Mi sono isolata, sono una fallita

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Mi sono isolata, sono una fallita

Messaggioda Effe » 08/04/2021, 0:28



Ciao, è la prima volta che scrivo, stasera mi sembrava il momento giusto per farlo. Un po' perchè cerco conforto, un po' perchè sento che qui ci possano essere persone che non conosco che potrebbero capire un pochino quello che scriverò, e magari c'è qualcuno che ha qualche strategia per gestire certi sentimenti.
Non mi dilungherò troppo sulla mia storia passata, ma fino a qualche anno fa ero una persona completamente diversa, fino a quando non sono caduta in depressione, un periodo difficile e buio (tanto buio che ne ho i ricordi offuscati), in cui mi ero ridotta in uno stato di vegetale, ma da cui sono uscita vittoriosa grazie a un percorso psicologico, pronta a rimettermi in gioco con l'università e con la vita...peccato questa stabilità sia durata poco, esattamente 6 mesi, perchè da quando è iniziata la pandermia sono ricaduta nel mio oblio. Ma stavolta è diverso. Nel periodo buio passavo le giornate a dormire, stesa sul letto come un'ameba ad aspettare che il giorno passasse; mi vergognavo di me stessa, non uscivo di casa di giorno, ma le persone intorno a me non immaginavano come stessi, con i miei genitori recitavo benissimo la parte di quella che sta bene ed è solo stanca, mentre con le mie amiche ero perfettamente normale e uscivo spesso la sera con loro (anche se mi comportava una grande fatica farlo, sapevo che una volta in loro compagnia sarei stata serena).
Adesso non è più così: mi sono isolata. Sto bene nella solitudine, ma allo stesso tempo mi sento tanto sola, vorrei tanto che qualcuno si preoccupasse di me, vorrei ricevere un po' di affetto...in certi momenti mi chiedo se tutta la sofferenza interiore che provo un giorno finirà, perchè è ingiusto provare tutto questo dolore. Un tuffo a vuoto, un vuoto che cade nel petto e si ferma lì, ed evoca una forte sensazione di dolore, un dolore che non saprei molto come descrivere, probabilmente solo chi lo prova può capirlo. Penso di meritare anche io qualcosa di bello dalla vita, ma per quale motivo mi sembra di essere destinata solo ad assistere alle gioie degli altri? Ho sempre sostenuto gli altri, nel bello e nel brutto, ma ora non sono più in grado di farlo, perchè ho l'impressione che non facciano altro che dirmi quante cose belle gli capitano e non lo sopporto più. Perchè per me non c'è mai niente. Sento che in tutto questo tempo le mie amiche più care mi abbiano solo usata, perchè sono quella che ascolta, quella che dà i consigli e di cui ci si può fidare, ma nessuno è stato pronto a preoccuparsi per me...
Ho cominciato a isolarmi, mi sono autoesclusa, non ho risposto ai messaggi per un po' (o lo facevo molte ore dopo) perchè soffrivo, perchè non avevo niente da dire e non volevo sentire nessuno, perchè pensavo che nessuno fosse interessato a quello che una sfigata potesse raccontare. La cosa più brutta è stata rendersi conto che le persone fanno in fretta a dimenticarsi di una persona che già si è tagliata fuori da sola; è brutto vedere che se ti allontani un pochino nessuno viene a cercarti e chi lo fa si arrende dopo un paio di tentativi: sono tutti troppo presi dalle loro fantastiche vite...
Questo mio comportamento è stato involontario e dovuto a un istinto di protezione, perchè nel primo periodo di lockdown non sapevo gestire queste emozioni: l'estate scorsa mi sono ripresa, ma dopo qualche mese la situazione è tornata come prima, come se mi stessi stabilizzando su questo "stile di vita". Il mio problema non è tanto con le persone in generale, perchè non ho ansia sociale (ad esempio nelle poche lezioni in presenza all'università ho socializzato facilmente); sono le amicizie che non so più gestire, perchè mi confronto con loro e mi sento un rifiuto umano, soffro, anche se mi dispiace non sentirle e mi mancano. Per me sentire l'ennesima bella notizia/traguardo della vita raggiunto di una persona cara, è diventata come una pugnalata al cuore: per quanto possa esserne felice mi mette davanti all'inevitabile realtà della mia vita e mi fa sentire un fallimento totale.
Ho 27 anni, e in tutti questi anni non mi sembra di aver ottenuto nulla, anzi di aver solo sofferto. Nessuno mi ha mai amata, eppure avrei tantissimo da dare. Ancora vivo con i miei, ma vorrei tanto andarmene. Non lavoro. L'università? Devo frequentare gli ultimi 2 anni, ma per questo ritardo dò la colpa alla prima depressione. Ho grandi ambizioni, ma con questo stato mentale quanto altro tempo ci metterò? Perchè so che ce la farò, ma quanto altro tempo dovrà passare ancora? Voglio vivere la vita e le esperienze ma a questo punto mi sembra di non essere capace di farlo, di non aver capito niente. Ah, manca un particolare non da poco: sono grassa e devo dimagrire.
Non penso di avere niente di meno rispetto agli altri, allora perchè non mi capita mai niente di bello? Mi sento una cessa, eppure so che obiettivamente ci sono persone molto più cesse di me...ma sento di essere destinata a rimanere sola a vita, anzi sola con i miei chili di troppo e un gatto.
Evitando il confronto con gli altri mi sto perdendo sempre di più, nella mia testa c'è un caos allucinante, non so se qualcuno leggerà questo papiro e se si capisca ciò che voglio dire.

