Voglio andarmene da questo paesino che odio, ogni volta che esco ricordo il mio passato, i commenti della gente che diceva che dovevo farmi chiudere lo stomaco e tante altre cattiverie. Non c’è nulla qui, sono stufa delle ragazze bigotte e dei ragazzi truzzi che fanno i selfie con quegli orrendi occhiali da sole a mascherina. Non mi va di sforzarmi a fare amicizie perché non ho nulla in comune con questa gente. Ho scelto di studiare per andarmene da questo postaccio e conoscere gente con più cervello. Studiare però non mi piace, non ho nemmeno voglia di finire gli studi, sono fuoricorso e sono tornata in questo postaccio, in attesa di laurearmi, trovare lavoro altrove e andarmene. Più facile a dirsi che a farsi.
Ho la nausea della gente buzzurra che vive qui. Ho provato ad avere una relazione con un ragazzo ma il pensiero di ciò che ho fatto mi nausea giorno e notte, brutto, vestito in maniera ridicola, ho provato ad aprirmi e la sua risposta ai miei tagli è stata che “se tua madre ti fosse stata più vicina al posto di lavorare, che è roba da uomini, non saresti uscita così psicopatica.” I rapporti erano difficoltosi e non ho mai provato piacere, ora ho solo la nausea e mi sento anche un po’ di fottere (perché io essendo un cesso questo posso permettermi, non ho mai avuto scelte migliori, anzi, qualcuno che mi piaceva ed aveva un cervello l’ho trovato, ma ha finito per sbarazzarsi di me e uscire con una ragazza più carina che non ha la voracità di un maiale e grasso da vendere)
La mia nausea cresce sempre di più. Per la disperazione ho iniziato a cercare lavoro lontano da qui. Ho fatto 3 domande e aspetto che mi chiamino. Lo so che studiare e lavorare è impossibile, hanno provato a farmi ragionare, ma io non ce la faccio più. Ora, le possibilità che mi prendano sono pari a 0 visto che non ho mai lavorato in vita mia, forse nemmeno è la soluzione ma ho bisogno di provare a cambiare vita. Di lasciarmi tutto alle spalle. Allo stesso tempo vorrei la volontà di fare qualche esame all’uni per avvicinarmi al traguardo, ma sono così giù di tono che proprio non se ne parla.
Sono 25 anni che è tutto un inferno e i giorni felici si contano sulla punta delle dita, perché sono nata in un posto del genere? Perché sono nata così diversa dalla maggior parte della gente che sta al mondo?
I miei dicono che lavorare ai limiti dello sfruttamento per cambiare città non farà che peggiorare la mia situazione, che dovrei studiare.