"Molti uomini vivono di quieta disperazione"

Topic innovativo al contrario

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

"Molti uomini vivono di quieta disperazione"

Messaggioda Chardonnay.Rose » 09/09/2013, 19:26



Ciao a tutti.
Volevo scrivere un topic al contrario, dove non racconterò tutto ciò che mi fa stare male o la mia disperata voglia di provare emozioni al punto di desiderare il suicidio, bensì tutto ciò che mi fa andare avanti e ciò che ogni giorno mi da la voglia, sotto sotto, di vivere ancora.

Questo pomeriggio è stato a modo suo "doppio" in sé. Tre ore sono volate con la disperazione che si portavano dietro, un'illusione di bellezza. L'illusione che quella persona mi volesse davvero bene, guardandomi negli occhi per poi consumare il mio corpo e la mia anima. Poi l'illusione finisce, io compio il mio ruolo di distrazione e si torna a quella strana sensazione di vuoto in cui vorrei che fingesse fino in fondo, dicendo di amarmi quando invece non è così. Ma questo è il mio disperato bisogno di sentirmi meno invisibile. La seconda parte del pomeriggio è stata invece un sogno. Sono andata in un parco isolato, ho poggiato la bicicletta, mi sono seduta sulla panchina e ho chiuso gli occhi. Il vento che mi accarezzava il viso. Il nulla e il tutto. Poi mi sono girata, dalla parte del sole. Le poche case intorno erano basse, e nessun albero troppo grande occupava il paesaggio. C'era una calma quasi irreale. Guardavo l'erba che tranquilla si faceva muovere dal vento. Il sole che mi scaldava le braccia, sopra tagli così lontani e invisibili, in quel momento. Sembrava così irreale. Così MAGICO. Neanche la guerra avrebbe potuto in quel momento distruggermi. Ho perso la concezione del tempo, sdraiata sull'erba, sotto un fresco sole che ormai va a nanna. Sono cose inutili, semplici, piccole, vuote. Come quando una farfalla si accorge che mi taglio, nel bosco. Come se volesse solo dirmi di smettere, e venisse là a farmi compagnia. Si poggia sul mio braccio, e si chiacchiera un po'. La lametta che cade per terra, e poi rimane lì, dimenticata.
"Sono figlia della natura, e mia madre mi ama, questo lo so."
Mi basta guardare un albero per sentire dentro una scossa che mi dice di piangere. Una scossa che dice di smettere, di dire basta a tutto e vivere. Come oggi pomeriggio, sotto il sole, in pace con il mondo e con me stessa.

Ed era in quel momento che finalmente ho potuto affermare che io, si, io, vivo di quieta disperazione. Una disperazione irreale e magica. Ma alla fine ciò che voglio davvero è uscirci da sola, per tenerne il dolce ricordo, per poter scegliere cosa lasciare andare e per poter poi affermare che…

Oh Capitano! Mio Capitano, il tremendo viaggio è compiuto.
La nostra nave ha resistito ogni tempesta: abbiamo conseguito il premio desiderato.

Il porto è prossimo; odo le campane, il popolo tutto esulta.
Mentre gli occhi seguono la salda carena,
la nave austera e ardita.

Ma o cuore, cuore, cuore,
O stillanti gocce rosse
Dove sul ponte giace il mio Capitano.
Caduto, gelido… morto.

O Capitano, mio Capitano, levati e ascolta le campane.
Levati, per te la bandiera sventola, squilla per te la tromba;
Per te mazzi e corone e nastri; per te le sponde si affollano;
Te acclamano le folle ondeggianti, volgendo i cupidi volti.

Qui Capitano, caro padre,
Questo mio braccio sotto la tua testa;
È un sogno che qui sopra il ponte
Tu giaccia gelido e morto.

Il mio Capitano tace: le sue labbra sono pallide e serrate;
Il mio padre non sente il mio braccio,
Non ha polso, né volontà;
La nave è ancorata sicura e ferma ed il ciclo del viaggio è compiuto.