Se vi capita o vi è capitato, come gestite le relazioni con altri senza sentirvi uno schifo?
Sicuramente devo migliorare per sentirmi meglio con me stessa, ma al momento ci tengo a non perdere definitivamente certe amicizie che si sono allontanate da me perchè mi hanno vista come rifiutante. Abbiamo condiviso tanto e gli voglio bene. Vorrei trovare un modo per parlargli liberamente senza dover soffrire...anche un trucchetto, una frasetta da ripetermi, qualsiasi cosa, non so come fare.

Grazie a chi ha avuto il coraggio di leggere questo tema :love: :clapclap:
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Effe
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Messaggioda Un uomo in cerca di sé » 10/04/2021, 11:13



Ciao, e benvenuta! :welcome: Voglio provare a darti dei consigli utili, anche perché sono passato anche io in una situazione mentale simile. Non credo esistano trucchetti che possano aiutarti in questa situazione. L'unico rimedio, a mio avviso, è la sincerità. Esprimigli quello che provi, non dirgli necessariamente tutto subito, ma fagli capire il tuo malessere. Io ho fatto sempre così con i miei amici, anche nei momenti in cui stavo bene, e non me ne sono mai pentito. Non c'è vergogna nell'esprimere debolezza, e in questo modo potrai farti un'idea di chi è veramente tuo amico e chi no. Quando ti trovi in una conversazione, prova a portarla su argomenti su cui ti senti più sicura e a tuo agio, per evitare di ritrovarti in una situazione scomoda per te e per il tuo interlocutore. Chiaramente è più facile farlo usando delle chat di testo. Mi dispiace se non ti ho dato la risposta che cercavi, ma personalmente non credo alle soluzioni facili, almeno non in questo ambito. :hi:
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Un uomo in cerca di sé
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Messaggioda Mena » 10/04/2021, 12:36



ciao EFFE sono nuova del forum non so se ti è arrivato l'altro mio messaggio volevo dirti che anche io ho 27 anni e anche io vivo una situazione uguale alla tua, con la differenza che io non riesco a dormire , ho pensato che potremmo sentirci privatamente magari sul telegram (se vuoi mantenere l'anonimato) per avere un confronto e cercare di aiutarci.. spero leggerai questo messaggio
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Mena
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Messaggioda Simonedv » 10/04/2021, 13:47



