"il resto è oblio"

:(

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

"il resto è oblio"

Messaggioda Athena » 08/12/2015, 14:10



Mah che dire... Ogni volta che le cose sembrino andare meglio mi rendo conto che si tratti di pura apparenza, perché muoio dentro. Mi sto impegnando a cambiare e i risultati si vedono... Eppure percepisco perennemente quel vuoto insopportabile che mi fa sentire fuori dal mondo in qualunque momento e in qualunque luogo (in tutti i luoghi in tutti i laghi in tutto il mondo lol). Tutto quello per cui lotto oramai conta solo per me stessa e per le persone che amo, ma principalmente per la sottoscritta, perché solo io posso aiutarmi a riemergere. Però è "scomodo" sentirsi vuoti, è scomodo non sentirsi capiti... Ed è scomodo anche ascoltare le solite parole di circostanza buttate lì perché ormai la canzone è quella e non si ha più voglia di applicarsi a capire. Tutti credono di sapere tutto, semplicemente perché non interessa a nessuno applicarsi quel pochetto in più e cercare di capire realmente come mi senta. Nella mia testa regna il caos totale. Non sono in grado di prendere decisioni perché le conseguenze negative che porta inevitabilmente ognuna di esse mi fanno paura. E le mie emozioni principali sono uno stupendo mix di tristezza rassegnazione e magari apatia... Ma non diciamo stronzate, se fossi apatica e indifferente e tentassi di fregarmene, forse un po' di serenità la troverei.
Non c'è nessuno a cui importi realmente di me, nessuno. Il branco bada alle necessità del branco, e il singolo bada al singolo. Anche perché senza appoggi non può fare altro che badare a se stesso. Però non avere appoggi rende tutto pesante, non è ammesso lasciarsi andare in balia delle situazioni, non è permesso sgarrare, non è permesso cadere perché altrimenti tutto si riversa sul singolo. C'è da aggiungere a tutto ciò una sensibilità finissima, repressa e nascosta dietro la corazza, ma esiste ed indebolisce parecchio. Vedere le persone star male, fa male, ma vedere la mamma in certe condizioni dopo tutto quello che possa aver combinato, ti lacera lentamente le viscere... È una morte nel cuore, e viverla soli, è come sentirsi sotto terra tentando invano di uscire: magari riesci anche ad emergere e sarai grandemente soddisfatto di te stesso, ma è dura, durissima.
Non vorrei peccare di illusoria saccenteria, ma ho sofferto abbastanza in 17 anni da poter riuscire a comprendere le sofferenze altrui, ed è per questo che se posso fare qualcosa, ci metto tutta me stessa, se posso aiutare a dimenticare, ad andare avanti, a fare tesoro delle esperienze, cerco di farlo ai massimi livelli, e pur essendo un singolo privo di appoggi, cerco di badare al branco.
Il branco però inteso come gruppo di singoli e non come massa amalgamata omogeneamente: ogni singolo è speciale, ogni singolo ha una storia che lo porta ad essere tale, ed è per questo che affascina.
Però sono stanca, debole. Sarà anche vero che nasconda come mi senta realmente ma cosa posso farci? Preferisco proteggere le persone che amo, preferisco lottare per me stessa e per loro. Possibile però che tutto l'amore professato siano solo futili parole pronunciate sotto gamba o addirittura sostenute per cosa? Nulla(?)
È brutto essere circondati da tante persone mentre sai di esser solo. A cosa serve il numero se la sostanza è sotto zero?
Ultimamente sono molto nervosa e aggressiva, sono arrabbiata e stanca. Sono al capolinea della sopportazione. Mi sono scocciata di dover spiegare alle persone che sostengono di tenere a me quello che sento. Perché lo sanno, ma fanno di finta di non ricordare ovviamente, o semplicemente a loro sta bene la ragazzina spensierata e felice che mostro, che è disponibile e allegra,senza problemi. Mi accusano di nascondere le vere emozioni. E cosa dovrei fare? Mostrarle? Per poi? Ogni volta che vedono che non gira, cambiano strada, appena mi ritiro e non servo più, adieu.
Vorrei che esistesse anche per me una sorta di Athena, una persona che si prenda cura di me perché lo desidera, perché mi capisce e perché ha interesse nel conoscermi. Una persona che non badi soltanto al bel faccino, ma che ami ogni mia debolezza e che riesca a gestirmi.
Sono cresciuta sola, sono fondamentalmente sola, mi difendo da sola, praticamente nata per la guerra e pronta a combattere. Ma fa male. Reggere il peso di tutto, da sola, fa male. E mi basterebbe anche soltanto che almeno qualcuno mi capisse sul serio, ma forse se non vivi certe situazioni in prima persona non puoi far altro che fossilizzarti nell'ignoranza cronica delle cose.
Concludo, parlo troppo :violin:
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Tenersi tutto dentro e non sbottare. E' questo il dolore più forte, accusare il colpo, e rialzarsi fingendo di non sentire nulla.
Athena
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"il resto è oblio"

