ex. Infatti lei mi parlava molto spesso di lui. Sapendo della situazione, le ho dato comunque tutto il mio appoggio per farle capire che era comprensibile il dolore che provava(qui credo di aver sbagliato, perché avrei dovuto farglielo dimenticare)
Alla fine dopo non molto mi ha lasciato facendomi presente che non sentiva un forte sentimento per me. L'ho lasciata andare, senza questionare troppo sulla cosa. Mi sembrava la cosa più matura da fare. Ma ho sofferto moltissimo, e tutt'ora soffro molto
Dopo qualche giorno che ci eravamo lasciati aveva infatti iniziato a frequentare una persona, di cui poi si è follemente innamorata. Da quando ci siamo lasciati, non mi ha mai chiesto come sto, ne contattato. Ne l'ho fatto io. Questa cosa mia ha distrutto nell'animo e mi ha fatto, e mi fa sentire, orribile, anche perché dentro di me ho maturato la l'idea che prima o poi tutti mi abbandoneranno e che sarò sempre solo
Non è la prima volta che mi succede di essere lasciato, abbandonato, ma ora sono finito nel baratro della depressione
Tutti mi dicono che sono troppo buono...vivo in maniera autonoma da un bel po' di anni, lontano dalla famiglia, e mi sto mantenendo da solo gli studi. Ma mi sento un poveraccio, che non può dare niente a nessuno, che non vale niente. Non riesco neanche a piangere. Sono diventato apatico. E l'unica cosa che mi accompagna nel sonno è la tristezza di non valere nulla, e gli occhi azzurri della persona a cui volevo bene