quella tristezza di fondo e quell'inadeguatezza che non mi lascia mai

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

quella tristezza di fondo e quell'inadeguatezza che non mi lascia mai

Messaggioda francesca1970 » 27/11/2020, 12:17



Ciao sono nuova del forum mi chiamo Francesca ed ho 50 anni. Se devo pensare alla prima volta in cui mi sono sentita persa nella mia tristezza mi rivedo bambina. Avevo un fazzoletto che mi portavo nel letto e che inzuppavo di lacrime quasi ogni notte prima di dormire. Sono figlia di una madre depressa e ansiosa che riversava su di me sempre tutto , sin da quando ero bambina e forse ho ereditato da lei, non lo so. Sino a quando la mia vita procede regolare, senza particolari intoppi, mi vengono semplicemente delle giornate di una tristezza assurda, in cui rimugino su quanto non ho combinato nulla nella vita e mi commisero nel mio sentirmi una nullita' inadeguata. Se invece mi capitano delle difficolta' o delle sofferenze allora mi paralizzo, precipito in un buco nero da cui e' un'incognita sapere se mi risollevero' o no. A volte ci riesco, a volte prendo farmaci antidepressivi che quindi prendo a cicli. Li scalo nei periodi che sto meglio e li riprendo quando non ce la faccio da sola. Mi sono scelta un uomo che non mi capisce, un insensibile che e' sollevato quando prendo i farmaci perche' dice che altrimenti divento insopportabile. Se la prende con me ogni volta che non sto bene come se fosse una colpa che sono cosi'. Ma nonosante tutto non lo lascio e non lo lascerei mai perche' soffrirei troppo. Sono qui perche' vorrei trovare un posto dove sentirmi un po' a casa, dove potermi esprimere senza essere giudicata ma semmai compresa.
Grazie
Francesca
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Messaggioda Adry85 » 27/11/2020, 15:42



Ciao Francesca più che compresa andresti spronata, perchè l'equilibrio si ottiene solo muovendosi, stando fermi si continua a cadere.
Per il resto chiaramente mi dispiace per la tua situazione, non si può mai capire fino in fondo quando non si provano certe situazioni, ogni giorno la vita ci da l'opportunità di fare un passo avanti, ma la psiche umana è contorta, le sovrastrutture pesanti, si fatica a non farsi sommergere da ciò che ci opprime, ma sono tutte prove da superare, gli errori servono per ripartire da dove si è sbagliato e fare meglio. Il segreto è capire che siamo noi la cosa più importante che esiste, qualsiasi cosa è utile, anche un problema. Tutto serve per metterci di nuovo alla prova, per superare i nostri limiti, ritrovare l'amore per noi stessi e per gli altri.
Dovresti provare a scansare un po di pensieri e magari con la meditazione ritrovare qualche segnale dalla tua anima, solo tu puoi percorrere la strada, un maestro può darti gli strumenti e dirti dove andare, ma poi devi muoverti.
Un abbraccio.
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Adry85
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Messaggioda francesca1970 » 27/11/2020, 16:52



Grazie Adry per avermi risposto...tu hai ragione ...bisogna muoversi, ripartire, superare ma di questo ne sono consapevole. Solo che non riesco , non ne sono capace forse, cammino nella vita con le scarpe sempre pesanti come macigni. So che questo non e' vivere, e' solo sopravvivere ma credo sara' cosi' per sempre per me. Per fortuna trovo un po' di conforto nei farmaci, con i farmaci le sensazioni sono molto meno intense, come se fossero filtrate e rendono tutto piu' sostenibile
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Messaggioda Adry85 » 27/11/2020, 17:39



francesca1970 ha scritto:Grazie Adry per avermi risposto...tu hai ragione ...bisogna muoversi, ripartire, superare ma di questo ne sono consapevole. Solo che non riesco , non ne sono capace forse, cammino nella vita con le scarpe sempre pesanti come macigni. So che questo non e' vivere, e' solo sopravvivere ma credo sara' cosi' per sempre per me. Per fortuna trovo un po' di conforto nei farmaci, con i farmaci le sensazioni sono molto meno intense, come se fossero filtrate e rendono tutto piu' sostenibile


Figurati Francesca, ma è proprio questo tuo "non riesco" che andrebbe modificato almeno con un "per ora non riesco" o con "finora non sono riuscita"... vedi le sensazioni negative, anche solo le parole negative alimentano il tuo malessere e impediscono di raggiungere anche il più piccolissimo obiettivo.
Parole positive, speranzose, piccoli accenni di crescita, dimostrazioni di coraggio, impegno... questi invece alimentano la parte positiva che ci fa trovare la strada.
Per farti un piccolo esempio fuori tema se tu dici ad un disabile senza gambe che parteciperà alla olimpiade degli handicappati è ben diverso che digli che sarà un atleta paralimpico, questo perchè anche se sono solamente due parole cambia totalmente la percezione della cosa e quindi la sua forma.
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Messaggioda Adamas » 27/11/2020, 20:37



Ciao Francesca, benvenuta :)

Anche per me la "tristezza" è una compagna che viene da lontano, anche se di converso ho sempre cercato di coltivare la speranza. Questo anche perché, purtroppo o per fortuna, nel mio passato c'è stato un bel "caos" piuttosto che una uniformità.
Mi spiace il tuo compagno non sia una persona empatica... è sempre desolante, quando siamo fragili, non trovare accoglienza in chi abbiamo più vicino...

Spero potrai sentirti a casa e trovare la comprensione che cerchi ed alla quale sicuramente hai diritto. Ma anche degli spunti che possano aiutarti a capirti meglio e magari anche a vivere meglio.
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Messaggioda germano » 28/11/2020, 21:33



Per non ripetere ciò che ti hanno già risposto, ti dico solo una cosa che sa di battuta ma èin fondo un pensiero serio: "non incazzarti col tuo lui, tanto nessun uomo capisce le donne e i loro problemi".
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