Riflessione improvvisa....

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Riflessione improvvisa....

Messaggioda Iwillsurvive » 23/12/2014, 23:03



Salve a tutti, in quest' ultima settimana sono stato assente dal forum ma, allo stesso tempo, è stata forse la settimana più produttiva e positiva che io abbia avuto da parecchio tempo a questa parte:

-In classe ho capito che c'è gente che, nonostante mi conosca poco, ha stima e rispetto di me, anche se questo da un lato mi fa' piacere e dall'altro mi intimorisce lievemente.

-Studio Design e, finalmente, il mio professore ha risparmiato le sue impressioni ( che rendeva sempre rigorosamente pubbliche ) su di me e, anzichè trattarmi da nullità, ha approvato con entusiasmo alcuni miei progetti.

-Ho passato diversi pomeriggi con un amico che, da tempo a questa parte, mi sta aiutando tantissimo non lasciandomi solo.

E' stata l'ultima settimana di scuola e, diversamente da quanto mi aspettassi, questo mi ha preoccupato, la mia preoccupazione risiedeva nel fatto che, durante queste vacanze, passando molto tempo da solo, potessi ricadere in pensieri poco positivi e di fatto....
E' accaduto, a neanche un giorno dalla fine della scuola, ecco l'ennesimo prodotto di questi momenti che, quando vengono, devono prima sfogarsi sopra il tuo animo per scomparire...

E’ uno di quei momenti inaspettati
in cui i pensieri divengono bocconi maledettamente spinati
da rendere difficile da ingoiare
anche il più dolce ricordo che abbia mai potuto assaporare.
Riguardo la mia vita, la vedo scorrere ma non posso soffermarmi su niente,
posso solo vedere questo torrente racchiudente ricordi discordi che si allontanano velocemente,
è da ciò che capisco che il controllo diretto avuto sulla mia vita fino ad oggi è stato pari a zero,
ma, indirettamente, è per mano mia che ora questo scorrere di pensieri appare come un fiume nero,
non so da dove provengo nè a cosa punto,
il ricordo di un me stesso realmente positivo è defunto,
Il nulla nel mio spirito ha deciso d’albergare,
non so in cosa credo, nè in cosa io voglia sperare,
non voglio perdere me stesso in un mondo che all’ apparenza vuole puntare
ma, onestamente, ho paura della parte di me contro la quale continuo a lottare.
Provo amore e sofferenza per qualcuno di indefinito,
più il tempo passa e più sento il mio momento come finito
e più questa situazione si fa spazio
più aumenta la sensazione di aver dato poco
e, in questa camera nella quale il dolore divampa come fuoco,
le mura si stringono sempre di più fino a rendermi pazzo,
il silenzio, calate le cuffie, rimbomba nel mio cuore con una tristezza eterna,
la mia anima fissa questa mondo e da esso si esterna,
non riesco a controllarla, non riesco ad impedirle di lasciarmi
e, una volta persa essa, solo la malinconia resta ad accompagnarmi,
pensieri maligni acquistano un’ identità e infastidiscono,
a volte basta volerlo e questi momenti finiscono,
altre volte sono proprio le motivazioni le prime che svaniscono,
le belle parole date da brutte persone truccate in modo impeccabile feriscono,
vorrei capire in cosa consiste la mia personalità,
vorrei animare un mondo dove la morte dell’animo viene scambiata per vitalità,
vorrei solo un po’ di conforto, un minimo di pietà,
ma forse è troppo chiedere poco in questa società …

Vi ringrazio per il tempo dedicatomi, un saluto ed un abbraccio a tutti.

Non esitate a calpestare vetri infranti posti sul terreno,
guardate davanti a voi, potrete scorgere, oltre essi, la cura al vostro veleno.
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Sai, so' come ci si sente, lo so, ti sembrerà una frase fatta ma ascoltami:
Lo so come ci si sente quando guardando le stelle pare che l'unico astro a non brillare mai sia il nostro.
So come ci sente ad essere gettati in un mare in tempesta e, per sfuggire alle onde, essere costretti a nuotare.
So cosa significa piangere, ma non intendo piangere per dolore fisico, no... intendo quando piangi per espellere il veleno che le vipere del mondo ti hanno messo dentro quando, scambiandole per angeli, hai confuso il loro morso con un bacio.
So cosa significhi tutto questo, e so anche quanto duro possa essere questo scontro costante con un nemico che sembra non avere volto, il mondo è una giungla sempre più fitta, puoi scegliere: puoi morire affogando nelle tue lacrime oppure puoi adattarti, vivere in questa giungla e, infine, dominarla!
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-Paul J. Meyer
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