Messaggioda Royalsapphire » 08/12/2015, 15:02



Ciao Athena.
Non sei sola. Noi siamo qui.
Tu chiedi comprensione. È una richiesta difficile questa. Spesso crediamo che chi non ci capisce, in realtà, non voglia capirci. Ma sbagliamo. Capire una persona è difficilissimo. Prima dobbiamo liberarci dainostri pregiudizi, poi dobbiamo sforzarci di vedere la realtà con obiettività, infine dobbiamo cercare di metterci nei panni della persona. Difficile!
Ricapitolando il tuo discorso, fai parte di un branco, ti trovi spesso a capo di questo, e ti senti sola ed emarginata dallo stesso? Inoltre porti una maschera, quella della gioia e della spensieratezza, per nondare a vedere al branco che in realtà sei vulnerabile e in richiesta di conforto?
La tua mamma sta morendo, e tu stai morendo dentro nel non poter condividere il tuo dolore con il branco? Il branco è la tua famiglia?
Se ti va rispondi, se ti fa soffrire farlo, scrivi solo quello che ti senti.
Ti ribadisco, non sei sola. Tutti noi, seppur lontani, viviamo delle vite difficili e siamo forse un po' più in grado di capire le sofferenze altrui rispetto ad altre persone che vivono con noi, ma la verità è che è difficile per tutti affidarsi a qualcuno senza la paura di non essere capiti o peggio, traditi...
Parlarne qui ci aiuta anche a diventare meno timorosi di condividere il proprio dolore all'esterno. O almeno, c'è chi ci riesce.
Ti lascio un abbraccio :hug:
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:tao: :rose: :mask: :luce: :home1:
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"il resto è oblio"

Messaggioda Athena » 08/12/2015, 15:09



Come sei gentile royal grazie *.* sì hai capito in pieno... faccio parte di un branco, mi trovi spesso a capo di questo, e mi senti sola ed emarginata dallo stesso.. Porto una maschera, quella della gioia e della spensieratezza, per non dare a vedere al branco che in realtà sono vulnerabile e in richiesta di conforto...
La tua mamma non sta morendo, ma sta molto male... Ed è una malattia che va avanti da anni... e sì sto morendo dentro nel non poter condividere il dolore con il branco... Il branco è la mia famiglia, gli "amici", la persona che amo(?) ... Hai ragione... Almeno qui forse qualcuno riesce a comprendermi :( grazie <3 ...però sono così abbattuta ti giuro .-.
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Tenersi tutto dentro e non sbottare. E' questo il dolore più forte, accusare il colpo, e rialzarsi fingendo di non sentire nulla.
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"il resto è oblio"

Messaggioda 九喇嘛 » 08/12/2015, 15:36



Royalsapphire ha scritto:Ciao Athena.
Non sei sola. Noi siamo qui.
Tu chiedi comprensione. È una richiesta difficile questa. Spesso crediamo che chi non ci capisce, in realtà, non voglia capirci. Ma sbagliamo. Capire una persona è difficilissimo. Prima dobbiamo liberarci dainostri pregiudizi, poi dobbiamo sforzarci di vedere la realtà con obiettività, infine dobbiamo cercare di metterci nei panni della persona. Difficile!
Ricapitolando il tuo discorso, fai parte di un branco, ti trovi spesso a capo di questo, e ti senti sola ed emarginata dallo stesso? Inoltre porti una maschera, quella della gioia e della spensieratezza, per nondare a vedere al branco che in realtà sei vulnerabile e in richiesta di conforto?
La tua mamma sta morendo, e tu stai morendo dentro nel non poter condividere il tuo dolore con il branco? Il branco è la tua famiglia?
Se ti va rispondi, se ti fa soffrire farlo, scrivi solo quello che ti senti.
Ti ribadisco, non sei sola. Tutti noi, seppur lontani, viviamo delle vite difficili e siamo forse un po' più in grado di capire le sofferenze altrui rispetto ad altre persone che vivono con noi, ma la verità è che è difficile per tutti affidarsi a qualcuno senza la paura di non essere capiti o peggio, traditi...
Parlarne qui ci aiuta anche a diventare meno timorosi di condividere il proprio dolore all'esterno. O almeno, c'è chi ci riesce.
Ti lascio un abbraccio :hug:

Mmmh forse è ciò che cerco anch'io XD
Quoto che è la miglior risposta di sempre.
Comunque ci tenevo a dire (un mio giudizio che ho notato) che chi ti "capisce" non te lo dimostra mai, ed è forse la cosa più dolorosa.
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Voglio correre, voglio andarmene, oltre questa galleria, lei mi aspetta, e la devo trovare, se ritardo lei può farsi male.
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