Ciao Effe :) .
Ho avuto il coraggio di leggere tutto ;)
Intanto ti consiglio di non darti colpe per tutto; ad esempio non è solo colpa tua se sei grassa, se le altre amiche ti hanno abbandonato, se i tuoi genitori non ti capiscono, se nessuno ti capisce, i problemi si accumulano, quello che è vero è che non ci sei solo tu al mondo, e i tuoi problemi dipendono anche dagli altri, soprattutto dagli altri.
Io penso che le tue vecchie amiche ti abbiano abbandonato perché sicuramente non sono le più adatte ad ascoltarti, io ti consiglio di cercare amicizie nuove, che ti sappiano ascoltare e che abbiano voglia di farlo.
Non importa se ti senti brutta e se sei una fallita, ci sono alcune persone a cui non interessano queste cose superficiali su cui si basa la società, ma vanno più a fondo a capire le cose.
Credimi che prima di te dovrebbero essere gli altri a migliorare, non dare colpa alle tue depressioni, ai tuoi difetti.
Ti ho inviato la richiesta di amicizia, se vuoi scrivermi in privato mi farebbe piacere parlare con te. :tao:
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Simonedv
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Messaggioda Middlegame » 10/04/2021, 14:45



Allora, innanzitutto benvenuta sul forum spero ti troverai bene :)
Mi spiace per la situazione in cui ti trovi, so quanto può essere pedante e dolorosa la solitudine ma sopratutto conosco bene quella sensazione di alienazione che ci fa passare giornata dopo giornata allo stesso modo. Anche io passato un lungo periodo di solitudine in passato ed ero finito per auto convincermi che stavo bene così, che non mi servivano gli altri e che potevo stare bene da solo. Alla fine però, come dici anche tu nel messaggio c’è bisogno degli altri, l’essere umano necessita un minimo di contatto ma sopratutto è giustissimo voler ricevere dell’affetto.
Capisco anche il discorso sul dolore che si sente quando magari si vedono altre persone sempre felici o allegre o che magari vivono una situazione bella dopo l’altra, semplicemente in un momento in cui si soffre è normale desiderare qualcosa di simile e vedere che qualcun’altra già vivere quelle sensazioni fa nascere un minimo di invidia.
Per il discorso delle tue amiche e il fatto che senti ti abbiano solo usato non posso dire molto, le conosci ovviamente solo tu e sta a te capire se questa tua sensazione è vera o no, però dici anche di aver passato tanto con loro, quindi sicuramente dell’affetto c’è . Personalmente posso solo consigliarti dì non arrenderti con loro, prova a fare lo sforzo di parlarci di più o di passarci più tempo assieme anche quando magari preferiresti startene solo sdraiata a letto a non fare niente, prova magari a proporre qualcosa che piacerebbe a te di fare, magari riavvicinandovi riuscirai poi a parlargli di questo malessere che provi in questo momento.
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Messaggioda Blue Hour 94 » 10/04/2021, 15:42



Mi sono riconosciuta in molte sensazioni da te descritte.
In passato ho vissuto una situazione simile alla tua. Non riuscivo ad aprirmi completamente con quelle che erano le mie amiche, e se all'inizio fingevo che andasse tutto bene con il passare del tempo tendevo ad isolarmi sempre di più. Mi aspettavo una maggiore insistenza da parte loro, nel capirmi e cercarmi, senza prenderne in considerazione il punto di vista. Come ti è stato suggerito prova a parlare delle tue difficoltà e a chiedere aiuto. Forse le tue amiche hanno interpretato il tuo atteggiamento come un semplice distacco, e si aspettano che tu prenda l'iniziativa nel caso avessi la necessità di confrontarti con loro.
Capisco bene poi la tua frustrazione e senso di fallimento ma credo che il fare paragoni, anche involontariamente , sia un'arma a doppio taglio. Possono essere utili per spronare, ma spesso ti fanno vedere la realtà in modo distorto. Quando mi capita di cadere in questo meccanismo penso al fatto che ci siano molte cose delle quali non sono a conoscenza, che probabilmente mi farebbero cambiare prospettiva sui presunti successi o affetti altrui.
L'unico consiglio che potrei darti sarebbe di concentrarti nel raggiungere piccoli obbiettivi, poco alla volta. Per il resto anche io brancolo nel buio, e dunque non saprei cosa suggerirti. :confused:
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Messaggioda Effe » 10/04/2021, 23:35