Dal tremendo viaggio la nave vincitrice arriva col compito esaurito,
Esultino le sponde e suonino le campane!
Ma io con passo dolorante
Passeggio sul ponte, ove giace il mio Capitano… caduto, gelido e morto.


Qualcosa di noi deve morire per poter arrivare alla vittoria.
Racconto l'ultimo episodio "particolare" poi mi tolgo dalle scatole.
Ieri sono andata al centro commerciale con mio padre e mia sorella perché loro dovevano cambiare tariffa telefonica. Per un fastidioso mal di pancia e per la stanchezza mi sono seduta su una panchina proprio in mezzo al "corridoio". Le persone passavano mentre io le osservavo, curiosando nei loro occhi per scorgere la loro anima. Una bimba si è seduta affianco a me con suo padre e mi ha guardata. I suoi occhi erano blu, grandi, tanto che avrei potuto affondarci dentro. E mi sono rilassata. Sembrava tutto irreale e impossibile. Io lì, ferma, senza paura per il futuro, senza angoscia.
Una bambina sui 7 anni mi vede, nella mia invisibilità. Mi guarda negli occhi, e io le sorrido. E anche lei mi sorride. Come per dirmi "va tutto bene, coraggio".

Grazie, grazie cose futili e inutili che riempite la mia anima ogni giorno e mi date il coraggio di andare avanti.

http://youtu.be/kZVQKSS3c04
  • 0

Avatar utente
Chardonnay.Rose
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 120
Iscritto il: 30/07/2013, 13:39
Località: Venezia
Genere: Femminile

"Molti uomini vivono di quieta disperazione"

Messaggioda Royalsapphire » 09/09/2013, 22:27



Non sono cose inutili quelle che ti fanno stare bene.
È una bella testimonianza la tua, scommetto che ci si rivedranno un mucchio di persone, leggendoti!
...Non pensi di essere stata tu a voler la felicità quando hai deciso di prendere la bici e governo la serenità al parco?!...
  • 0

:tao: :rose: :mask: :luce: :home1:
Avatar utente
Royalsapphire
Admin
 
Stato:
Messaggi: 13266
Iscritto il: 12/11/2012, 18:07
Località: Svizzera - Italia
Occupazione: Farmacista e Counselor
Citazione: "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" (Gandhi)
Genere: Femminile

"Molti uomini vivono di quieta disperazione"

Messaggioda Chardonnay.Rose » 10/09/2013, 7:48



È giusto, l'ho voluto io, ma chi l'avrebbe mai detto che una semplice panchina in un parco in cui vado un milione di volte avrebbe potuto farmi tale effetto?
Comunque grazie di aver letto e commentato :)
  • 0

Avatar utente
Chardonnay.Rose
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 120
Iscritto il: 30/07/2013, 13:39
Località: Venezia
Genere: Femminile

"Molti uomini vivono di quieta disperazione"

Messaggioda Chardonnay.Rose » 16/09/2013, 20:33



Sfruttiamo il topic a contrario.

Volevo dire a tutti voi di non arrendervi mai. Mai difronte ad un'ostacolo, anche se già sapete che poi ce ne sarà un'altro. Un giorno alla volta. Un ostacolo alla volta. L'angoscia, personalmente, ce l'ho per il futuro. Devo smettere di pensare al futuro, ecco tutto. E vivere il presente, risolvere i problemi quando si presentano, non pensarci prima.

E poi volevo dire CARPE DIEM. Cogliete l'attimo. È una scema frasetta usata e stra-usata e ve la sta dicendo una stupida ragazzina di neanche 16 anni, ma è l'oro.

