Innanzitutto vi ringrazio per le numerose risposte, non credevo sareste stati così tanti.
Credo proprio si tratti di dipendenza affettiva. Il mio insegnante di pianoforte ha 89 anni. Qualcuno si farà una risata per la sua età (mi è già capitato) ma intanto io a lui ci tengo tantissimo. Sono cresciuto insieme a lui, lo conosco fin da quando facevo la prima elementare. Sebbene abbia anche lui i suoi difetti, non riesco minimamente a staccarmi da lui, si è creato un legame molto forte tra di noi. Ora come ora sono il suo unico allievo e so che quando partirò soffrirà della mia mancanza, come io soffrirò immensamente della sua. Anche lui so che un giorno morirà e, oggettivamente, sebbene sia una persona arzilla (non ha nessun problema di salute), se ne andrà anche prima dei miei genitori. Un po' di anni fa mi chiamò sua moglie per dirmi che lui era in ospedale, senza darmi nessun dettaglio a riguardo. Credevo stesse per morire, così, all'improvviso. In realtà poi non era nulla, aveva solo mangiato molto se ricordo bene. Ma prima di sapere che il mio insegnante stava benissimo, non so dire quanto piansi. E al giorno d'oggi mentre facciamo lezione dice spesso cose come "Ma tanto quanto mi rimane ancora da campare?". Lo dice seriamente, poi ci scherza su, è molto ironico, però io ci rimango male ogni volta puntualmente. Immagino sia anche normale fare certi discorsi durante la terza età, però sentirli spesso mi sconforta. Dirgli di non farne più è inutile perché li fa ugualmente, ci ho già provato.
Spesso penso anche al fatto che le amicizie di un tempo sono andate perdute, ad esempio quelle delle elementari e delle medie. Persone a cui tenevo sono diventate perfette estranee.
Ho paura della fine delle cose forse? Anche quando guardo un film, se nel mentre mi sto appassionando, ho paura che finisca troppo presto. Può sembrare banale ma quando guardo un film mi sento estremamente partecipe a livello emozionale.
Ho paura di rimanere da solo. Vedo gli altri e ai miei occhi appaiono sempre felici. Mi rendo conto che anche gli altri hanno di certo i loro problemi, come io ho i miei. Però, sebbene io abbia la possibilità di essere felice, mi sento sempre triste. Riesco sempre a trovare qualcosa per sentirmi giù. Quando tutto va bene, fin troppo bene, ecco che subito la mia mente elabora qualcosa di negativo.