Percorso terapeutico e dubbi

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Percorso terapeutico e dubbi

Messaggioda Cordis » 12/05/2025, 20:40



Scusa non è per insistere su quello che dici tu, è che mi sembra una cosa importante in generale:

... proprio giudicante, quasi manipolativa


NON si sta in terapia con uno/a che percepiamo in questo modo, non si tratta di stabilire chi abbia ragione (cliente o terapista), si tratta di tenere presente che NON si paga una persona con la quale ci prende male stare e parlare.
Curarsi è già difficile di suo, figuriamoci se dobbiamo pure fare la fatica di sopportare il/la prima co*****e che ci capita davanti!
Addio ed estranei come prima!
Ci sono persone che, stando lì e sopportando (ma sopportare che?!) peggiorano la propria condizione e rischiano pure di farsi manipolare dal fetente di turno, son cose che succedono ed è triste che succedano, quindi bisogna fare la fatica di gestirsi le proprie cure (e chi ce le somministra -per soldi-), perché lo facciamo per noi stessi.
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Cordis
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Messaggioda Navigator63 » 13/05/2025, 4:13



-Entropia ha scritto:Poi vabbè... Se non iniziavo a parlare io, a stento come stai mi domandava. Palesemente annoiata, spesso prendeva il cellulare o rispondeva al telefono, sedute anche di 30 minuti a fronte dei 45 previsti

Questo lo trovo non solo inaccettabile, ma completamente non professionale.
Un terapeuta dev'essere lì per te e concentrarsi su di te (è pagato per questo), e l'iniziativa deve arrivare da lui/lei. E' il suo lavoro... se non lo sa fare o non ne ha voglia, vada a raccogliere promodori. :nonono:

Certo, a volte non c'è feeling e magari si crea un'antipatia reciproca... ma il professionista non deve esprimerla, e semmai dire "Guardi, credo che non siamo in sintonia e forse dovrebbe provare con altri terapeuti". Eh, ma certo la i soldi le fanno comodo...

Inoltre, ho notato che molte donne non riescono a mettersi in discussione o ammettere di aver sbagliato (lo conferma anche questa psicoterapeuta donna).
Per cui quando si creano conflitti o disaccordi, queste terapeute tendono a criticare od accusare il cliente - cosa che un terapeuta non dovrebbe MAI fare.

Ho sentito diverse persone raccontare di atteggiamenti simili (non solo qui), per cui non è raro.

lei mi ha detto che la terapia dura minimo un anno

Questo non si può sentire! :rabbia1:
La terapia dura quanto serve al cliente - e comunque lo decide il cliente, e nessun altro.
Questa mi sa di persona che punta solo ai soldi e non ha nessuna vocazione per questo lavoro. Da mollare al più presto.

Un terapeuta ideale dovrebbe agire come un "genitore amorevole" che si preoccupa prima di tutto del benessere del cliente, anche prima del proprio.
Poi è chiaro che non tutti possono essere ideali... però il modello di riferimento dovrebbe essere quello.
Se uno va in terapia e sente che il terapeuta pensa più a se stesso o al proprio ego che al cliente... ciaone proprio! :hi:
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Messaggioda RyanTheNorthman » 13/05/2025, 9:53



Lena_ ha scritto:Vi ringrazio tutti per i vostri spunti e pensieri <3

@RyanTheNorthman

Mi dispiace per la tua brutta esperienza. Ora stai cercando un altra persona con cui fare terapia?


Ciao Lena. Per rispondere alla tua domanda: sto optando per altre strade da seguire (per esempio training autogeno, terapia con ipnosi, pet therapy ecc.) dato che a quanto pare la semplice psicoterapia non mi aiuta più di tanto; insomma, vedrò cosa fare.

Lena_ ha scritto:Sì, confermo che nel suo caso è disattenzione perché alcune cos'è le capisce un po' così così, poi magari glielo rispiego in altri momenti e capisce.
Solo che, secondo me, ha un po' i paraocchi su alcune cose e ho un po' l'impressione che cerchi di inquadrarmi in un profilo "standard".


Mi sembra molto strano che faccia fatica a capire ciò che le comunichi, perché se, in base a come descrivi la situazione, avesse problemi di comprensione non dovrebbe neanche essere lì a svolgere quel tipo di mestiere; inoltre credo che sia la classica figura medica che vede il paziente che ha davanti esclusivamente come un malato, che deve essere curato, normalizzato, e non come una persona.
Detto ciò, comunque poi, se ti andrà, potrai raccontarci come si evolve la situazione e le decisioni che hai preso a riguardo.
Ti ringrazio molto per l'interessamento.
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Messaggioda Lena_ » 14/05/2025, 6:37



Grazie a tutti, siete molto carini <3
Io vorrei smettere ma ho il timore di pentirmene e di avere una ricaduta. Però, non voglio neanche che si crei un legame di dipendenza.

@RyanTheNorthman

Sì, hai capito perfettamente. A volte mi sento trattata da malata o da persona che deve essere "aggiustata" per funzionare meglio. Lei stessa mi ha detto: "lei è qui per cambiare cose di lei che non le piacciono" e io ho dovuto spiegare che non era così, che io non voglio cambiare qualcosa di me ma elaborare alcune cose e andare avanti.
Insomma, diciamo che il suo modo di pensare non è molto affine al mio e credo che abbiamo proprio una visione di vita diversa. Lei ha molto questa impostazione per cui le emozioni vanno sempre gestite in modo regolare, ha una visione un po' fredda dell'uomo come essere emotivo. Mi sembra il tipo di persona che crede nel dominio della mente sull'anima. Senza fare discorsi filosofici, un tempo la pensavo anche io così e quindi riconosco in lei un vecchio mio modo di pensare, che però ora mi sembra terribilmente limitante e desueto. Per quanto ci piaccia credere il contrario siamo esseri prima emotivi e poi razionali. E va bene così: è il bello di essere degli esseri viventi :)

Le nostre emozioni non sono un ostacolo, io l'ho creduto per veramente troppo tempo. Invece sono il carburante che ci manda avanti.

E quando crediamo che ci soffocano, spesso è perché le reprimiamo da tutta la vita, perché così tendenzialmente veniamo cresciuti: che le emozioni siano uno scomodo impiccio. Ma non vi è niente di più falso. Le emozioni ci insegnano molto di noi.


Sono andata un po' off topic, ma mi avete stimolato tutti grandi riflessioni :)
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Messaggioda Cordis » 14/05/2025, 11:34



Io vorrei smettere ma ho il timore di pentirmene e di avere una ricaduta.


Attenzione che qui nessuno ti ha suggerito di smettere la terapia, ma di cambiare terapista, se non ti trovi bene con n questa.
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