Intanto ho iniziato a sviluppare un senso di impotenza e sfiducia in me stesso. Il futuro mi appariva sempre più nero, quando addirittura non ero convinto di morire in poco tempo. Nonostante i miei genitori e la mia ragazza mi fossero vicini non mi sentivo capito. Il lavoro era un'impresa.
Più gli esami medici davano risultati negativi, più ero spaventato di avere qualcosa di ancora più grave e mi sentivo "sbagliato" (cos'ho che non va che nessun medico riesce a capire?), a volte avrei preferito essere malato per essere compreso e avere un supporto affettivo più sincero da parte di medici e conoscenti. Spesso avevo crisi di pianto (erano tantissimi anni che non piangevo).
Sono arrivato al punto di non riuscire a muovermi in casa stessa, sentendomi stanco morto e a luglio dopo 3 giorni al mare con la mia fidanzata sono dovuto tornare a casa, perchè non riuscivo a muovermi dall'hotel alla spiaggia. Concentrarmi era diventato difficile e paura e disperazione erano le uniche emozioni che riuscivo a provare.
A fine luglio ho visto per la prima volta uno psichiatra, che mi ha diagnosticato depressione con sintomi psicosomatici e grazie ai farmaci i sintomi fisici si sono un po' alleviati, ma non sono mai passati del tutto e l'umore non si è mai risollevato. Finalmente riuscivo a non dovermi sdraiare dopo aver percorso 20 metri, ma gli sforzi fisici anche più banali mi costano ancora il doppio della fatica (con tanto di sudorazione raddoppiata agli sforzi), non mi sento mai riposato e al mattino alzarmi è una vera impresa (mi sveglio alle 11:00 e mi sento stanco e stordito come se mi fossi svegliato alle 4:00 di notte). Non vedo nulla di entusiasmante anche se provo a fare cose divertenti. Non ho mai voglia di uscire.
Ho cambiato diversi antidepressivi e stabilizzanti per l'umore e ho cambiato anche lo psichiatra. Sono in psicoterapia da 9 mesi, ma mi sento sempre più un fallito e un peso. Il futuro per me non esiste più, prima ero ossessionato dal crearmi un futuro ora mi interessa solo la settimana corrente. Le persone intorno a me iniziano a stufarsi e a volte mi trattano male o cercano inutilmente di spronarmi, non credono possibile una depressione che dura da più di un anno.
Intanto nonostante tutti i soldi sprecati in visite inutili, la mia ipocondria continua a farmi credere di essere malato (adesso penso di avere un linfoma per colpa di un linfonodo ingrossato da diverso tempo) e l' ansia mi accompagna costantemente. Il senso di stanchezza mi terrorizza (alcuni giorni va un po' meglio, ma solo alcune volte). Gli obiettivi della vita, che prima mi davano la forza di andare avanti, come andare a convivere con la mia ragazza ora non mi sembrano valere la pena. Niente sembra valere la pena di questo stare male. Per fortuna non ho mai avuto pensieri suicidi, perchè la morte mi spaventa terribilmente, anche se spesso desidero non essere mai nato. Qualcuno è passato da questo calvario così lungo e continuo? Di cosa soffro, di distimia? (perchè la depressione con la terapia farmacologica dovrebbe passare). Tra poco devo riprendere a lavorare dopo diversi mesi a casa e non credo di potercela fare, proprio fisicamente intendo (sono operaio).
Vorrei sentire qualche esperienza che possa farmi pensare che esiste una fine dell'incubo