Grazie per le vostre risposte :'(
Quando ho scritto ero in un momento disperato, perchè mi avevano appena detto una cosa e non sapevo come reagire, sembrava davvero che mi avessero dato una pugnalata. Mi sono già confidata con un paio di persone...
Si salva solo la mia migliore amica che conosco da tutta la vita, ma che purtroppo ora vive molto lontano per lavoro…l'ultima volta che l'ho vista le ho raccontato tutto e sapete una cosa? Non è rimasta per niente sorpresa quando le ho detto che le altre amiche si sono dimenticate di me. In passato è capitato che mi dicesse che non mi meritavano, ha sempre pensato che mi chiamassero solo perché avevano bisogno di me, distaccandosi un po’ quando poi stavano meglio…aveva ragione, ma credevo dicesse queste cose perchè non le stavano super simpatiche.
Sono sempre stata quella solare, sorridente, la spalla di tutti, e le persone continuano ad aspettarsi questo da me, perché so ascoltare e consigliare; della serie che se stai male capisco cosa possa farti bene e ti aiuto, lo faccio con tutti ed è un meccanismo istintivo.
Ma a me chi ci pensa? Dove ricarico le pile? Forse ho dato troppo e a me è rimasto poco e nulla.
Li ho sempre aiutati nei momenti difficili, e sembra che ora abbiano spiccato tutti il volo e io sia l’unica rimasta a terra, senza un mezzo per raggiungerli.

Dopo la depressione ho imparato ad accettare la mia fragilità e ne ho fatto anche un punto di forza, quindi ho già espresso il mio disagio attuale ad una di queste persone (e so per certo che lo sanno tutte), e dall’altra parte è arrivato il messaggio. Questo è successo qualche mese fa, e purtroppo non è cambiato molto, anzi non hanno fatto nulla per farmi sentire la loro vicinanza, e più passa il tempo più diventa difficile tornare alla normalità. Quando ho spiegato questo mio disagio mi sono preoccupata di specificare che se ero un po' distaccata era per questo motivo, che non ce la facevo ad ascoltare ma non ce l'avevo assolutamente con nessuno, non avevo niente di personale nei loro confronti.

Ho gradualmente smesso di dare costante supporto e questo è quello che è successo. Riflettendoci, forse portare avanti queste amicizie non è più sano per me, molto probabilmente ne troverò delle altre, ma non vorrei chiudere definitivamente le porte con loro, vorrei avere la capacità di aprire whatsapp e rispondere tranquillamente come facevo una volta, senza avere l’impressione di subire una tortura; vorrei andare a fare aperitivo senza soffrire come un cane nel momento in cui l'amica X comincia a vantarsi di sè e a fare l'elenco di tutte le cose fantastiche che ha e che fa ogni giorno. So che questa è solo la punta dell'iceberg di ciò che accade veramente nella vita delle persone, ma ci soffro. E voglio smettere di dare troppa considerazione a chi non mi caga, anche io merito di essere considerata.
Mi sento bloccata. Oltre ad avere un complesso con l'aspetto fisico, di base sono ipercritica con me stessa in ogni ambito: il mio problema non è tanto il fare paragoni con gli altri, ma farli con la me stessa che vorrei essere, ho aspettative talmente elevate su di me che finisco costantemente per deluderle e sentirmi una fallita. In poche parole non mi servono gli altri per distruggermi, mi distruggo da sola :facepalm: Se ritrovassi un equilibrio su questa cosa tutto il resto si risolverebbe da sè. Ma che fatica madonna -.-
Mi sembra di vivere in una bolla,un mondo parallelo in cui l’università si fa davanti a uno schermo, le relazioni con gli altri si sono ristrette e il mondo in cui vivere quotidianamente ha dei limiti ben precisi che sono quelli di casa… Giusto la quantità di cose che scrivo non ha un limite, dono della sintesi mai pervenuto hahahah XD
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Messaggioda Effe » 10/04/2021, 23:59



