Mi sento male

Questo forum di aiuto vuole essere una vera casetta della coccola.
"Mi sento troppo triste" quante volte lo hai detto o sentito dentro? Hai mai guardato in faccia il tuo dolore? Qual è la sua voce? Fallo parlare, qui.
Disturbo depressivo, bipolare, maniacale, e altri disturbi dell'umore.
La depressione in particolare è una sofferenza drammatica, dalla quale occorre uscire attraverso la pazienza e la dedizione a noi stessi; ma anche attraverso la fiducia e la vicinanza di chi sa bene come ci si sente. Questo forum è aperto anche a chi è semplicemente triste e ha voglia di sfogarsi.

Mi sento male

Messaggioda Bonifacio » 20/02/2016, 16:27



Soul ha scritto:Ciao Tanus,
tu ti sei iscritto un paio di giorni fa per chiedere aiuto, e io invece proprio adesso, quando all'improvviso m'è venuta, non so manco io come, la brillante idea di cercare forum sulla depressione per poter aiutare qualcuno. Quando ho visto i vari post non ho nemmeno dovuto pensarci per scegliere quale aprire: cosa c'è di più eloquente di uno "sto male"?

Anche se la tua descrizione di te è dettagliatissima, io, fondamentalmente, so poco o nulla sul tuo "io".

Io non so quanto la tua situazione rispecchi una analoga che ho vissuto con una persona di mia conoscenza, fatto sta che la somiglianza è impressionante. Te la racconto in breve, va': non saprei come aiutarti a stare meglio solo attraverso le parole e solo dopo aver letto tue poche righe, per cui dobbiamo trovare un filo di incontro... scrivo un paio di info di questa persona e poi torno a te.

Come te questa persona ha sofferto di depressione intorno ai 20 anni, durante il periodo universitario. Anche se l'abulia nello studio perdurava già da un due/tre anni. Nonostante ciò, questa persona amica decise di iscriversi all'università, convinta che non avrebbe avuto altre strade al di fuori di quella. Come te aveva scarsa autostima e dunque problemi a relazionarsi, dovuti alla mancanza della gratificazione affettiva: mai un "ti amo", mai un bacio, mai nulla, tutte mancanze che portano al reprimersi in determinati contesti sociali in quanto generatrici di insicurezza. Attribuiva queste sue mancanze ad alcuni suoi problemi fisici: come te aveva ed ha attualmente problemi alla colonna vertebrale, ma anche altri, e dunque la cosa gli dava un senso di inadeguatezza e gli demoliva l'autostima. Insomma, quando l'ho "raccattata" io si sentiva ributtante. Logicamente, però, come ogni persona, aveva bisogno di sentirsi amata, apprezzata: nessun essere umano è immune a un sanissimo narcisismo. Però, se un individuo molto sensibile non può appagare la sua brama d'affetto (in questo caso percependosi poco apprezzabile e reprimendosi) si sentirà male, insoddisfatto, per cui "spostare" questa bramosia di sentirsi apprezzato da qualcuno, su un altro oggetto del desiderio (la carriera scolastica, lavorativa ecc), nel momento in cui con le persone hai difficoltà a relazionarti, può risultare comodo, perché non devi affrontare le ansie che alcune repressioni ti causano in contesti sociali.

Ora, non so quanto il tuo stato emotivo sia simile al suo. Però credo fermamente che, ora, ho potuto fare ben poco per darti una mano a capire te stesso: punto primo i concetti che esprimiamo io e te, utilizzando le stesse parole, potrebbero non coincidere ("narcisismo", "repressioni" ecc.). Punto secondo, la stabilità emotiva la puoi trovare solo alternando esperienza e introspezione continue nel tempo. Punto terzo, io posso offrire uno spunto critico per trovare una sorta di stabilità emotiva, aiutare a lenire il dolore, ma non a essere felice.

La persona di cui ti ho parlato, probabilmente, si sentiva molto, ma molto più male di te. Magari stava meglio, magari peggio, ma non importa: il modo in cui ti approcci agli altri non dipende tanto da come sei, ma da quella che è la tua percezione di "te". Ed è logico: ognuno agisce in funzione di propri bisogni, dunque deve necessariamente estrovertere il proprio io, giungendo, però, a malessere in casi analoghi al tuo e a quello della persona di cui ti ho parlato.

