Aiutatemi ad aiutare

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

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Messaggioda Rea » 18/05/2016, 10:06



Buongiorno a tutti, non sono nuova su questo forum...non mi faccio vedere da un po', ma questa volta non sono qui per me. Questa volta sono qui per mio fratello. É circa un anno, un anno e mezzo che é cambiato sicuramente anche a causa di problemi che abbiamo passato in famiglia e per cui anche io sono stata male. É iniziata con la paura di affrontare le cose da solo, anche le piú piccole come iscriversi in palestra usando scuse banali come "tanto non ci posso andare quando voglio perché non ho la macchina" ecc... la cosa é andata peggiorando ovviamente perché é andato estendendosi al campo lavorativo e da qui la frustrazione, il sentirsi incapaci di affrontare la vita in generale. Poi da questa situazione sono nati anche gli scontri con i miei genitori che lui accusa di tutti i suoi mali, sicuramente la situazione non é stata affrontata nel migliore dei modi da parte loro, ma penso che non si sappia mai come affrontare una cosa del genere, sopratutto quando tuo figlio non é piú un adolescente e non puoi o non riesci a mettergli dei paletti a far vale la tua autoritá genitoriale. Lui é sempre peggio ora non si alza dal letto mangia pochissimo e non parla con nessuno della famiglia. Prima almeno era cosciente di aver bisogno di aiuto di consultare uno psicologo, ora si rifiuta. Gli ho preso un appuntamento e di presentarsi se se la sente da solo o con i nostri genitori cercando anche di fargli capire che non c'é assolutamente nulla di male, che anche io ho sofferto molto e ho chiesto aiuto ma quello che ho trovato é il volantino del centro in mille pezzi. Io non so piú come aiutarlo, ho paura di fare un passo sbagliato e di allontanarlo ancora di piú.
Qualunque consiglio o racconto di un'esperienza simile é ben accetto, grazie mille.
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Messaggioda Avarice » 19/05/2016, 9:05



Mi capitò di non parlare per un anno intero: i miei non c'erano quasi mai, io andavo a scuola, ma nessuno si aspettava che dicessi qualcosa alle interrogazioni. Ero molto introverso e timido, tanto che non avrei chiesto nemmeno il resto se non me lo avessero porto.
La cosa per me si è risolta da sola, quando sono divenuto arrogante e presuntuoso. Per me l'efficacia di uno psicologo è proporzionale al bisogno di andarci. Capisco che si tratta di tuo fratello, forse daresti la vita per lui, ma in ogni caso lui deve vivere questa cosa orrenda che ti è successa, dovrà comunque passare attraverso il dolore, in ogni caso.
Certo, potrebbe parere ovvio! Ma non puoi negargli il dolore, lo dovrà affrontare. Sii consapevole di questo (sicuramente lo sei, ma non sempre vogliamo accettarlo). Forse il problema è che non lo affronta nel modo più breve. Forse ora si sente unico, un super eroe senza super poteri e con la differenza che si sente morire dentro. Fagli capire che tu non solo lo vorresti aiutare, ma che conosci la sofferenza, in maniera diversa dalla sua e che quindi non esiste una sofferenza massima alle altre.
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Messaggioda Rea » 19/05/2016, 9:23



Io ci ho provato e vorrei provarci ancora ma non so proprio piú come approcciarlo, prende qualsiasi cosa gli si dica nella maniera sbagliata, é molto aggressivo...e il dolore che prova lo traduce come odio verso gli altri e se stesso. Secondo me lui vorrebbe essere aiutato ma rifiuta l'aiuto per punire se stesso, i miei genitori e me...
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Messaggioda Rea » 19/05/2016, 9:25



E comunque ho parlato con lui della mia esperienza anche prima che sprofondasse in tutto questo, e mi dimostrava comunque la volonta di provarci, di voler andare avanti.. e adesso rifiuta tutto e tutti.
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Messaggioda Avarice » 19/05/2016, 11:17



Io sono una persona molto debole. La mia fragilità è oltremodo palese, non riesco a nasconderla agli alktri, ma la nascondo a me prendendo decisioni irrevocabili, le cui conseguenze le protraggo per anni. Esempi su questo argomento te ne potrei fare molti.
Non conosco tuo fratello, non sto dicendo che è debole. Però, quella sua volontà di provarci potrebbe adesso essere cambiata in un senso di inamovibilità. Egli non soffre, egli va oltre certe piccolezze, perchè lui è forte ed in grado di sopportare il dolore. Chi soffre di più è perchè ne ha il diritto. Non so se ho reso l'idea di quale pensiero potrebbe fare.
Ovviamente ti parlo su esperienze personali, non saprei se è questo. Solitamente in questi casi ascoltavo più la voce della forza che della comprensione, per poi cambiare subito dopo. Si trattava di un gioco a rovescia-tavole: si doveva usare un tono per l'approccio, un altro per spiegare, un altro per ascoltare eccetra.
Sicuramente tuo fratello sta vivendo un momento di smarrimento, lui stesso non è sicuro di cosa vuole o cosa sta facendo. Credo che nel suo pensiero non vi sia chiarezza (per motivi di dolore). Lasciagli piccoli spazi e piccole sorprese (gli piace cucinare o aiutare? Magari una volta ti fai "beccare" mentre prepari qualcosa), il tutto in maniera pacata. Certo fai bene ad osservarlo, ma comunque ha bisogno di una sorta di spazio poichè forse i dolori a cui hai accennato lo fanno sentire strozzato. In una certa maniera sta rifiutando la "causa" del suo dolore.
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Messaggioda Rea » 19/05/2016, 11:34



Penso che con questa riflessione tu abbia descritto esattamente come si possa sentire mio fratello, ho capito benissimo quello che intendi. Purtroppo io non posso essere li, in questo momento è tutto nelle mani di miei genitori, ma forse é meglio cosí visto che per lui sono loro ad esser causa delle sue sofferenze, ma ovviamente tutto questo mi preoccupa perché non tutti posso capire certe situazione e credo che loro non l'abbiano fatto fino in fondo. Grazie, sei stato di grande aiuto! :D
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Messaggioda Avarice » 19/05/2016, 15:13



Sono lieto si può esserti utile parlarne =) Diciamo che tu sia all'università e tuo fratello no. Dopo, le cose (al suo distaccamento) potrebbero migliorare. È una cosa che si porterà nel cuore, che magari su certi aspetti lo renderà più sensibile o restio, ma comunque esiste sempre una soluzione alle cose =)
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