Sciocca considerazione del mio lato folle, vogliate sopportarmi :)
  • 0

Avatar utente
Chardonnay.Rose
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 120
Iscritto il: 30/07/2013, 13:39
Località: Venezia
Genere: Femminile

"Molti uomini vivono di quieta disperazione"

Messaggioda bluff85 » 28/09/2013, 14:33



Carissima chardonnay, la frase Carpe Diem risulta stupida su una ragazza di 16 anni come su di un ragazzo di 28 o di un uomo o una donna di 50 anni.
Non è la frase in se ad essere stupida, ma come la si usa.
Posso dire Carpe Diem, ma se poi nel momento del bisogno non colgo nulla....beh allora si, risulta molto stupida.
Credo che nel tuo racconto al parco, in quel crogiolo di emozioni e sensazioni, tu abbia veramente colto l'attimo, hai avuto il tuo Carpe Diem.
Ti sei completamente immersa in un posto e in un tempo tutto tuo in quel parco!!
Non c'è nulla di stupido in questo, anzi, mi stupisco che tu a soli 16 anni gia colga tutte queste cose.
Sei ancora giovane, e vedrai che molte cose cambieranno per te negli anni a venire, quindi si, goditi questi attimi che siano di solitudine o di condivisione.
La via della felicità ha talmente tante vie, che percorrerle tutte credo sia impossibile.
Tu hai scelto la via del parco in solitudine, ma vedrai che sceglierai altre strade a seconda del tuo stato di animo, non credere che la vera felicità sia per forza nell'uniformarsi e "confondersi" nella folla.
Coraggio "rampante" sedicenne, mantieni le antenne belle dritte che la vita ci parla in molteplici modi e lingue, tieni intatta questa tua sensibilità, che non può far altro che bene a te e a chi ti sta intorno!! :)
  • 0

A volte le parole non bastano.
E allora servono i colori.
E le forme.
E le note.
E le emozioni.

-- Alessandro Baricco
Avatar utente
bluff85
Amico level two
 
Stato:
Messaggi: 94
Iscritto il: 08/09/2013, 11:31
Località: viterbo
Genere: Maschile

"Molti uomini vivono di quieta disperazione"

Messaggioda MrDelillo » 29/09/2013, 14:31



penso che verrò a leggere questo topic almeno una volta al giorno
  • 0

it's just a ride
http://www.youtube.com/watch?v=Z_S532DjrZk
Avatar utente
MrDelillo
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 141
Iscritto il: 01/07/2013, 16:26
Località: roma
Citazione: « Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati»
«Dove andiamo?»
«Non lo so, ma dobbiamo andare». »
Genere: Maschile

"Molti uomini vivono di quieta disperazione"

Messaggioda Chardonnay.Rose » 02/10/2013, 20:09



Bluff, grazie :) Parole d'oro. MrDelillo mi fa piacere ti piaccia :)


Ieri sera ad un certo punto è saltata la connessione internet. Erano le 5, c'era ancora la luce del Sole, quindi non mi sono accorta che mancava tutta la corrente. Verso le 6 decido di accendere la luce, ma non funziona. E comincia a fare buio. La corrente non c'è, sono da sola a casa. Isolata dal mondo. Dopo mezz'ora arriva mia madre e mi accende delle candele, poi esce per affari personali e resto da sola di nuovo, a fare i compiti, al buio. E io ho una paura folle del buio. Ho preso l'iPod e ho acceso una canzone. Fabrizio de André, "mio fratello è figlio unico". E a lume di candela, mi sono messa a ballare. Lasciato perdere i compiti, dimenticato tutto il resto del mondo. E il Sole intanto andava sempre più giù, scomparendo dietro l'orizzonte, la notte nera mi avvolgeva, come un coperta. Gli occhi chiusi e l'animo libero, che per un po' si lascia andare. Poi la canzone finisce, e parte "We are the champions" dei Queen. Un'altra pacca sulla spalla, la forza per un nuovo giorno, e la segreta speranza che la corrente non torni più. E sono attimi troppo brevi per sfortuna, ma se non esistessero non avrei il coraggio di tenere ancora gli occhi aperti.

http://www.youtube.com/watch?v=Jmd4OLzhQw0
  • 0

Avatar utente
Chardonnay.Rose
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 120
Iscritto il: 30/07/2013, 13:39
Località: Venezia
Genere: Femminile