E' normale in situazioni così calare di rendimento a lavoro, nello studio ecc: quando noi studiamo, lavoriamo, preserviamo noi stessi adempiendo a degli obblighi che ci costano stress; nel momento in cui una persona è infelice, che forza dovrebbe avere nel preservarsi? Pochissima, naturalmente. Per cui penso che siano questi i punti su cui devi lavorare: superare i problemi che hai a relazionarti, ritrovare un "io" stabile da preservare così da adempiere ai tuoi doveri e, se è di quello che hai bisogno per essere del tutto felice, gratificazione affettiva.

Se vuoi parlarmi di te, nello specifico di cosa ti fa star male, allora ti lascio questa mail. Non è quella che ho usato per registrarmi, non vorrei dare quest'ultima perché c'è il mio nome tra i caratteri, per cui lascio questa qui: puntosette7@yahoo.it

P.S. Non lo dico per illuderti, anzi per incoraggiarti, ma il mio amico adesso è felicemente fidanzato. E la sua attuale ragazza le ripete spesso quanto sia bello. E lui aveva un percezione di sé veramente degradante.


benvenuto.
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Bonifacio
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Messaggioda kathellyna » 21/02/2016, 12:20



Tanus ha scritto:[...]

benvenuto.
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Messaggioda kathellyna » 21/02/2016, 12:21



Soul ha scritto:[...]

benvenuto.
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Messaggioda nicchius » 23/02/2016, 20:12



Ciao Soul e benvenuto! Allora devo dire che gran parte dei tuoi problemi li ho anche io ed anche io sto iniziando a pensare di essere il problema. Li amici li ho a scuola vado bene però ho 18 anni mi sento sempre insoddisfatto e provo spesso questo maledetto malessere interiore, attualmente non riesco a trovare una ragazza vedo gli altri che le hanno, che vanno avanti che costruiscono le loro vite ed io sono sempre lì che spero che ciò accada ma nulla cambia, ormai sto pensando di avere un disturbo mentale. Cosa darei per essere come tutti gli altri, certo c'è chi sta peggio ma odio la gente che pensa di essere depressa o finge di farlo solo per moda. Per quanto riguarda la schiena comunque anche io ho la scoliosi molto lieve però, cioe' non si vede quasi nulla e il gibbo è molto scarso a livello lombare, nonostante ciò a me questa cosa ossessiona, ho sempre sofferto disturbi ossessivi, ho paura che peggiori ma nel mio caso è piu una ossessione che un problema reale. Comunque guarda se vuoi risolvere la scoliosi se la tua è abbastanza grave come dici a Bologna all'istituto Rizzoli vi è uno dei migliori chirurghi vertebrali internazionali, lui ti potrebbe operare senza problemi, fa molti interventi e la schiena torna praticamente diritta, se questo ti aiuterebbe potresti farlo. Comunque nonostante tutto penso che prima o poi qualcosa cambierà, insomma non può piovere per sempre, e sapere di non essere soli lenisce il dolore di ognuno, un grande saluto.
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Messaggioda Tanus » 24/02/2016, 17:17



Grazie Nicchius. Per quanto riguarda l'intervento chiururgico per ora mi è stato sconsigliato perché è parecchio invasivo, non dà garanzie di successo al 100% (delle volte è capitato che si sia peggiorata la situazione) e una volta fatto non si può più tornare indietro. In ogni caso non escludo che in futuro potrei decidere di ricorrervi. Grazie ancora!
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Messaggioda Tanus » 10/04/2016, 22:21



Ciao a tutti.

Ho deciso di riscrivere qui dopo più di un mese per non consumare un altro topic e per aggiornare sugli ultimi avvenimenti.


Da qualche settimana ho iniziato la psicoterapia. Per ora mi trovo abbastanza bene. Mi è stato anche diagnosticato un Disturbo Ossessivo Compulsivo, che probabilmente è strettamente legato alla mia depressione e alla fobia sociale. Qualcuno di voi lo conosce e/o ne è affetto?

In più con lo psicologo ho intrapreso tre diversi percorsi di psicoterapia: uno per aiutarmi ad affrontare i miei studi universitari; uno per riuscire ad accettare il mio corpo nonostante la malattia (mi è stato detto che è lo stesso che si usa per le persone malate di tumore); infine uno per riuscire a superare la fobia sociale e imparare a rapportarmi in maniera migliore con le persone. Voi avete avuto esperienze di psicoterapia? Se sì, come vi siete trovati?


Ciao e grazie a tutti per il sostegno che mi avete dato
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