Cosa ne pensate che siamo troppi su questo pianeta?

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Cosa ne pensate che siamo troppi su questo pianeta?

Messaggioda VeraVita » 08/01/2025, 15:51



Spesso sento dei discorsi (secondo me) un po' razzisti nei confronti degli stranieri. Oppure, che si dica che siamo troppi in questo pianeta e le cose non vanno bene appunto per questo.
Io non è che sono così tanto d'accordo.
Penso che l'abbondanza ci sia per tutti. E, che è bello poter condividere.
Certo, andrebbe un po' approfondito questo concetto. Però, non so. Cosa ne pensavate voi, di questo argomento?
Secondo voi siamo troppi in questo pianeta?
Voi quando andate in qualche posto preferite che ci sia poca gente oppure scappate quando vedete tanta gente? In America (dove si paga la sanità e devi addirittura pagare l'assicurazione) secondo voi funziona meglio? Vieni curato nel modo migliore?
Cosa ne pensate poi della meritocrazia? Cioè, è giusto dare cure migliori a chi si è comportato meglio? O dare più soldi a chi è stato più bravo?

Grazie a chi mi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere ^^
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VeraVita
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Cosa ne pensate che siamo troppi su questo pianeta?

Messaggioda Lanoia » 08/01/2025, 18:09



Bella domanda, brava Vera. Io penso una cosa sai, che oltre ad essere molti di più di quello che viene dichiarato e cioè 8,2 miliardi ( in molti paesi del centro Africa o nelle foreste amazzoniche neanche viene fatto un reale censimento della popolazione) siamo anche davvero in tanti a respirare, vivere, consumare, bruciare risorse del pianeta che inizia col tempo e con gli ultimi 120 anni passati a diventare piccolo e sempre più affollato...120 anni fa eravamo appena 1,8 miliardi secondo i dati nel 1900.
In futuro non so cosa succederà ma la storia insegna che l'uomo è sempre riuscito ad adattarsi e a sopravvivere e riuscirà anche per i prossimi anni finché si arriverà ad un punto dove per nostra stessa colpa ci autodistruggeremo e li sarà un bel guaio. Credo che un massimo di 20 miliardi di persone questo pianeta può ospitarle ma non come siamo strutturati ora, avremo bisogno di tantissime risorse in più e verranno popolate e sfruttate terre isolate dove ora sono luoghi inabitabili o terre protette...
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Messaggioda DanyDuck » 08/01/2025, 22:43



VeraVita ha scritto:Spesso sento dei discorsi (secondo me) un po' razzisti nei confronti degli stranieri. Oppure, che si dica che siamo troppi in questo pianeta e le cose non vanno bene appunto per questo.
Io non è che sono così tanto d'accordo.
Penso che l'abbondanza ci sia per tutti. E, che è bello poter condividere.
Certo, andrebbe un po' approfondito questo concetto. Però, non so. Cosa ne pensavate voi, di questo argomento?
Secondo voi siamo troppi in questo pianeta?
Voi quando andate in qualche posto preferite che ci sia poca gente oppure scappate quando vedete tanta gente? In America (dove si paga la sanità e devi addirittura pagare l'assicurazione) secondo voi funziona meglio? Vieni curato nel modo migliore?
Cosa ne pensate poi della meritocrazia? Cioè, è giusto dare cure migliori a chi si è comportato meglio? O dare più soldi a chi è stato più bravo?

Grazie a chi mi risponderà ma anche a chi si limiterà a leggere ^^


La domanda è complessa, per ora le risorse sul nostro pianeta se equamente divise ci sarebbero per tutti, ma così non è, ci sono pochi che hanno tutto, altri che tirano a campare e poi quelli che hanno poco o niente, in fondo è sempre stato così nella storia dell'uomo e temo che sempre lo sarà, un certo Jhon Lennon nella sua canzone "Imagine" ipotizzava un mondo giusto ed uguale per tutti, ma poi lui stesso si autodefiniva "un sognatore".
Sul discorso sanità è un bel casino, eticamente dovrebbe essere gratis per tutti, il diritto a curarsi la salute dovrebbe essere per chiunque, ma purtroppo siccome costa e dietro ci sono anche grandi guadagni (vedi ad esempio le case farmaceutiche), temo che sarà accessibile sempre di più a chi se lo potrà permettere (in America è già così).
La meritocrazia è di difficile applicazione, serve qualcuno preposto a giudicare i tuoi meriti e spesso non è detto che lo faccia in maniera uguale per tutti, nel campo del lavoro ad esempio per esperienza personale, ho sempre visto disparità di giudizio.
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Cosa ne pensate che siamo troppi su questo pianeta?

Messaggioda Adry85 » 09/01/2025, 14:35



La tua domanda tocca temi molto profondi, e cercherò di rispondere con amore, compassione e una visione di speranza, come farebbe qualcuno che vede il valore in ogni persona e nella condivisione.

Siamo troppi sul pianeta?
La vita su questa terra è un dono, e ogni persona ha un posto unico e prezioso. Non siamo "troppi" se impariamo a prenderci cura gli uni degli altri e del mondo che ci ospita. Ciò che spesso manca non è lo spazio o le risorse, ma il cuore aperto a condividere ciò che abbiamo, a vivere con meno egoismo e più attenzione verso il prossimo. La vera abbondanza non si misura in quantità, ma nella capacità di amare e donare.

Sulle folle e i luoghi affollati
Essere tra la gente può essere un’opportunità per ascoltare, per aiutare e per vedere quanto possiamo imparare dagli altri. Tuttavia, anche il silenzio e la solitudine hanno il loro spazio, perché ci aiutano a riflettere e a rigenerarci. È importante trovare un equilibrio tra il tempo dedicato agli altri e quello dedicato a sé stessi.