"Molti uomini vivono di quieta disperazione"

Messaggioda Chardonnay.Rose » 04/10/2013, 18:55



Cammino lentamente per strada, aspettando che l'amato mi chiami. Il cappuccio tirato su, le mani nelle tasche, congelate. Il naso rosso per il freddo, il buio della sera intorno a me. Arrivo ad un incrocio, le auto che sfrecciano veloci e fanno la loro vita. Sempre uguale, ogni giorno. C'è il vecchietto che si lecca i baffi, forse pregusta una prelibata cena con l'anziana moglie; c'è il signorotto vestito accuratamente, che si "pettina il pizzo"; poi la mamma che va di fretta, con il bimbo che dietro sonnecchia; la giovane che torna dall'università, che spaventata e tesa guarda sempre a destra e a sinistra per paura di fare un incidente.

E la domanda sorge spontanea. Ma perché? Perché tutte queste persone, io compresa, facciamo questa vita secondo degli schemi creati nel passato? Perché faccio ogni giorno queste cose, ci diamo da fare per produrre, aiutare, vivere, sopravvivere, costruire e tutto il resto se alla fine non ci arriverà nulla se non al morte? A cosa tutto ciò se tanto diventeremo solo cibo per i vermi?
La domanda è: perché queste auto sono qui, sfrecciano tranquille, e le persone che ci sono dentro si lasciano andare alla vita, quasi "obbediscono" alle sue leggi, alle leggi che loro si impongono, a quelle dello stato, della chiesa, dell'onore; perché non si fermano improvvisamente e con la musica a tutto volume fanno un "fash mob", ecco. A cosa serve vivere e vivere, o sopravvivere, quando alla fine ci sarà la morte?
E questa domanda mi tormenta, il mio animo si distrugge nel solo pensiero che nulla abbia un senso. Mi blocco in mezzo alla strada, tiro via le cuffiette e guardando un palazzo gli chiedo se sia stufo della pioggia e preferisca il Sole. Non risponde alla mia domanda, e tutto torno insensato.
E la mia passeggiata prosegue, sotto la luce di un lampione, che triste illumina se stesso. Due ragazzi che sfrecciano in bici. Almeno loro stanno vivendo oltre le regole del tempo, sono bloccati nella loro concezione, non si preoccupano della morte.
Ma a questo punto perché vivere? Perché non uccidersi domani, o subito, perché non mollare tutto e andare in Africa, o in Cile, senza avvisare nessuno. Tanto cos'è la pietà, il sentimento, la nostalgia, l'amore, l'affetto.. alla fine. Cosa sono queste emozioni se infine si muore, se viviamo solo per questi attimi insignificanti di illusioni, o non viviamo affatto. Perché tiriamo avanti nella vita, se "il nostro animo si scioglie sotto l'ombra di un biancospino"?
Appoggiata ad un albero, sotto al notte silenziosa e rumorosa, nella mia quieta disperazione, ho deciso che se anche non c'è un senso, se anche mi distruggo con questa domanda senza risposta, se anche non trovo senso nella vita, se ce l'ho un motivo ci deve pur essere. Ma sono troppo piccola nel mio essere per poter rispondere a una domanda così grande, mi accontenterò di vivere, approfittando della mia pazzie per avere il coraggio di vivere davvero, e andare in Africa e in Cile, a guardare il cielo e le stelle. Magari sognando di poter andare un giorno sulla Luna, e ammirare la piccola Terra da lontano e piangere. Piangere lacrime che poi saranno pioggia e bagneranno le vostre tristi guance che si coloreranno di un sorriso.
  • 0

Avatar utente
Chardonnay.Rose
Amico level three
 
Stato:
Messaggi: 120
Iscritto il: 30/07/2013, 13:39
Località: Venezia
Genere: Femminile


Torna a Forum sulla Depressione, sul Dolore, sulla Tristezza e i Disturbi dell'Umore

Chi c’è in linea in questo momento?

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

cron
Reputation System ©'