Mena ha scritto:ciao EFFE sono nuova del forum non so se ti è arrivato l'altro mio messaggio volevo dirti che anche io ho 27 anni e anche io vivo una situazione uguale alla tua, con la differenza che io non riesco a dormire , ho pensato che potremmo sentirci privatamente magari sul telegram (se vuoi mantenere l'anonimato) per avere un confronto e cercare di aiutarci.. spero leggerai questo messaggio


Ciao Mena :hug: in realtà sono nuova anche io, mi iscrissi tempo fa ma alla fine mi sono ricordata del sito e ho scritto il mio primo messaggio solo l'altro giorno...Mi farebbe piacere parlarne, qui c'è la chat e ci sono i messaggi. Non sono ancora tanto pratica, tipo vedo che ho un messaggio privato ma c'è scritto che non posso leggerlo, ho cercato il perchè e ho capito che c'è una regola del forum per cui bisogna mandare un tot di messaggi prima di essere abilitati. Rispondi e scrivi anche tu così ci sentiamo :welcome:
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Messaggioda Simonedv » 11/04/2021, 9:45



Effe ha scritto:ho aspettative talmente elevate su di me che finisco costantemente per deluderle e sentirmi una fallita. In poche parole non mi servono gli altri per distruggermi


E' questo il problema; smettere di avere troppe aspettative da te stessa è il primo passo per guarire; anche perché sei un essere umano, e uno solo, non puoi pretendere di essere perfetta e non puoi pretendere di avere tutto quello che hanno gli altri; nessuno è perfetto e nessuno è e potrà mai essere completo e avere il 100% di quello che vuole :D
La seconda frase non concordo molto, perché non esisti solo tu al mondo e gli altri fanno la loro parte per farti sentire a disagio nella vita; potrei capire se fossimo in un mondo bellissimo, dove sono tutti simpatici e allegri, ma la realtà è il contrario! :cute:
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Messaggioda Effe » 11/04/2021, 10:47



Simonedv ha scritto: non puoi pretendere di essere perfetta e non puoi pretendere di avere tutto quello che hanno gli altri; nessuno è perfetto e nessuno è e potrà mai essere completo e avere il 100% di quello che vuole :D
La seconda frase non concordo molto, perché non esisti solo tu al mondo e gli altri fanno la loro parte per farti sentire a disagio nella vita


Puoi anche non concordare, ma è così che sono fatta. Essere critica con me stessa nella normalità mi portava ad essere una persona determinata e ambiziosa, ma quando ho perso l'equilibrio sono diventata ipercritica in modo non sano, come se fossi eternamente insoddisfatta. Ed è facile disperarsi quando poi in realtà non hai nemmeno l'ombra di quello che vorresti ottenere...so che non posso essere perfetta e non voglio le stesse cose che hanno gli altri, perché so quello che vorrei per me e lo vedo sempre così lontano. Gli altri giocano solo il ruolo di ricordarmelo, di farmi fare i conti con me stessa.
Non ho molto il senso della costruzione delle cose a causa anche del mio carattere distruttivo, perché quando vedi che ci metti X a distruggere tutto perdi questo senso. E ogni volta devi ricostruire sempre di più, ed è sempre più stancante e snervante.

So che non esisto solo io, non sono egocentrica, sono ipercritica ed è diverso: vuol dire che quello che penso di me è sempre su un livello più elevato rispetto a quello che potrebbero pensare gli altri di me, lo estremizzo sia in modo positivo sia in modo negativo. In poche parole per me sarebbe un sollievo se riuscissi a dare più importanza a come mi giudicano gli altri, perché sarebbero molto più indulgenti e leggeri con me di quanto io non lo sia con me stessa. Se provano a mettermi a disagio lo so gestire benissimo, ma se mi ci metto io è un guaio :woot2:
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Effe
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