E' ormai da tempo che ho una domanda in testa: ho una sorta di depressione, bipolarismo o disturbo monopolare, o sono semplicemente lunatica?
Me lo chiedo perché ho notato in me certi sintomi, ma non so se sono solo una coincidenza o se ho realmente un problema. La prima cosa che ho pensato è stato il disturbo bipolare in quanto cambio facilmente umore: un momento prima sono allegra, il momento dopo tremendamente triste o a volte arrabbiata, che sfogo comunque con le lacrime dato che, la maggior parte delle volte sento un senso di colpa per la mia reazione. Tante volte quando sono triste finisco col cercare una soluzione per spostare i miei pensieri, tempo fa era la droga, ora l'autolesionismo. Spesso penso anche al suicidio, ma questi sbalzi d'umore, di solito, sono brevi e non concludo niente, anche per altri motivi che ho già spiegato. A volte durano 5 minuti, altre un'ora, altre un giorno, altre settimane. Sia gli umori positivi sia quelli negativi, e possono cambiare per motivi molto superficiali, come un rifiuto (anche di uno sconosciuto, per esempio se chiedo un'informazione e questo si rifiuta di aiutarmi o se qualcuno che conosco non accetta di passare del tempo insieme. Giusto l'altro giorno ho chiesto ad un passante se potevo accarezzare il suo cane e non ha acconsentito, il mio morale è subito caduto), altre volte cambia senza alcun motivo. Sono lì che faccio le mie cose e puff! Cambio umore. Non che abbia molta voglia di fare, se non giocare e guardare film. Almeno non penso.
Poi non ho un'alimentazione regolare: a periodi non mangio quasi niente (durante tutto il quarto anno scolastico, alle superiori, non ho MAI mangiato pranzo), a periodi mangio senza sosta e non penso nemmeno a cosa ingerisco. Faccio fatica ad addormentarmi e mi sveglio presto, ma spesso, durante il giorno, non ho molte energie (almeno in questo periodo, infatti continuo a mangiare per prendere forza, ma le cose non cambiano).
Inoltre faccio fatica a socializzare, sia perché non so come iniziare una conversazione, sia perché sono anni che sono diventata diffidente nei confronti delle persone, causa le svariate brutte vicende successe (in realtà, in chat riesco, ma è tutto un altro discorso). E le recenti sedute con la psicologa hanno iniziato a farmi pensare che, forse, tante volte ho incolpato gli altri per errori che non hanno commesso loro (nemmeno io), e questo mi fa pensare che sia stato il mio ennesimo atto di difesa. Per non parlare di tutti i sensi di colpa che mi porto dentro, per le poche amicizie perse, il brutto rapporto con mia madre, quello che è successo a mio padre (su quest'ultimo è un discorso lunghissimo e non ne parlerò sicuramente, mi sono già devastata con la psicologa con questo e l'ho pure sconvolta, povera).
Per cui volevo chiedermi se avete vissuto tale situazione, cosa ne sapete e cosa pensate nei miei confronti. Qual è, secondo voi, la risposta corretta?
PS: chiederò anche alla psicologa ovviamente, ma volevo farmi un'idea.