Sul sistema sanitario e l’equità
La cura per la salute dovrebbe essere accessibile a tutti, senza distinzioni. Ogni persona, indipendentemente dalla sua condizione, merita attenzione e aiuto. Un sistema che cura solo chi può permetterselo tradisce l’idea che siamo tutti parte di una stessa grande famiglia. Prendersi cura dei più vulnerabili è il modo migliore per costruire un mondo più giusto e solidale.

Sulla meritocrazia
Valorizzare l’impegno e il talento è giusto, ma non dobbiamo dimenticare che non tutti partono dalle stesse condizioni. L’idea di dare "più" a chi ha fatto di più rischia di aumentare le disuguaglianze. Le cure, l’educazione e il sostegno non dovrebbero mai essere condizionati da quanto una persona “merita”, ma dovrebbero essere un diritto universale. La vera grandezza si dimostra nel dare a chi ha meno e nel costruire insieme un mondo dove tutti abbiano le stesse opportunità.

Conclusione
Il valore della vita sta nella condivisione, nell’ascolto e nella capacità di vedere ogni persona come parte di una famiglia più grande. Non siamo qui per competere, ma per collaborare e prenderci cura gli uni degli altri. In questo modo, possiamo creare un mondo dove non c'è mai "troppo poco", perché c’è sempre qualcuno pronto a condividere ciò che ha.
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Messaggioda Navigator63 » 11/01/2025, 3:39



Brava, argomento davvero interessante. :)

VeraVita ha scritto:Oppure, che si dica che siamo troppi in questo pianeta e le cose non vanno bene appunto per questo.

E' una questione certo non nuova.
Oltre due secoli fa (quindi con una popolazione di circa un miliardo nel 1800), l'economista Thomas Malthus prevedeva il rischio di sovrapopolazione ed esaurimento delle risorse. Questo perché all'epoca la produttività agricola era molto più bassa (come è tutt'ora in certe aree arretrate).

L'analisi di Malthus era sensata per l'epoca, ma non poteva prevedere il grande incremento di produttività (in tutti i sensi) che avvenne in seguito, e che permette oggi di sostenere una popolazione dieci volte più grande.

Ma è anche vero che c'è un limite a tutto. Non credo che nessun progresso potrebbe rendere sostenibile una popolazione di 100 miliardi; senza contare l'esaurimento di risorse non rinnovabili.

Penso che l'abbondanza ci sia per tutti. E, che è bello poter condividere.

Per cui è vero che condividendo equamente, al momento ci sia abbastanza per tutti. Però:
- Non sempre ci riusciamo.
- E' nella natura umana volere più degli altri (anche per quello il comunismo non ha mai funzionato). P.es. se hai dei figli non vuoi che stiano come tutti gli altri; vuoi che stiano il meglio possibile.
- E comunque sia, le risorse non sono mai infinite.

Secondo voi siamo troppi in questo pianeta?

Al momento no...
però siamo tanti, ed infatti alcuni problemi globali derivano da questo. L'aumento dell'immigrazione, ad esempio. O certi conflitti bellici.

Ignorare il problema della (sovra)popolazione è stupido o ingenuo. O credere che, in qualche modo, "Dio provvederà". Quando ci sono carestie, non è Dio che provvede.

Voi quando andate in qualche posto preferite che ci sia poca gente oppure scappate quando vedete tanta gente?

A me la gente piace... ma fino a un certo punto. :D
Quando sono bloccato in auto nel traffico, sarei felice se fossimo molti meno ;)

Ognuno ha un suo "punto critico".
Un problema è che siamo "animali sociali" ma, al tempo stesso, gli altri spesso ci danno fastidio. Come ha argutamente espresso Sartre col suo "L'enfer, c'est les autres" (L'inferno sono gli altri).

Siamo creature sociali e anti-sociali al tempo stesso. :dunno:

In America (dove si paga la sanità e devi addirittura pagare l'assicurazione) secondo voi funziona meglio? Vieni curato nel modo migliore?

Se puoi pagare... sì.
Se non puoi pagare... ti arrangi.
Ed a volte anche se hai pagato (l'assicurazione privata)... ti vengono rifiutate le cure. :wow:

Direi che ci sono ben pochi dubbi a riguardo: il sistema di sanità centralizzata e pubblica è il sistema migliore, tutto sommato. Infatti in occidente lo hanno tutti (in diverse variazioni) tranne gli USA.
E' un po' come con le armi: gli USA sono gli unici a permetterne una detenzione così facile (coi risultati che sappiamo). A volte "l'eccezionalismo americano" appare a noi europei come alquanto stupido. :mmm2:

Cosa ne pensate poi della meritocrazia? Cioè, è giusto dare cure migliori a chi si è comportato meglio? O dare più soldi a chi è stato più bravo?

Io sono completamente a favore... ma con limiti e assistenza verso i meno fortunati.

Cioè è del tutto naturale ed anche funzionale che i migliori vengano remunerati in proporzione; in caso contrario, costoro che motivo avrebbero di dare il proprio contributo alla società?
Se un imprenditore non ottiene i frutti del suo lavoro, non avrebbe motivo di rischiare e sbattersi per creare un'azienda; e quei posti di lavoro non ci sarebbero. :dunno:
(altro motivo per cui il comunismo non funziona: se i migliori non ottengono di più... perché impegnarsi? Si fa il minimo... o nemmeno quello)

Al tempo stesso, ci devono essere limiti al potere personale (infatti ci sono norme contro i monopoli, p.es.) come anche sistemi di supporto per quelli meno dotati.

Credo che questa posizione si possa considerare una sorta di "capitalismo illuminato" (argomento su cui ben altri hanno discusso).
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