Davy Jones ha scritto:Mi pare il concetto di "persona equilibrata" sia una tua personale idea. Perché essere equilibrati non significa nulla in realtà.
Tenere un comportamento appositamente per accaparrarsi simpatie e amicizie secondo me non è "sano", anzi. E infatti ci sono persone circondate da "amici" che stanno comunque male, perché per tenerseli buoni devono forzarsi e tenere un certo comportamento. Riuscire a farsi apprezzare per ciò che si è, è sano.
E io credo che larga parte delle persone che è sola cerca persone in grado di accettarle ed amarle; spesso sono frustrate proprio perché, al contrario di molti altri, non hanno la capacità o la volontà di scendere eccessivamente a compromessi e indossare certe maschere.
Se uno rimane solo non è colpa del mondo ma non bisogna neppure farla passare come una sua colpa. Ci sono circostanze che possono portare alla solitudine, senza per questo negare che le persone possano anche avere le loro responsabilità. Ma le responsabilità possono riguardare solo quelle che uno, in base alle sue potenzialità, fa o non fa e non quello che uno è o non è. Una cosa è dare suggerimenti su come sconfiggere le proprie fobie, un altro è dire "Sei fobico e timido? Ma sei scemo!? Smettila subito o nessuno ti cagherà mai! Poi non lamentarti se sei solo eh!".
Fai un grosso errore razionale. Non si tiene un comportamento per avere simpatie e amicizie, ma si acquisiscono caratteristiche positive che contribuiscono a sconfiggere la solitudine, ad essere equilibrati. Mai scritto né pensato che lo si fa "appositamente". Se rileggi il titolo del topic e ne comprendi il messaggio, puoi intuire perché persone circondate da "amici" stiano lo stesso male. Non hanno la capacità di amare, non sanno crearsi oggetti d'amore. Oppure si fanno false aspettative sui rapporti e scambiano la compagnia per amicizia, l'amicizia parziale per quella totale, rimanendo delusi e insofferenti per l'aspettativa mancata. Io quando mi immergo in qualcosa che amo sono capace di rimanervi tutto il giorno, senza neanche dormire, dimenticando ciò che mi sta intorno. Potrebbe finire il mondo e non me ne accorgerei! Insomma sono protetto dalla solitudine, non la sento. Va capito che il rapporto con gli altri è solo una ciliegina sulla torta. Prima si deve essere felici da soli. Pensi che non esistano persone così? Allora sbagli, io ne conosco e da loro ho imparato. Su questo si basa il concetto di equilibrio, perché se affermi che non significhi nulla sei in alto mare. Essere equilibrati significa non avere caratteri oggettivamente negativi e penalizzanti: pigrizia, irrazionalià, insofferenza, misticismo, violenza, fobia, vecchiaia, patosensibilità, dissolutezza ecc. Ne basta uno e già non si è più equilibrati perché, a meno di non essere fortunati, si viene penalizzati. Il fobico ad esempio non riuscirà a fare cose del tutto normali per gli altri. Esistono persone che non possiedono queste caratteristiche negative, e anzi, se proverai ad osservarne un buon numero, ti accorgerai che possiedono in generale tutte le sette caratteristiche che ho elencato... e per questo riescono ad avere più amicizie! Sono persone che sanno di base superare la solitudine, non è che arriva il salvatore di turno e la vita cambia radicalmente da così a cosà come troppo spesso assisto con conseguenze devastanti se va male. No, le amicizie sono in "plus" in una vita già felice. Chi ha la capacità di amare e sa crearsi oggetti d'amore ci riesce. E le persone stai sicuro che ci apprezzeranno in maniera sana, senza scendere a compromessi né nulla. Quanti di voi sono "liberi" dalle caratteristiche negative che ho citato? Siete mistici? Romantici? Irrazionali? Pigri? Insofferenti? Fobici? Deboli? Dissoluti? Insoddisfatti? Patosensibili? Vecchi? Violenti? Apparenti? Semplicisti? Mistici/religiosi? Siete immuni da
tutte queste personalità? Se si, direi che sia impossibile soffrire la solitudine. Ma non penso, altrimenti non vi sareste iscritti qui.
Probabilmente tu hai desiderio di essere estroverso ed espansivo, e magari lo sei anche, questo è ciò che per te significa il tuo personale equilibrio.
No, è semplicemente una condizione facilitante. Posso essere estroverso e sentirmi solo lo stesso, ma di certo aiuta rispetto all'essere timidi e fobici. Facilitante e necessario sono due concetti diversi, di sicuro essere timidi e fobici è a prescindere penalizzante a meno di non essere fortunati nelle circostanze... ma se le circostanze non sono favorevoli? Meglio migliorare se stessi ed eliminare i caratteri negativi e avere qualcosa di facilitante.
non ci si riesce da soli. Serve la terapia e anche il contesto favorevole, dove tu non reciti ma rimani te stesso, anche perchè è la cosa più naturale e giusta.
Non è detto, io ho sviluppato e sviluppo tutto questo senza terapia, senza nessuno, ma con spirito critico, capacità di osservazione, di amare, di creare oggetti d'amore ecc. E come me altri fanno così.
a me pare assodato che l' equilibrio è quello che si trova assecondando la propria natura in modo da creare un contesto ottimale
Mi pare un'idea di equilibrio superficiale, privo di sostanza... la tua frase può voler dire tutto e nulla, sinceramente, mentre io ho descritto più nel contenuto cosa significhi essere equilibrati, riportando le suddette caratteristiche negative. Elimina quelle caratteristiche e con un'altra serie di accorgimenti potrai dirti equilibrata. Semplice da farsi? No, mai detto questo. Purtroppo capisco che essere equilibrati davvero sia per pochi, innegabilmente (e per questo non sono stupito dalle vostre risposte). Anzi, prendi la frase "ello che si trova assecondando la propria natura in modo da creare un contesto ottimale". Se la mia "natura" fosse quella di essere pedofilo? Una definizione di equilibrio, ehm, disequilibrata.